Il film in HFR di Ang Lee strabilia visivamente ma trascura fin troppo la componente narrativa. Da giovedì 10 ottobre al cinema.
di Emanuele Sacchi
Henry Brogan è il miglior sicario in circolazione. Per questo la Defense Intelligence Agency, servizio segreto americano, non rinuncia mai ai suoi servigi. A 51 anni Henry coltiva sempre più dubbi sulla vita condotta sino a qui e, dopo l'ultimo incarico, decide di smettere i panni del killer governativo. Ma i suoi superiori non si fidano e gli mettono alle costole degli agenti, fino a ricorrere al migliore di tutti, straordinariamente simile nelle fattezze proprio a Henry Brogan.
L'ultimo scorcio di carriera di Ang Lee è caratterizzato da un'insopprimibile e instancabile ricerca sperimentale, come se una nuova e ignota forma di immagine si nascondesse fuoricampo, lontano da ciò che da troppo tempo siamo avvezzi a chiamare cinema.