Titolo originale | Maradona |
Anno | 2019 |
Genere | Documentario, Sportivo, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Asif Kapadia |
Attori | Diego Armando Maradona, Diego Maradona, Dalma Maradona, Pelé, Corrado Ferlaino Daniel Bertoni, John Foot, Gonzalo Bonadeo, Gennaro Montuori, Fernando Signorini, Diego Maradona Sr., Maria Rosa Maradona, Daniel Arcucci, Carmine Giuliano, Claudia Villafañe, Heather Parisi, Cristiana Sinagra, Roque Villafañe, Diego Maradona Jr., Ciro Ferrara, Ernesto Cherquis Bialo, Paolo Garimberti, Gianinna Maradona, Diego Armando Junior, Italo Cucci (II), Alberto Bigon, Paolo Cirino Pomicino, Giampiero Boniperti, Gianni Minà, Simone Di Meo, Giovanni Marino (II), Vincenzo Siniscalchi, Luigi Bobbio, Daniel Hadad, Jorge Burruchaga, Víctor Hugo Morales. |
Uscita | lunedì 23 settembre 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,91 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 26 settembre 2019
Un documentario dedicato ad una delle figure del calcio più amate di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, In Italia al Box Office Diego Maradona ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 220 mila euro e 218 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
Carriera, trionfi, vizi e caduta di Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi, arrivato dal Barcellona al Napoli il 5 luglio 1984. I sei anni che Maradona passerà in Italia lo trasformeranno in una figura leggendaria, inarrestabile sul campo (dove vincerà due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa, oltre naturalmente la Coppa del mondo in Messico nel 1986), idolatrato da un popolo, distrutto dai legami con la camorra e dalla dipendenza dalla cocaina. Il film ne segue la parabola di ascesa e caduta, celebrando sia il mito intramontabile sia l'uomo controverso.
Con a disposizione un repertorio di più di 500 ore di filmati in buona parte inediti, il regista di Senna e Amy si concentra sugli anni italiani di Maradona (1984-1991) e scruta da vicino il volto, il corpo e l'anima di un campione amato da una città e odiato dal resto del mondo.
Come ha scritto a proposito di Maradona lo scrittore inglese Martin Amis, «la sua ascesa sembrava progettata appositamente per allontanarlo dalla realtà»: la vita da una parte e il calcio e la fama dall'altra. Dalle stesse premesse parte il film di Asif Kapadia, che costruisce il suo ritratto distinguendo fra la persona Diego, il bambino poverissimo del barrio di Buenos Aires Villa Fiorito e il simbolo di ogni sud del mondo, e la figura pubblica Maradona, il campione, l'idolo, il provocatore, il cocainomane, il padre di famiglia che per anni non ha riconosciuto il primogenito avuto da un'altra donna... Dal Boca Juniors al Barcellona, dal Napoli alla squalifica per doping nel 1991 che mise fine all'esperienza italiana, le immagini costruiscono la parabola drammaturgica di un uomo lacerato e autodistruttivo, finito dal tetto del mondo di Città del Messico all'umiliazione di un'intervista del 2004, obeso e in lacrime in diretta tv.
Ricorrendo soprattutto ai video degli operatori Juan Laburu e Gino Martucci, il film mostra splendide immagini del Maradona privato: l'arrivo al San Paolo il giorno della presentazione, le cene con gli amici, i giochi con le figlie, le celebrazioni coi compagni. La figura pubblica, invece, è trattata in modo più scontato, con i film ufficiali della Fifa e della serie A, le interviste della Rai, le foto dei giornali accanto ai camorristi e i commenti in voce off di chi Maradona l'ha conosciuto, il suo preparatore atletico Fernando Signorini, il compagno di squadra Ciro Ferraro, l'allenatore Alberto Bigon, l'avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi, che lo difese nel processo per possesso di stupefacenti.
