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Nihil novi(nulla di nuovo)in questo remake (2018, di Ramin Bahrani)del grande film di Truffaut del 1966, ovviamente tratto, come questo dal grande romanzo di Ray Bradbury, poderoso scrittore fantastico recentemente scomparso, dove si ipotizza una condizione distopica nella quale tutti i libri vengono bruciati, in quanto considerati dannosi e pericolosi, dove la memoria va al passato, anche recente-rispetto al libro-del nazismo, ma di meglio non avrebbero fatto le varie altre dittature e cripto-dittature succedutesi nel corso del tempo, Il film, abbastanza chiaro sul piano narrativo e narratologico, non ha, però, alcuna"accensione"particolare: tutto scorre in modo sostanzialmente piatto, con Michael B.Jordan(il pompiere Montag, il grande"quemador", bruciatore)e Sofia Boutella(l'oppositrice, l'anti-regime)che non apportano significative novità al tutto. Complessivamente, appunto, un discreto compitino, quasi si dovesse riomaggiare Bradbury, scomparso sei anni fa e che ogni riconoscimento lo merita comunque, ma "sanza infamia e sanza lode"e dunque indegno di una simile, altissima, fonte letteraria. El Gato
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