La prima neve

Film 2013 | Drammatico, 105 min.

Regia di Andrea Segre. Un film Da vedere 2013 con Jean-Christophe Folly, Matteo Marchel, Anita Caprioli, Peter Mitterrutzner. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2013, durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 17 ottobre 2013 distribuito da Parthénos. - MYmonetro 3,23 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 25 maggio 2021

La storia segue l'intrecciarsi delle vicende di un ragazzo di undici anni, sua madre e un ragazzo libico. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office La prima neve ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 418 mila euro e 97,9 mila euro nel primo weekend.

La prima neve è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,23/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,79
PUBBLICO 3,40
CONSIGLIATO SÌ
Al suo secondo film Andrea Segre continua efficacemente la sua personale ricerca sul rapporto tra esseri umani e luoghi.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 6 settembre 2013
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 6 settembre 2013

Pergine, piccolo paese del Trentino ai piedi della Val de Mocheni. E' lì che è arrivato Dani, fuggito dal Togo e poi nuovamente costretto a fuggire dalla Libia in fiamme. Dani ha una figlia piccola (che gli ricorda troppo la moglie morta per volerle davvero bene) e una meta: Parigi. In montagna, dove ha trovato lavoro presso un anziano apicoltore, fa la conoscenza di Michele, un bambino che soffre ancora per la perdita improvvisa del padre.
Andrea Segre prosegue con questo suo secondo film di finzione dopo Io sono Li la personale ricerca del rapporto tra gli esseri umani e i luoghi che ne ospitano le vicende sia che vi appartengano dalla nascita sia che vi siano giunti per i rovesci della sorte.
Come Shun Li Dani è arrivato in un'Italia di cui non conosce le tradizioni ma, a differenza della donna cinese, non subisce le offese del razzismo strisciante. Perché questo film di Segre non vuole ripercorrere le orme dell'opera precedente. Dani l'emarginazione ce l'ha dentro come il piccolo Michele ed è data dal dolore profondissimo di una perdita, di un lutto che sembra impossibile elaborare. Hanno a fianco persone che vorrebbero aiutarli (l'anziano apicoltore per l'uno,la madre per l'altro) ma è come se avessero eretto un muro a difesa della loro sofferenza. Il bosco finisce così per diventare non il luogo fiabesco dove incontrare pericolosi lupi (qui semmai a fare danni è un orso) ma lo spazio, tra luci ed ombre, dove trovare una solitudine che può farsi cammino comune. "Le cose che hanno lo stesso odore debbono stare insieme" dice il vecchio a proposito di legno e miele. Dani e Michele sono impregnati dello stesso odore della deprivazione che li porta a pensare di non essere più capaci di amare coloro che hanno invece più bisogno di loro. Potrebbero avere entrambi bisogno di quella prima neve che offra una nuova visione del mondo, esteriore ed interiore.
Massimo Troisi, dopo il successo di Ricomincio da tre affermava, con la saggezza che lo contraddistingueva, di non voler fare il secondo film ma di voler passare direttamente al terzo. Perché una regola non scritta del cinema di finzione dice che se la prima opera è venuta bene la seconda non sarà altrettanto valida. La prima neve costituisce una delle rare eccezioni alla regola.

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LA PRIMA NEVE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 22 ottobre 2013
Flyanto

 Film in cui si racconta di un ragazzino di undici anni, rimasto orfano del padre, che vive con la madre ed il nonno in un paesino montano delle Dolomiti e che intreccia un bel rapporto di amicizia con un immigrato di colore, scappato dalla Libia dove imperseverava la guerra. Entrambi sono stati privati di cari affetti:  il ragazzino, di nome Michele, appunto, del padre e l'uomo di colore [...] Vai alla recensione »

martedì 14 gennaio 2014
kimkiduk

Che bello questo secondo film di Segre. Rischioso perchè fare il secondo con tematiche simili al primo è facile perdersi. Non succede a Segre, anzi il film non è come Io Sono Li, ma diverso, caldo, familiare, dolce, intelligente e soprattutto senza una parola retorica in più. Per questo dico finalmente un film come piace a me, che dice mille cose, fa pensare a mille altre [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 novembre 2013
Siebenzwerg