Il grande assente dal film è purtroppo il calcio, che si conferma sport impossibile da raccontare al cinema: i gesti tecnici di Maradona sono tolti dal loro contesto, delle fasi di gioco sono evidenziati solo gol e falli (come se il calcio fosse sempre una metafora delle battaglie della vita), sui compagni di squadra o sugli avversari non un parola (ed erano gli anni di Platini, del Milan di Sacchi, dell'Inter dei record...). E quando le partite sono raccontate, come la finale di Messico 86 contro la Germania e la semifinale del '90 contro l'Italia, è evidenziato l'aspetto epico e non quello agonistico.
È vero, insomma, come nel film dice Bigon, che una volta finito il calciatore resta il mito: ma non bisognerebbe dimenticare che è grazie al calcio se il mito continua a vivere, raccontato per l'ennesima volta come la storia più gloriosa e più triste di tutte.
DIEGO MARADONA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | - | |||
€9,99 | - |
Una premessa è necessaria: un conto è il giudizio o la semplice opinione che possiamo avere sul personaggio Maradona, altra cosa è il giudizio su questo documentario. A me è piaciuto: asciutto e senza compiacimenti o mitizazione, cose che spesso rendono così brutte le biografie in genere. Il lavoro di montaggio è ottimo così pure trovo [...] Vai alla recensione »
il documentario del regista indiano Asif Kapadia su Diego Maradona ha di base la eccezionale intuizione di utilizzare Diego come voce fuori campo e narratore delle sue giocate straordinarie che hanno meravigliato il mondo intero contribuendo al mito di Maradona. Nei suoi 2 pluripremiati documentari precedenti infatti Kapadia ci racconta di 2 giovani talenti (Amy Winehouse ed Ayrton Senna) deceduti [...] Vai alla recensione »
30 ottobre 1960: in una delle migliaia di baracche di Villa Fiorito, enorme "favela" della periferia di Buenos Aires, arriva Diego, solo per caso nato ad una manciata di chilometri di distanza, nella parte orientale di Lanùs. Unico svago per i bambini del quartiere è un polveroso campetto di calcio dove il piccolo Dieguito, detto "el pelusa", impara sin dall'età di 8 anni ad avere una non comune confidenza [...] Vai alla recensione »
Non si capisce perchè parlare delle vicissitudini del pibe, forse perchè troppo forte, ricordiamoci nel suo periodo molta gente nonchè la vecchia guardia nonostante potesse essere palese a chiunque, dicevano che il più grande fosse Pelè... Non ne volevano sapere e quando facevano i sondaggi nonostante le controtendenze palesavano ciò.
Maradona, genio e sregolatezza, raccontato negli anni chiave che vanno dal 1984 al 1991: dal Boca Juniors agli insuccessi con il Barcellona, dall'arrivo a Napoli fino alla vittoria del mondiale 1986 con l'Argentina. Calcio ma anche vita privata, nei suoi rapporti con la mafia napoletana e con la sua famiglia. Un documentario intenso che cerca di restituire luci e ombre nella storia di uno dei più grandi [...] Vai alla recensione »
Documentario interamente costruito su filmati di repertorio, interviste, video, partite, il tutto raccontato dalla voce fuori campo di alcuni dei protagonisti che hanno fatto parte della vita di Diego Armando Maradona. Lineare, fluido, perfetto nel montaggio, il documentario scivola via con bellezza, concentrandosi soprattutto sul periodo d'oro di Napoli, dal 1984 al 1991.
