Guinevere Beck ha una passione per la poesia e sogna di diventare una scrittrice. Un giorno come tanti, a New York, conosce Joe Goldberg, un affascinante e gentile libraio che resta incantato da lei e, in breve tempo, sviluppa una vera e propria ossessione. Con l'aiuto dei social network e di internet, Joe riesce a raccogliere molte informazioni sulla ragazza e comincia a corteggiarla, avendo a disposizione gli strumenti giusti per fare breccia nel suo cuore e farle credere di aver trovato il Principe Azzurro.

Ma la realtà non è così romantica secondo Greg Berlanti e Sera Gamble, autori della serie tv YOU in streaming su Netflix che indaga sulla tecnologia che ha devastato la privacy di ogni singolo individuo. "La tua vita online non è reale, è un collage" afferma Joe nel corso del pilot, commentando con un senso di disapprovazione la presenza social di Beck. Il mondo di oggi è iperconnesso e tutti lasciamo almeno un'impronta nello sconfinato world wide web, permettendo a qualsiasi sconosciuto di curiosare nella nostra vita. Beck, interpretata da Elizabeth Lail, apre virtualmente la porta a Joe, un ambiguo e intrigante Penn Badgley, senza immaginare che quest'ultimo sia uno stalker violento e incantatore che esprime giudizi severi sulla sua vita sentimentale e professionale, e studia ogni mossa per apparire dolce, comprensivo e romantico. E quando se ne rende conto è troppo tardi.

Ispirata all'omonimo romanzo di Caroline Kepnes, YOU sfrutta la formula del thriller psicologico raccontando una storia che esplora le ansie legate al fenomeno dei social media con i pericoli di distribuire le identità su una serie di piattaforme che non si preoccupano della privacy o della salute mentale e fisica dell'utente.

Il personaggio di Joe non è altro che un mostro prodotto dalla società attuale che, come una sorta di Dexter 2.0, sceglie le sue vittime in base a un'etica personale con regole prestabilite. Il suo passato è pieno di ombre, tranne alcuni flashback e allucinazioni che rivelano la sua ex fidanzata, le cui sorti restano poco chiare nel corso della prima stagione. Dal momento in cui Joe incontra Beck la sua mente si riempie di questa ragazza apparentemente acqua e sapone che non riesce a mantenere una relazione duratura e vive con difficoltà, rincorrendo un sogno. Tuttavia Facebook e Instagram sembrano raccontare la vera Beck, una ragazza diversa da quella che Joe incontra in libreria. Sul web lei sembra interpretare un ruolo che la società richiede, per costruire la prospettiva digitale giusta per uno scrittore di successo e trovare quindi più facilmente il lavoro che desidera.

Serie tv o esperimento sociale, YOU spinge il pubblico a riflettere sulla differenza tra chi siamo sui social e chi siamo nella realtà. Ma, dopo averlo visto, è difficile ignorare l'istinto di cancellare ogni traccia di se stessi dai social media, per evitare che chiunque possa individuare la nostra posizione, conoscere l'interno della nostra casa dalle varie foto condivise, o scoprire persino il nostro indirizzo mediante la geolocalizzazione del cellulare. Cose a cui magari si pensa ogni tanto, ma sempre con un certo scetticismo che porta a minimizzare la cosa con un "figurati se succede proprio a me".

Dopo aver visto YOU non si considerano più i social allo stesso modo poichè se la conoscenza è potere, i social sono lo strumento per sapere tutto di qualcuno. Se non ci avevate mai pensato Joe Goldberg è pronto a dimostrarvelo. Un librario di New York è un perfetto eroe da commedia romantica, ma qui nasconde invece una personalità disturbata e oscura.

I social media sono divertenti e validi strumenti di lavoro in un mondo che richiede una presenza digitale dominante, ma inevitabilmente invitano a condividere alcune notizie personali alla portata di chiunque. Anche l'episodio Nosedive di Black Mirror con Bryce Dallas Howard protagonista ne sottolinea i lati negativi. Forse perché sono molti i casi di cronaca, in Italia e all'estero, che riportano di adolescenti o donne adulte adescate sul web, senza pensare alle conseguenze di una dipendenza eccessiva.

YOU punta i riflettori su questa minaccia, sottolineando tuttavia la provocatoria idea che tutti, in fondo, siamo potenziali stalker nel momento in cui visitiamo i profili Instagram o Facebook di persone che conosciamo o meno. Su questo confine sottile Berlanti e Gamble hanno costruito una serie tv originale e attuale in cui non è così facile condannare un solo colpevole.