Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Mike Binder |
Attori | Kevin Costner, Octavia Spencer, Jillian Estell, Jennifer Ehle, Bill Burr, Mpho Koaho André Holland, Gillian Jacobs, Anthony Mackie, Paula Newsome. |
Uscita | mercoledì 4 marzo 2015 |
Distribuzione | Good Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,43 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 giugno 2017
Focus sulle tensioni provocate dalle differenze razziali attraverso la dolorosa storia familiare dell'avvocato Elliot Anderson. Al Box Office Usa Black Or White ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 21,4 milioni di dollari e 6,5 milioni di dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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L'avvocato Elliot Anderson ha appena perso la moglie in un incidente d'auto, qualche anno dopo la morte della loro amata figlia diciassettenne nel dare alla luce una bambina, Eloise. Come se non bastasse, la nonna paterna di Eloise, Rowena, si fa avanti per chiedere la custodia della piccola, e nonno Elliott dovrà lottare con tutti i mezzi legali per tenere con sé quella nipotina che è tutto ciò che gli resta della propria famiglia. Aggiungiamo che Elliot, dalla morte della figlia, alza un po' troppo il gomito, che il padre di Eloise è un drogato (forse) avviato alla disintossicazione, e che la famiglia paterna della bambina è afroamericana: dunque l'avvocato di Rowena, che è anche suo nipote, cercherà di inquadrare la situazione come il sopruso di un vecchio ricco e bianco contro un giovane povero e nero.
Black and White è un po' legal thriller e molto dramedy sui rapporti interraziali a Los Angeles, e in generale negli Stati Uniti. La storia si lascia seguire, i dialoghi sono credibili e le dinamiche fra i personaggi delineate con attenzione, cercando di non cadere nello stereotipo. Anche la confezione è dignitosa, benché inconfondibilmente hollywoodiana. Quel che manca è un po' di coraggio narrativo che spinga la tematica interraziale oltre il politically correct: un film recente su quella tematica come Fruitvale Station riusciva ad illustrare le ragioni di tutti senza paura di addentrarsi nella dark side della difficile convivenza fra i "bianchi e neri" del titolo negli Stati Uniti.
Il regista Mike Binder, autore del commovente Reign Over Me che affrontava con delicatezza e intelligenza il tema dell'11 settembre, si tiene qui un po' troppo su terreno sicuro, trattando di un argomento che infiamma le cronache e divide il popolo americano. L'intento è evidentemente conciliatorio, e in questo senso socialmente responsabile, ma la costruzione artistica ne risente, contenendo la narrazione entro i limiti assai stretti del consenso di un pubblico il più vasto possibile.
Chi invece riesce a superare i propri limiti, artisticamente parlando, è Kevin Costner, che regala al proprio personaggio un fisico provato dagli anni e uno sguardo smarrito senza abbandonare il suo personaggio di yankee tutto d'un pezzo. La sua valenza simbolica all'interno del film non è dissimile da quella di Richard Gere in Time Out Of Mind: entrambi cinematograficamente collegabili ad un'epoca di prosperità e ottimismo ormai tramontata, entrambi un tempo simboli di una fisicità atletica e seducente, che oggi incarnano (con abbondanza di carne nei posti sbagliati) il disfacimento e la parziale disfatta dell'uomo bianco americano. Costner, anche produttore, si rivela qui sorprendentemente sottile e disposto a mettere in mostra la propria fragilità, e porta sulle spalle tutto il film, senza cedere terreno nemmeno alla fisicità irresistibile e allo sguardo da gatto Felix di Octavia Spencer, qui meno macchiettistica del solito.
Black and White cammina lungo il filo teso del rapporto fra le razze senza fare passi falsi ma anche senza tentare acrobazie, e solo Costner mostra la grazia precisa del funambolo.
