Tra Napoli e il Nevada, Valerio Mastandrea è un professore all'ascolto del rumore dello spazio. In prima visione su TIMVISION.
di Alessandro Buttitta
Il Nevada e Napoli sono più vicini di quanto si pensi. A legare questi due luoghi, che si trasfigurano in luoghi dell'animo in cui perdersi e ritrovarsi, è Tito e gli alieni, da oggi disponibile in prima visione nel catalogo di TIMVISION. In questo film delizioso, diretto con tenerezza da Paola Randi e interpretato con altrettanta delicatezza da Valerio Mastandrea, si restituisce l'autenticità dei sentimenti e dell'ascolto in un mondo che va sempre troppo veloce.
Da quando la moglie è morta, il non meglio specificato Professore ha deciso di lasciare il mondo civilizzato per andare nel deserto del Nevada in prossimità dell'Area 51, da molti considerata la casa terrestre degli alieni.
Passa il suo tempo ad ascoltare il rumore dello Spazio alla ricerca della voce della donna che ha sempre amato. Uomo schivo e riservato, dialoga soltanto con Stella, una strampalata wedding planner che sfrutta come può le leggende del posto.
La vita del professore viene sconvolta dalla notizia di un altro lutto. Il fratello sta morendo e gli affida i suoi due figli. La più grande, la sedicenne Anita, è entusiasta di arrivare negli Stati Uniti per conoscere la cultura americana e Lady Gaga. Il più piccolo, Tito, ha sette anni, la battuta sempre pronta e molta curiosità in corpo. Tuttavia, quando si ritrovano in mezzo al nulla, per giunta con uno zio che sembra avere qualche rotella fuori posto, dovranno rivedere le loro aspettative.
L'arrivo dei nipoti ha delle ripercussioni nella vita placida del professore. Per lui, abituato al silenzio, si tratta di una rivoluzione copernicana. Tra bizzarri modi di connettersi ai morti e incredibili sistemi per comunicare con gli extraterrestri, la nuova famiglia impara però a comprendere il valore e il significato di quella che noi chiamiamo inconsapevolmente vita.
Il film, presentato tra gli applausi al Torino Film Festival, scivola via lieve con trovate originali e un'inedita chiave di lettura delle nostre esistenze. È inoltre valorizzata dalle atmosfere sospese e dalle ottime interpretazioni degli attori. Se Valerio Mastandrea si conferma uno degli artisti più validi del panorama italiano, una grande rivelazione sono i giovanissimi Luca Esposito e Chiara Stella Riccio. Completano il cast Gianfelice Imparato, volto caro ai migliori registi del cinema nostrano, e Clémence Poésy, attrice francese che ha avuto ruoli significativi in Harry Potter e il calice di fuoco e In Bruges.