Un'opera in quattro capitoli per non mettere in un cassetto della memoria un periodo della storia comune. Online - con MYmovies ONE - grazie al Trieste Film Festival. Il film sarà disponibile dalle 22 di giovedì 1 febbraio fino a domenica 4 febbraio.
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di Giancarlo Zappoli
Il cinema di parola di Cristi Puiu ha un nuovo capitolo finalizzato a non far prevalere l’oblio. Il titolo va decodificato. Non si tratta dell’omonima band metal ma di un numero romano che si riferisce ad un anno che resta nella storia dell’umanità: il 2020. Stiamo compiendo un’operazione di rimozione collettiva come se quell’anno appartenesse all’antichità. Invece non è così ed è bene che qualcuno ce lo ricordi.
Non si tratta di una predica né di un ammonimento. È piuttosto un invito a ricordare, a non mettere in un cassetto della memoria chiuso a chiave un periodo della storia comune che ha fatto emergere sicuramente la solidarietà ma anche un solipsismo che in alcuni stava solo attendendo l’occasione per poter emergere. Questa sua riflessione odierna ci ricorda che i piccoli uomini feroci di Pirandello non hanno tratto grandi lezioni dall’accaduto e che la ferocia più abbietta continua ad albergare in alcuni di loro.