Film perfetto nella sua semplicità. Il regista segue con partecipazione per l'intero il film i protagonisti, interpretati benissimo, con tutta la difficoltà di imitare il dialetto delle valli trentine che appesantisce solo un po' la loro spontaneità. Spicca tra tutti Michele, il giovanissimo, toccante, Matteo Marchel, che spero proprio di rivedere presto sullo schermo. Vai alla recensione »

venerdì 28 febbraio 2020
matteo

La vicinanza tra due dolori tra un adulto e un bambio che per motivi diversi si incontrano e si completano. Un abbandono e una voglia di fuga per lasciarsi tutto alle spalle. Una umanità sofferente che si mescola oltre le barriere imposte da altri. Un film asciutto e denso di significati, a tratti commovente senza facile retorica.

giovedì 18 dicembre 2014
angelo umana

     “Le cose che hanno lo stesso odore devono stare insieme”: è la frase chiave del film. La pronuncia Pietro, l’anziano montanaro allevatore di api, esperto nei mestieri che la vita in montagna comporta, suocero di Elisa, giovane vedova e madre di Michele, 11enne che le dà qualche problema per la smania di crescere, [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 giugno 2014
vecchiomio

Se vi è piaciuto il suo primo film (Io sono Li), il consiglio è di vederlo, ne vale la pena. Il tema è ancora quello dell’ immigrazione e dell’ integrazione di persone e culture diverse. Il discorso politico, anche in questo secondo film, passa attraverso il racconto di storie individuali, che con la loro forte carica emotiva ci portano ad interrogarci sulla “ragion [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 marzo 2014
rampante

Un luogo fiabesco, un piccolo villaggio di montagna sulle Alpi del Trentino popolato da gente semplice legata alle tradizioni, una natura bella e struggente ma anche minacciosa. Qui un gruppo di profughi e rifugiati africani hanno trovato una sistemazione provvisoria in attesa del permesso di soggiorno o riconoscimento di asilo Tra loro Dani, un rifugiato arrivato dal Togo via Libia, ha perso la [...] Vai alla recensione »

sabato 19 ottobre 2013
irene

Come ha già sottolineato Deborissimah nell'altro commento, il film si riassume in buona parte in questa frase, così bella, così vera. Bellissimi e autentici i personaggi, gli occhi dolci del giovane immigrato, le rughe scolpite sul viso del nonno che tutto capisce e che esprime un mondo intero di sentimenti con poche sagge parole.

giovedì 10 ottobre 2013
Deborissimah

"Le cose che hanno lo stesso odore devono stare insieme", sono le parole di Pietro, il vecchio falegname e apicoltore che accoglie il protagonista del film, Dani, dandogli un ruolo in un mondo che gli risulta totalmente estraneo. Dani è un profugo, originario del Togo e arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia. L'Italia per Dani è Pergine, paesino immerso nelle [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 ottobre 2013
giannamaria casciola

Film bellissimo ed autentico. Il tema del dolore è trattato con sensibilità e delicatezza. La fotografia è stupenda. Gli attori sono bravissimi

domenica 20 ottobre 2013
kaipy

Film commovente. Il Trentino diventa lo scenario di una storia moderna eppure senza tempo. Tre personaggi devono confrontarsi con l'assenza di una persona cara e senza saperlo si aiuteranno a vicenda. La sceneggiatura ogni tanto si banalizza, ma certe sequenze toccano il cuore. Forse non è riuscito al 100% ma al 70 di sicuro.

mercoledì 23 ottobre 2013
FabioFeli

La prima neve di Andrea Segre La prima cosa che i montanari insegnano a chi non è esperto è che la montagna va affrontata con passo lento: ogni passo un lungo respiro.  Il corpo si adegua a superare la pendenza con tranquillità, lasciando che i pensieri vaghino, mentre gli occhi si appagano di sempre più belle visioni con il paesaggio che si apre al di sotto. [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 gennaio 2014
alodato

