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Cos'è davvero Dream Scenario? Tra commedia e horror, una brillante satira sul capitalismo

L'insignificante professor Matthews (Nicolas Cage) compare improvvisamente nei sogni di milioni di persone. Ecco allora che da mero e innocuo osservatore diventa oggetto di attenzioni inattese: quelle del capitale. Al cinema.
di Andrea Fornasiero

Nicolas Cage (Nicholas Kim Coppola) Altri nomi: (Nicholas Cage / Nicolas Coppola ) (60 anni) 7 gennaio 1964, Long Beach (California - USA) - Capricorno. Interpreta Paul Matthews nel film di Kristoffer Borgli Dream Scenario - Hai mai sognato quest'uomo?.
sabato 18 novembre 2023 - Focus

Niente è più intimo e privato dei sogni, sfogo del nostro inconscio e materia di discussione da riservare al proprio analista o a un taccuino di memorie e disegni per trarne, come faceva Fellini, ispirazione artistica. Ma in Dream Scenario – Hai mai sognato quest'uomo? i sogni vengono invasi da una incongrua presenza, quella dell'insignificante professor Matthews. Mero osservatore, apparentemente innocuo e sicuramente inetto, il docente attira attenzioni inattese: quelle del capitale.

Un'agenzia di comunicazione infatti si propone di metterlo sotto contratto, di ingaggiarlo per farne un testimonial, per non dire un vero e proprio alfiere alla conquista di uno dimensione pubblicitaria ancora vergine, quella appunto dei sogni. Nel momento in cui il nostro sonno può essere visitato diventa anche un luogo condiviso, in cui la presenza di Matthews può fare da vettore inconscio, quasi subliminale, di messaggi pubblicitari. Una sorta di influencer al cubo, che se nelle vita reale si associa a un prodotto allora può portarlo anche nei nostri sogni, semplicemente perché vi appare e ne instilla il ricordo, il desiderio, l'idea, in un processo non diverso da quello di Inception di Christopher Nolan.

Non è noto se Kristoffer Borgli sia stato ispirato da una celebra frase di Reed Hastings, il fondatore di Netflix, che una ha definito il sonno il suo solo vero competitor, ma di certo il soggetto di Dream Scenario ha permesso al regista di immaginare un modo per soggiogare anche quell'ultima frontiera.

L'introduzione nel film di questa linea narrativa causa uno scarto di tono e lo sposta in territori sorprendenti, trasformando quella che sembrava una commedia surreale e per certi visti intimista in una satira anche sul capitalismo.

È un inserimento che potrebbe essere esplorato in un film tutto suo. D'altra parte l'accumulo, l'affastellamento persino, di elementi e digressioni della più svariata natura è tipico delle narrazioni postmoderne, da Thomas Pynchon fino a Beau ha paura di Ari Aster. Quest'ultimo, non a caso produttore con A24 di Dream Scenario, aveva inserito nel suo film più personale le fittizie MW Industries e le aveva anche usate in forma virale, per la campagna pubblicitaria della propria ultima fatica, un'opera dove la realtà è continuamente messa in discussione, spesso secondo la logica propria dei sogni.


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In foto una scena del film Dream Scenario.

Borgli aveva già trattato il tema del valore anche economico della popolarità, in modo paradossale, già nel precedente Sick of Myself, ma là si restava comunque nella sfera della realtà, con una protagonista che riceveva l'interesse dei media dopo essersi sfigurata con un farmaco. In quel caso era un interesse ben accolto e cercato dallo stesso personaggio, mentre il Prof. Matthews di Dream Scenario è imbarazzato dalla povertà culturale di quello che gli viene proposto, ossia fare da testimonial per una bibita. D'altra parte non è un uomo immune al fascino della fama e spera che questo inatteso sviluppo gli dia modo di pubblicare finalmente il libro che... non ha mai scritto.

Quando la presenza di Matthews nei sogni cessa di essere quella di un semplice spettatore, il professore diviene un elemento “tossico”. Così come la sua fama anche il suo diventare famigerato è al di fuori del controllo di Matthews, ma una delle soluzioni più geniali di Dream Scenario è come nemmeno questa caduta dalla grazia renda l'uomo inappetibile per l'agenzia che si occupa di lui.

Se Matthews infatti diventa a rischio di “cancellazione” significa una cosa: è perfetto per il pubblico alt-right, che segue personaggi controversi, tanto più amati quanto più sono sgraditi all'intellighenzia, che li ritiene offensivi o persino dannosi. A un serial killer che entra nei sogni, come fosse Freddy Kruger, si possono comunque associare messaggi da vendere, perché una volta che si apre uno spazio, qualsiasi tipo di spazio, non importa quanto anarchico e antagonista, il mercato troverà sempre un modo di inglobarlo.

Dal punk e Che Guevara fino a Jeffrey Dahmer e Andrew Tate, tutto può generare volume di discussione, sfruttamento multimediale e merchandising. Per fare il verso alla stessa A24, che partendo da produzioni dallo spirito indipendente è diventata un ricco Studio, possiamo dire che: ogni cosa in ogni dove, prima o poi, sarà monetizzata.


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