Un piccolo cane dalla grande carica positiva: una storia di coraggio e fiducia, adatta ai più piccoli. Recensione di Marianna Cappi, legge Gaia Petronio.
di A cura della redazione
Tappo è il cagnolino di un'anziana signora, che lo tratta come un principe. Quando la padrona muore, il cucciolo si ritrova gettato sulla strada dai nipoti della signora, avidi e insensibili. Tappo deve perciò imparare a cavarsela da solo, e farà amicizia con Zoe, una ragazza sola, che consegna pizze ma sogna di fare la cantante.
L'archetipo è quello della "Piccola Principessa" e di tutte le storie d'ingiustizia sociale riparata, ma il fatto che al posto della principessa ci sia lo scodinzolante Tappo, viziato nelle abitudini ma non nell'animo, rende il tutto leggero e simpatico. Anche se l'originalità non è il punto di forza del film di Kevin Johnson, Tappo convincerà i bambini per la sua carica di positività.
Una storia di ottimismo della volontà, capacità di adattamento e resilienza, dedicata agli spettatori più giovani.
In occasione dell'uscita al cinema di Tappo - Cucciolo in un mare di guai, Gaia Petronio interpreta la recensione di Marianna Cappi.