Un esordio alla regia che sa immortalare un percorso di crescita attraverso lo sport. Presentato al Taormina Film Festival.
di Tommaso Tocci
Una domenica di maggio, alla periferia di Roma, si gioca una finale di calcio su un campo povero e sterrato. Lo Sporting Roma, squadra che non vince mai, ha l'opportunità di regalare all'allenatore Bulla quel trofeo inseguito da una vita. Col passare dei minuti, però, diventa chiaro che la stella della squadra, Antonio, non sta rendendo come dovrebbe. Attorno al campo, sia il padre del ragazzo che il presidente della squadra, Italo, guardano ansiosi al tabellone, mentre lo spettro della combine e delle scommesse clandestine mette in crisi i destini dei protagonisti.
L'esordio nel lungometraggio di Francesco Carnesecchi, confezionato allargando le linee di gesso di un corto dallo stesso titolo, inizia come una commedia pallonara sulla scia de L'arbitro ma si trasforma lentamente in una parabola nichilista sulla perdita dell'innocenza.