sembrano cose ovvie, le un gran Milan, ricordando quando cercano di affibbiare le difficoltà del milan da qualche altra parte, che i tifosi non giocano, e cambiano addirittura squadra a loro discrezione, sei sicuro soltanto che fanno e hanno fatto i loro affari, però è l'investimento l'importante, se vi è un solo calciatore forte, non può che sbattergli in [...] Vai alla recensione »
e pelè meglio maradona o ronaldo? tutte le persone allora sanno o non sanno, e sembrano tutte di grande ipocrisie e divertimento, queste storie e film che parlano di sport di imprese, di testardie vendendo cara la pelle magari nello sport , non è possibile però non menzionando le 8 mitiche coppe del milan che sono del fondo eliot, e di questo milan, e sappiamo quanto sia [...] Vai alla recensione »
Inseguendo Maradona. Per le via Napoli, pedinando una vecchia Golf dove dentro, lo intuiamo, c'è "lui". Immagini delle cineprese di più di trent'anni fa, sembra ieri ed è passato un secolo. Non è solo la scena iniziale del documentario-ritratto del celebre calciatore ma anche il simbolo stesso di come e quanto Napoli e i napoletani abbiano avvolto, tallonato, braccato, spiato e spesso soffocato l'oggetto [...] Vai alla recensione »
Nella "trilogia maledetta" di Kapadia c'è sempre l'illusione del biopic. Come se dietro a Ayrton Senna, Amy Winehouse e, ora, Diego Armando Maradona, si celasse un attore che li interpreta con un trasformismo da Actors Studio. In realtà, nella maniacale ricerca (oltre 500 ore di filmati, in gran parte inediti), l'archivio diventa una specie di esplosivo.
Su Maradona si è già detto tutto, fino allo sfinimento. Alcuni poi, inebetiti dalla sua potenza carismatica si sono addirittura inoltrati in analisi mistiche, in interpretazioni sociopolitiche, in disamine storiografiche. Solo troppe chiacchiere per sfruttare fuori tempo massimo il suo carisma trascendentale e approfittare dell'amore dei tifosi. Parliamoci chiaro, però.
Il genio di Diego Armando Maradona si deve essere trasmesso per via transitiva anche ad Asif Kapadia, regista grazie al quale la nomea del documentario come cinema figlio di un dio minore continua a pertuarsi. Specializzato in centoni dedicati a figure quali Ayrton Senna o Amy Winehouse cosa che gli permette di vivere di gloria riflessa grazie ai sempre avidi tabloid, da Kapadia era lecito attendere [...] Vai alla recensione »
Lì parlava di Toro scatenato di Scorsese paragonandosi a Robert De Niro. Qui cita Gli intoccabili di De Palma per ricordare quei gangster, night club e fiumi di coca in cui si tuffò con gusto al fianco del boss di Forcella Carmine Giuliano. Diego Armando Maradona torna a 11 anni dal controverso confronto con Emir Kusturica in cui professava amore per Fidel Castro e Hugo Chavez.
C'era davvero necessità di fare un ulteriore documentario (ricordiamo anche "La mano de D10s" di Marco Risi), che ripassasse la storia di questa straordinaria star del calcio (forse il più grande giocatore di sempre) e al tempo controversa persona, con quella doppia personalità distribuita senza risparmio, nel bene e nel male, nell'area di rigore e nelle case dei camorristi, nei gol a grappoli e nella [...] Vai alla recensione »
Diego Armando Maradona merita la mano di un premio Oscar per farsi raccontare. Così accade il britannico Asif Kapadia, premiato dall'Academy per lo struggente documentario Amy (2015) e acclamato per l'ancora precedente Senna (2010), decide di puntare lo sguardo sull'ex Pibe de Oro a compimento di una trilogia su personaggi bigger than life, la cui parabola resiste nel tempo al di là del bene e del [...] Vai alla recensione »
Il rapporto tra Diego Armando Maradona e la città di Napoli l'aveva già raccontato il bel Maradonapoli di Alessio Maria Federici. Il regista premio Oscar Asif Kapadia (già autore dei bellissimi Senna e Amy) si concentra allo stesso modo su quel periodo (1984-1991) ma il suo Diego Maradona (da leggere immaginando il nome in bianco e il cognome in azzurro) vuole portare a galla, appunto, il paradosso [...] Vai alla recensione »
5 luglio 1984. Diego Maradona sbarca a Napoli per una cifra mai vista prima. Nel corso di sette anni, infiamma gli stadi. Il calciatore più mitico del pianeta ha trovato la sua casa nella città più appassionata d'Europa. Sul campo, Maradona è un genio. Fuori, è venerato come un dio. Ma poi la situazione comincia a degenerare: i napoletani diventano troppo appiccicosi, gli altri italiani cominciano [...] Vai alla recensione »