Un horror alla luce del sole che prosegue il discorso dell'autore sulle crepe in seno alla famiglia. Recensione di Emanuele Sacchi, legge Veronica Bitto.
Christian decide di invitare Dani, la fidanzata che vorrebbe scaricare, a un viaggio in un curioso villaggio svedese. L’idea è di unire gli studi antropologici con lo svago del festival locale, che celebra il solstizio d’estate.
Non tramonta mai il sole in Midsommar, ma non per questo siamo al sicuro dall’orrore, che cresce dove è più inatteso e dunque ancora più terrificante.
Il regista sceglie un materiale esotico ed eccessivo per studiare l’America contemporanea, e lo fa con tono ironico senza essere distaccato, citazionista ma senza perdersi in pedanterie; e nonostante la durata - che mette a dura prova la pazienza dello spettatore horror occasionale - la capacità di Ari Aster di generare tensione e guidare lo sguardo è quella di un talento assoluto.
Il film Midsommar - Il villaggio dei dannati, diretto da Ari Aster, è distribuito da Eagle Pictures.