Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Anthony C. Ferrante |
Attori | Cassie Scerbo, Ian Ziering, Tara Reid . |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 29 gennaio 2013
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CONSIGLIATO SÌ
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La famiglia Barrett vive la sua tranquilla vita in un pacifico quartiere residenziale della città. Certo, ci sono piccoli problemi - il figlio Jesse attraversa la fase adolescenziale oppositiva e il figlio più piccolo Sam maltratta le lucertole fingendo di "riabilitarle" - ma niente che i genitori Lacy e Daniel non riescano ad affrontare. Ci sono anche problemi finanziari, perché Daniel ha perso il lavoro e questi sono guai più seri, che si riflettono inevitabilmente sulle dinamiche di coppia. Ma anche queste sono cose che, soprattutto di questi tempi, possono capitare. Però notte dopo notte qualcosa o qualcuno comincia a introdursi misteriosamente in casa e a lasciare bizzarri segni della sua presenza. I Barrett ripristinano il sistema d'allarme che avevano disattivato per risparmiare e, la notte dopo averlo fatto, vengono svegliati di soprassalto: l'allarme suona e sembra che tutti gli ingressi siano stati violati. Di fatto, però, non c'è alcuna effrazione, anche se tutte le foto di famiglia sono scomparse. La polizia crede siano i ragazzini in vena di scherzi. Sam riferisce di strani sogni su un essere che lo visita di notte e le cose si fanno sempre più sinistre: tre stormi distinti di uccelli si abbattono sulla casa e le visite notturne proseguono. Lacy, nella penombra, intravede qualcuno nella stanza di Sam. Daniel non le crede, ma la minaccia, per quanto impalpabile, è concreta.
Dopo Legion e Priest, Scott Stewart prosegue il suo percorso nell'horror cercando un approccio diverso, più austero. L'influenza di Paranormal Activity (il produttore Jason Blum è lo stesso) è evidente sia nella costruzione del mistero attraverso un sapiente dosaggio dei tempi d'attesa sia nell'uso massiccio delle immagini di telecamere di videosorveglianza. Qui però la narrazione è tradizionale, non si fa ricorso al found footage per simulare la realtà. Altra forte influenza è quella di Poltergeist - Demoniache presenze: lo schema narrativo è molto simile, con la famiglia sola a resistere all'ignoto. Solo che qui invece che dall'oltretomba, il pericolo viene dallo spazio esterno. Nulla di nuovo, quindi, e molto di già visto.
Detto questo, il film, a livello di intrattenimento, gioca discretamente le sue carte. La suspense è dapprima strisciante e poi, mentre la realtà scivola nel gorgo dell'impossibile, sempre più pervasiva. La creazione di un contesto credibile - con i problemi finanziari della coppia dovuti alla crisi economica - aiuta a dare una base reale all'ansia che si infiltra sempre più nella famiglia. Altri aspetti che sembrano ininfluenti e superflui - come la descrizione delle relazioni d'amicizia e sentimentali di Jesse - trovano poi giustificazione a livello narrativo, a testimonianza della qualità di una sceneggiatura che cerca di trarre il massimo da un soggetto piuttosto banale nelle sue linee essenziali. La regia è sicura e abile nel creare un'atmosfera oppressiva. Quando però la storia comincia a focalizzarsi sull'identificazione della minaccia, le cose prendono una piega più scontata, al punto che Stewart deve ricorrere ai falsi spaventi per tenere viva la tensione.
La visita all'esperto di turno - un J.K. Simmons peraltro molto brillante - è in sostanza uno "spiegone" prolungato che mira a dare motivi e giustificazioni, ma di fatto blocca il film e abbassa la tensione. La conclusione resta nella norma del genere, recuperando un po' di concitazione, introducendo elementi surreali, restando sin troppo nel vago e offrendo qualche piccola sorpresa.
In un cast competente si distingue Keri Russell (già protagonista parecchi anni fa di un piccolo e curioso horror televisivo, Il complotto), che offre una sensibile e intensa interpretazione nella parte della mamma angosciata.