Una storia di emancipazione femminile ambientata in uno dei luoghi più interessanti della Svizzera degli inizi del 900, colonia utopica e fucina di idee. Da giovedì 29 giugno al cinema.
Il Monte Verità è uno dei luoghi più interessanti della Svizzera degli inizi del 900: una vera colonia utopica e fucina di idee. Un luogo frequentato da intellettuali e artisti non convenzionali che venivano da tutto il mondo per scoprire l’importanza della natura e l’armonia dell’uomo con essa. Una delle prime comunità di vegetariani e nudisti del secolo scorso che ispirò il movimento degli hippies negli anni ’60.
Nel film Hanna Leitner, affiancata da protagonisti reali come Hermann Hesse, Otto Gross, Isadora Duncan e molti altri, è in fuga dal suo ruolo di moglie e madre borghese nel quale si sente relegata. Decide di lasciare Vienna e la sua famiglia per raggiungere la comunità che ad Ascona, in Svizzera, si riunisce sul monte Monescia ribattezzato Monte Verità. In questo luogo di libertà, abitato da artisti e gente di ogni provenienza, alla ricerca di una vera espressione delle proprie inclinazioni, Hanna, riuscirà a dare spazio alla sua passione per la fotografia che il marito aveva sempre osteggiato.
Dopo essere stato presentato al 74° Festival di Locarno e al TFI Torino Film Industry, Monte Verità di Stefan Jäger arriva al cinema dal 29 giugno con Draka Distribution.
A interpretare la protagonista la viennese Maresi Riegner. Con lei nel cast Hannah Herzsprung, Max Hubacher e Joel Basman.