Alle origini dello Sfogo, mentre nella saga distopica la critica politica prevale sul thriller. Recensione di Emanuele Sacchi, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
Gli Stati Uniti sono schiacciati da crisi, sovrappopolazione, criminalità e miseria. Un partito di estrema destra salito al potere, i Nuovi Padri Fondatori, pensa che l'unica possibilità di risanare il Paese sia l'istituzione annuale di una notte in cui ogni reato sia lecito, chiamata Lo Sfogo.
Il fascino del mistero legato alla notte dello Sfogo rischia di scolorire nella prevedibilità. E la componente thriller passa in secondo piano rispetto alla rivolta sociale. Ma il coraggio di firmare un film in cui i protagonisti siano afroamericani indigenti e i personaggi caucasici rappresentino il male colpisce.
Se Scappa - Get Out (guarda la video recensione) ci aveva aperto gli occhi sulla percezione della questione razziale, La prima notte del giudizio aumenta il carico, svolgendo il suo sporco lavoro con generose dosi di piombo.
La prima notte del giudizio è disponibile su Amazon Prime Video.
Veronica Bitto interpreta la recensione di Emanuele Sacchi.