La docu-serie in 5 episodi racconta la controversa storia della comunità di recupero di San Patrignano. Disponibile su Netflix.
di Roberto Manassero
La storia della comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano e del suo fondatore Vincenzo Muccioli, controversa figura che dal 1978 al 1995, anno della sua morte, seppe strappare alla droga e restituire alla società migliaia di ragazzi e ragazze, spesso utilizzando metodi violenti e per questo finendo a processo. Muccioli e la sua creatura, detta "Sanpa", sono raccontati dal figlio, da ex ospiti della comunità, da giornalisti, magistrati e psicanalisti e da documenti e materiali d'archivio frutto di un lavoro di ricerca lungo due anni.
La prima docu-serie italiana di Netflix restituisce la complessità di una storia d'umanità e violenza, dedizione e tradimento, dando voce alle parti in causa e restituendo il clima sociale e politico di tre decenni di storia italiana.
Chi è stato Vincenzo Muccioli? Un santo, un martire, un manipolatore, un violento, un despota, un uomo caritatevole diventato un potente con manie di controllo? In cinque episodi e altrettante ore di durata, SanPa raccoglie più elementi possibile per provare a rispondere alla domanda, arrivando a una molteplicità di risposte che non sciolgono volutamente la questione e lasciano al fondatore di San Patrignano la sua aura di grandiosità e decadenza, potere megalomane e indubbia importanza.