La guerra di domani è un blockbuster Paramount da duecento milioni di dollari, che poi lo studio ha rediretto verso Amazon Prime Video a causa della pandemia. L'idea non è delle peggiori, anche se l'immancabile familismo hollywoodiano è qui reiterato fino allo sfinimento. A difettare però sono la scrittura, la messa in scena e pure l'immaginazione.
I mostri per esempio somigliano come corporatura a quelli di A Quiet Place (guarda la video recensione), ma hanno una testa molto più tradizionale, inoltre sono bianchi come la neve, cosa di cui il film fa uso solo nell'ultimo atto e nemmeno troppo bene. Come gli xenomorfi di Aliens proteggono poi la femmina madre, che però appare esattamente uguale agli altri a parte per dimensioni un poco maggiori e per un ventre dalle sfumature rossastre.
Il tono del film è del resto meno horror sia di Aliens sia di A Quiet Place, tanto che non manca nemmeno un momento disneyano, dove il team di protagonisti che si rivolge a un bambino fissato con una certa materia scientifica.