Titolo originale | Hopper et le Hamster des Ténèbres |
Titolo internazionale | Chickenhare and the Hamster of Darkness |
Anno | 2022 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Belgio, Francia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Ben Stassen, Benjamin Mousquet |
Attori | Danny Fehsenfeld, Joe Ochman, Mark Irons, Donte Paris . |
Uscita | giovedì 21 aprile 2022 |
Distribuzione | Sony Pictures Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,92 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 aprile 2022
Una strana lepre con piedi da pollo si mette in viaggio con gli amici tartaruga e puzzola per fermare un nemico che minaccia l'esistenza del loro regno. In Italia al Box Office Hopper e il tempio perduto ha incassato 527 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Metà lepre metà pollo, Hopper è il figlio adottivo del re Peter e due desideri: essere accettato per ciò che è e soddisfare le aspirazioni paterne. Grande amante dell'avventura, infatti, re Peter ha instillato in Hopper il gene della spericolatezza e quando suo zio Lapin, fratello del padre e suo più grande nemico, fugge dal regno minacciando di distruggerlo, Hopper è il primo a lanciarsi al suo inseguimento. Ad aiutarlo saranno i suoi due migliori amici Abe, tartaruga codarde ma divertentissimo, e Meg, puzzola esperta d'arti marziali, ancora più spericolata di Hopper.
Ben Stassen, coregista con Benjamin Mousquet, è il fondatore della casa di produzione belga nWave, specializzata in animazione in 3D. Con questo suo ultimo film ha trovato l'incontro perfetto fra tecnologia e scrittura, grazie a una storia per famiglie che si avvale di un tratto leggero e avvincente.
Nei film d'animazione destinati al grande pubblico l'originalità sta nei dettagli. A un primo livello, Hopper e il tempio perduto è un classico racconto avventuroso rivolto soprattutto agli spettatori più piccoli, abituati a una narrazione incalzante e a toni sempre più dissacranti (un tempo, per capirci, i personaggi di spalla servivano a creare situazioni buffe e disastrose, oggi invece funzionano come commento interno al racconto, grilli parlanti ironici e distaccati). A un livello più profondo, però, pur mantenendo chiara la sua destinazione, il film belga di coproduzione francese usa una tecnologia di innegabilmente qualità per dare all'animazione una naturalezza più ricercata e credibile, con la tecnologia 3D usata non per creare l'effetto di tridimensionalità ma per rendere più organici gli effetti spettacolari e in qualche modo avvicinare le produzioni americane.
La trama è per stessa ammissione degli autori (tra i quali un fondamentale apporto l'ha dato il produttore Matthieu Zeller) una variazione sul tema dell'eroe dai mille volti, in cui è l'eroe stesso - creato dal fumettista Chrise Grine e noto anche in Italia come "Leprepollo" (a pubblicarlo è la casa editrice Comma22) - a racchiude nel suo strano corpo metà pollo e metà lepre la funzione di mutaforme e a introdurre i temi oggi imprescindibili della diversità e della crisi d'identità. Niente di eccessivamente originale, dunque, né nel personaggio (che è assurdo ma si presta facilmente a una lettura edulcorata) né nell'avventura, che rimanda in modo evidente a Il re leone.
I rimandi all'universo Disney e al cinema hollywoodiano non si fermano certamente alle premesse, dal momento che l'animazione europea è condannata da sempre a inseguire quella americana per necessità e spirito d'emulazione. Gli autori del film citano Miyazaki come fonte d'ispirazione, ma il loro film guarda soprattutto a Sing, a Zootropolis, ai racconti di R. L. Stine declinati in chiave infantile, oltre naturalmente a prendere da Indiana Jones lo stile e il piglio del leprotto coi piedi da pollo.
Eppure c'è in questo piccolo film qualcosa di abbastanza originale da renderlo più interessante di altre analoghe produzioni europee (ad esempio quelle norvegesi, come nel caso di Capitan Sciabola e il diamante magico), ed è il ritmo mai soverchiante delle scene d'azione o ancora la tonalità sfumata delle emozioni esplicitate (la paura, il coraggio, il confronto con l'altro, l'accettazione di sé...).
Dettagli che qua e là fanno dimenticare la tecnologia dietro i personaggi e dall'unione di tanti piccoli particolari - come nel racconto succede con il maiale di marshmallow o il criceto fluorescente, entrambi formati dalla somma di minuscole creature - danno vita a un movimento unico.
HOPPER E IL TEMPIO PERDUTO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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Hopper è un bambino ibrido, un po' leprotto e un po' pollo, che cresce nel mito del padre adottivo, impavido esploratore, ma è imbarazzato dalle proprie zampe d'uccello e dal piumaggio che prova a nascondere in ogni modo: quando il malefico zio si mette alla ricerca di uno scettro oscuro, dovrà scoprire le qualità del proprio corpo per salvare il regno.
In equilibro tra inno all'avventura e favola sul valore della diversità, il cartoon ispirato al Leprepollo dei fumetti di Chris Grine, trova proprio nell'alchimia tra elementi differenti un'occasione di originalità, sfoggiando un tema orgogliosamente ibrido. Inizia spaziando tra fiaba e storia familiare, poi si trasforma in avventura d'amicizia con sprazzi fantasy: indimenticabili le sequenze quasi [...] Vai alla recensione »
Ben Stassen e Benjamin Mousquet ci raccontano il tema della diversità, del non sentirsi uguali agli altri, attraverso gli occhi di Hopper, una giovane lepre dalle zampe di pollo. Figlio adottivo di Re Peter, Hopper non riesce a identificarsi in un mondo dove o sei lepre o sei pollo, proprio a causa della sua conformazione fisica "un po' diversa". Cresciuto con i racconti dei viaggi intrapresi dal padre [...] Vai alla recensione »
Quale creatura nasce dall'incrocio tra un pollo e una lepre? Sicuramente una diversa da qualsiasi altra, con dei tratti unici derivati dall'unione di due realtà genetiche così peculiari. Un'unicità, però, che spesso non è ben vista da chi, invece, ricerca nell'omologazione e nella somiglianza di massa una sicurezza. Per questi motivi, dunque, il giovane Hopper non riesce a trovare una personale posizione [...] Vai alla recensione »