BLACK OR WHITE disponibile in DVD o BluRay |
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Film in cui si racconta di un uomo di mezza età, rimasto prematuramente vedovo, il quale deve continuare ad occuparsi ormai da solo della nipote di colore, figlia della a sua volta ed anzi tempo defunta figlia. Da questo momento la famiglia nera imparentata col padre di colore della piccola (padre che, del resto, mai si è preso una responsabilità della piccola in quanto [...] Vai alla recensione »
Black or White si allinea alle decine di commedie agrodolci a tema razziale, dimostrando passione, ma sostanzialmente senza indignare o aggiungere alcunché di nuovo od originale. E' il classico film americano a tema razziale, con tutti gli eventuali pregi e i difetti che questo comporta. La regia è pulita e accurata, malgrado a tratti perda di vista il rigore della messa in scena [...] Vai alla recensione »
Dopo un primo tempo di una noia mortale il film si riscatta in parte nel finale. Interessante e di attualità il discorso di Kostner al processo riassumibile così: è sempre un razzista chi parla male di un nero? Il film nel complesso si lascia vedere, anche se il regista ha accentuato i toni della dipendenza dall'alcool di Kostner che è perennemente con il bicchiere inmano [...] Vai alla recensione »
Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma,ha registrato quest’anno un incremento del 25% rispetto al bilancio finale dello scorso anno. Oltre 28.000 presenze totali, tra pubblico e accreditati. In sostanza, un successone. La crescita progressiva del triennio conferma che, dove esiste qualità, esiste pubblico e, crisi, rimane [...] Vai alla recensione »
La base è la differenza di colore della pelle, discriminante che al protagonista non sembra importare più di tanto, ciò fa risaltare l'atteggiamento della parentela della nipote che si impegna ad evidenziare il potenziale razzismo del nonno bianco e ricco. Insomma quasi una discriminazione al contrario, almeno nel gioco della narrazione. bravi attori e storia buona, non mi ha preso più di tanto, ma [...] Vai alla recensione »
Un altro film interessante e poetico al festival di Roma è Black and White di Mike Binder, starring due premi Oscar, Octavia Spenser e Kevin Costner, presente in sala, è risultato utile per aiutare a esplorare il rapporto tra razzismo e ricchezza, nel caso di affidamento di una minore con padre drogato afroamericano in opposizione al suocero vedovo alcolista Costner, ricco padre [...] Vai alla recensione »
Nonno Kevin Costner resta unico tutore della nipotina e già orfana di madre Eloise, una volta che scompare anche sua moglie. Piccolo dettaglio, la bimba è bi-razziale con un padre assente ma con nonna materna Octavia Spencer assai ingombrante e pronta a combattere per l'affidamento della nipote. Sarà una lotta all'ultimo sangue ed, inevitabilmente, uno scontro tra "bianchi e neri".
È ispirato a una storia vera Black or White, film molto voluto da Kevin Costner, che ne è produttore oltre che sensibile protagonista; e film che ha il merito e, al contempo, la debolezza di affrontare l'ineludibile problema della differenza (e diffidenza) razziale svariando sui toni intermedi. Non c'è dubbio che la nonna paterna di colore (Octavia Spencer) ha qualche buona ragione a voler ottenere [...] Vai alla recensione »
Re degli anni Ottanta Kevin Costner, dopo l'apoteosi di Balla coi lupi , è passato un po' in seconda fila. Questo è un progetto, riguardante la convivenza multietnica, che ha sposato da produttore. Egli stesso è il protagonista Elliott Anderson, avvocato che dopo la perdita improvvisa della moglie si trova faccia a faccia con un grosso problema. La nipotina di sette anni Eloise potrà continuare a vivere [...] Vai alla recensione »
Poco emozionante melò, incentrato sulla spinosa situazione di chi è metà bianco e metà nero. Uno scontro e il ricco avvocato Elliott Anderson resta vedovo. Solo nella villa con la nipotina di colore Eloise, nata dall'unione tra sua figlia, morta di parto, e il tossico nero Reggie, che ora ne pretende l'affidamento. E battaglia legate sia. Kevin Costner, l'aria sempre afflitta, si scola un bicchierone [...] Vai alla recensione »