Anno | 2020 |
Genere | Commedia, |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Andrés Arce Maldonado |
Attori | Sibilla Barbieri, Mariano Rigillo, Igor Mattei, Babak Karimi, Vittorio Allegra . |
Uscita | mercoledì 30 settembre 2020 |
Distribuzione | Distribuzione Indipendente |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 2 ottobre 2020
La storia di una donna che dichiara l'indipendenza della sua casa dallo Stato italiano.
CONSIGLIATO NÌ
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Diana è un medico di base, separata dal marito e con due figli di cui occuparsi. Un giorno decide di ribellarsi a quanto non va nel Belpaese dichiarandosi regina di un proprio stato indipendente. Questo comporterà una serie di conseguenze che rivoluzioneranno la vita sua e di chi le sta intorno.
Ci sono film che attraggono l'attenzione per l'originalità dell'idea di partenza e questo diretto da Andrés Arce Maldonado appartiene con certezza alla categoria, anche perché nelle sequenze di apertura sa descrivere con rapidi ed efficaci tratti la ripetitiva e frustrante quotidianità della sua protagonista.
Se si aggiunge poi che tutti gli interpreti sono all'altezza del ruolo (e che ci è dato di rivedere un attore di vaglia come Mariano Rigillo) tutto sembrerebbe procedere per il meglio. Il regista ha dichiarato: "Ognuna delle scelte stilistiche da me compiute è strettamente legata alla sceneggiatura, al fine di inglobare completamente lo spettatore facendogli vivere la storia 'da dentro', quasi fosse un osservatore partecipante".
Proprio qui nasce però il problema. Perché la sceneggiatura di Sibilla Barbieri sovraccarica l'assunto di base del film di un eccesso di sottostorie che riguardano le vicende amorose di fratello, amiche e figlio della protagonista e, quasi non fossero sufficienti, si sente in dovere di aggiungere anche altri piccoli ruoli e situazioni che, se espunti, avrebbero preservato la levità di scrittura complessiva del film.
Ognuno di essi, preso da solo, ha una sua consistenza (si veda a titolo di esempio l'entrata in scena in un breve scambio di battute di un attore sempre di grande misura come Babak Karimi nel ruolo dell'apolide) ma è il loro accumulo che finisce con il far perdere di vista l'obiettivo. Che è quello di una riflessione sullo stato della nazione che viene affidata ad alcuni dialoghi (in particolare a quelli in cui è presente il già citato Rigillo) che non mancano di profondità.
La crisi della democrazia, la perdita dell'amore verso la Costituzione, la sfiducia nelle istituzioni anche quelle scolastiche e la fragilità dei rapporti interpersonali: l'idea di fondo di Dio salvi la Regina, diretto dal colombiano (ormai italiano) Andrès Arce Maldonado, è interessante, intrigante. Diana (Sibilla Barbieri) è un medico della mutua, separata, forse divorziata, ha due figli, e stufa [...] Vai alla recensione »
Roma, giorni nostri. Diana, madre e medico della mutua, è una donna normale che, stanca del qualunquismo attuale, decide di dichiarare l'indipendenza dallo Stato italiano della casa dove vive. Il fine ultimo? Salvare il suo "popolo"; ossia i figli, il fratello, i parenti, le amiche e tutti coloro che ogni giorno si presentano non invitati da lei. Con loro, Diana si troverà ad affrontare grandi temi [...] Vai alla recensione »