Titolo originale | Fahrenheit 451 |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, Fantascienza |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Ramin Bahrani |
Attori | Michael B. Jordan, Michael Shannon (II), Sofia Boutella, Keir Dullea, Lilly Singh Martin Donovan, Grace Lynn Kung, Daniel Zolghadri, Dylan Taylor, Jane Moffat, Aaron Davis (II), Cindy Katz, Mayko Nguyen, Saad Siddiqui, Katherine Cullen, Edsson Morales, Jordan Baker (II), Nathanial Buzzanga-Silveira, Charlotte Flint, Luke Flint, Malakai Fox, Marni Hogg, Alison Smiley, Laura Thorne, Warren Belle, Drew Nelson, Raoul Bhaneja, Daniel Gravelle, Andrew Gillies, Joanne Boland, Glenn Kelly, Lynne Griffin, Peter Schindelhauer, Jake Teel, Zachary Wiseman, Alexander Yarwood, Scott Edgecombe, Brett Kingswell, Duane Murray, Ted Whittall, Andy McQueen, Joe Pingue, David Tompa, Alex Spencer, Tim Post, Chad Camilleri, Khandi Alexander, Ted Dykstra, Sean Jones (II), Keliyah Ogiamien. |
Tag | Da vedere 2018 |
MYmonetro | 3,22 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 14 maggio 2018
Tratto dal romanzo di Ray Bradbury, che era già stato trasposto in un film diretto da François Truffaut nel 1966. Ha vinto un premio ai Producers Guild,
CONSIGLIATO SÌ
|
In una società di un non lontano futuro, al fine di preservare l'armonia e la felicità della popolazione, il giovane pompiere Montag è impegnato, insieme ai suoi colleghi e sotto lo sguardo vigile del suo mentore e capitano Beatty, a dare fuoco a tutto ciò che può essere considerato come strumento di cultura. Tutti dipendono dai nuovi media che pervadono la loro vita. Gli individui stanno a casa interagendo con enormi schermi sotto la guida (e il controllo) di 'Yuxie', una sorta di assistente personale dotata di intelligenza artificiale. Un giorno però Montag, grazie all'incontro con Clarissa che fa parte del gruppo di resistenza che cerca di salvare i libri, inizia a porsi delle domande.
Ci sono dei romanzi, e "Fahrenheit 451" è uno di questi, che hanno tratto un'enorme vantaggio dalla loro trasposizione cinematografica.
Nel 1966 la storia del pompiere Montag che dava fuoco ai libri (i 451 gradi Fahrenheit sono quelli a cui brucia la carta) grazie all'arte di François Truffaut raggiunse il pubblico più vasto e lo spinse a meditare sin dai titoli di testa, in cui era scomparsa qualsiasi forma di grafia in favore di una voce narrante e di inquadrature di antenne televisive.
Ci sono poi romanzi e capolavori cinematografici che non dovrebbero essere sottoposti a remake ma ce ne sono alcuni (pochi) che invece debbono essere riproposti. Bene ha fatto quindi l'HBO ad attualizzare l'ambito sociale in cui sviluppare la vicenda per proporla alle nuove generazioni che molto probabilmente nella stragrande maggioranza non avrebbero visto il 'vecchio' film di Truffaut, utilizzando due attori noti come Shannon e Jordan. Così come non guastano quel tanto di azione e di spettacolarità che si rivelano utili a veicolare una riflessione che oggi più che mai si rivela come necessaria.
In un'epoca in cui i media a disposizione apparentemente concedono un ampio accesso alle fonti della cultura sono gli stessi media a oscurarne l'importanza convogliando l'attenzione di massa su orizzonti del tutto diversi. Noi non bruciamo i libri. Molto più semplicemente molti li lasciano sugli scaffali delle librerie con le pagine intatte (senza contare l'analfabetismo di ritorno di cui non si parla ma che purtroppo è tornato ad essere presente). Bahrani ci mette dinanzi alla pervasività dei nuovi media e riesce a fare cinema anche se poi il suo lavoro viene etichettato come tv movie.
L'occhio di 'Yuxie' che segue ognuno e che può essere solo apparentemente essere oscurato ce ne ricorda un altro, altrettanto profetico ed altrettanto proveniente da un romanzo divenuto capolavoro assoluto: quello di HAL 9000 in 2001: Odissea nello spazio. Non è quindi un caso che, nel cinquantesimo del film di Stanley Kubrick, sia proprio Keir Dullea (interprete dell'astronauta David Bowman che in quel film sopravviveva) ad ammonirci, nei panni dello storico, sulla occultazione che è già in atto.
E' molto facile restare delusi dall realizzazione di un film basato su un capolavoro. Se poi il capolavoro è firmato Ray Bradbury, e si rivela un messaggio profetico per quella umanità persa nei media, nei social e del tutto incapace di veri rapporti interpersonali di qualità che oggi ci comprende tutti, allora veramente audace quel regista! Anche perché [...] Vai alla recensione »
Nihil novi(nulla di nuovo)in questo remake (2018, di Ramin Bahrani)del grande film di Truffaut del 1966, ovviamente tratto, come questo dal grande romanzo di Ray Bradbury, poderoso scrittore fantastico recentemente scomparso, dove si ipotizza una condizione distopica nella quale tutti i libri vengono bruciati, in quanto considerati dannosi e pericolosi, dove la memoria va al passato, anche recente-rispetto [...] Vai alla recensione »