Il regista guarda con attenzione a una generazione da lui cronologicamente lontana. On demand sulle principali piattaforme e su cgdigital.it.
di Giancarlo Zappoli
Etienne lascia Lione e la sua fidanzata Lucie per andare a Parigi a studiare cinema. Qui troverà un mondo a lui sconosciuto in cui dovrà decidere chi considerare amico e chi no. Anche sul versante amoroso gli si presenteranno occasioni che metteranno in discussione il suo rapporto con Lucie.
Jean Paul Civeyrac (classe 1964) affronta questo ultimo soggetto della sua ampia filmografia con uno spirito e un rigore cinefilo ma anche con lo sguardo su una generazione da lui cronologicamente lontana.
Il rischio poteva essere quello che ha corso, rimanendovi in parte connotato negativamente, Woody Allen con Un giorno di pioggia a New York: far parlare i giovani con un linguaggio che 9 volte su 10 non è e non può essere il loro. Oppure avrebbe potuto mostrare di possedere la capacità di 'leggerne' i pensieri così come faceva un maestro dal nome Eric Rohmer.
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