Bellissima ambientazione e attori bravissimi, confermata la bravura del regista

lunedì 16 dicembre 2013
nicolette

Bellissime inquadrature tra la natura incontaminata di questi luoghi. Film commovente che fa riflettere ma allo stesso tempo divertente. Bravi attori a cominciare dal "piccolo" protagonista. Bravo pure il vecchio saggio e Jean-Christophe.

giovedì 7 novembre 2013
AldoT

Toccante, poetico, mai banale. ecco La prima neve con l'ottima interpretazione del giovanissimo co-protagonista.  Bravi anche tutti gli altri. tempi, silenzi, pensieri, tutto scorre sullo schermo con eleganza e poesia.

giovedì 21 novembre 2013
robynieri

La montagna, bellissima, fa da sfondo ad una storia dolce, intensa, vera, in cui si confondono e si mischiano perfettamente dinamiche legate ai sentimenti madre-figlio, alla disuguaglianza razziale, ai valori di amicizia.

giovedì 7 novembre 2013
AldoT

Toccante, poetico, mai banale. ecco La prima neve con l'ottima interpretazione del giovanissimo co-protagonista.  Bravi anche tutti gli altri. tempi, silenzi, pensieri, tutto scorre sullo schermo con eleganza e poesia.

martedì 12 novembre 2013
uppercut

Peccato, perché per Segre facevo il tifo ma non si può costruire un film su due personaggi che per tutto il tempo si intervistano a vicenda su quello che è già loro successo. L'unico "botto"? Lo scoppio di un palloncino in un sogno. L'unico sussulto? Il pianto di una bambina aggiunto in post-produzione. Vedi un po' tu...

sabato 26 ottobre 2013
angelo umana

 “Le cose che hanno lo stesso odore devono stare insieme”: è la frase chiave del film. La pronuncia Pietro, l’anziano montanaro allevatore di api, esperto nei mestieri che la vita in montagna comporta, padre di Elisa, giovane vedova e madre di Michele, 11enne che le dà qualche problema per la smania di crescere, che soffre della mancanza improvvisa e irrisolta di [...] Vai alla recensione »

martedì 29 ottobre 2013
francesca50

Ho trovato noioso il film di cui salvo gli attori e la fotografia, ma che sostanzialmente non mi ha aperto nessun orizzonte nuovo.

sabato 19 ottobre 2013
pier71

Dietro al vestitino di film per bene, di sentimento, di sensazione, purtroppo c'è il nulla. Anzi, magari ci fosse il nulla. C'è la sceneggiatura, la regia, gli attori, c'è il fatto a tavolino. Questo è un film scontato, furbo, facile. Ma travestito. Per questo si merita tutto il mio sdegno. Segre conferma i miei dubbi sull'autenticità del suo sguardo. [...] Vai alla recensione »

Frasi
Lo sapete che in Africa le mosche mangiano i leoni
Una frase di Michele (Matteo Marchel)
dal film La prima neve - a cura di Sergio
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Andrea Segre ha realizzato documentari prima di debuttare nella finzione con il notevolissimo Io sono Li. Ora la sua opera seconda La prima neve torna, ancora come nel primo film con modalità originali, indirette, a investire il tema dell'immigrazione e dell'integrazione. Siamo in una valle alpina dove hanno trovato provvisoria sistemazione profughi e rifugiati africani in attesa di permesso o del [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Già apprezzato - non solo dai soliti chierici - per «Io sono Li», Andrea Segre propone un altro esemplare del proprio cinema intenso, sorvegliato e sottilmente allarmato, «La prima neve». Non a caso ex documentarista, il regista gestisce senza enfatizzare il coté sociologico del racconto, preferendo affidare alla vibratile presa sull'ambiente e il paesaggio il compito di tramandare l'azione (minima) [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

In un villaggio sulle Alpi del Trentino ha trovato alloggio e accoglienza fraterna un rifugiato dalla Libia che ha perso la moglie subito dopo l'arrivo in Italia. Il suo destino incrocia la tristezza di Michele, un ragazzino che soffre intimamente per la perdita del padre e che appare vivace e curioso come tutti gli altri della sua età. I due non appartengono più a due mondi diversi e lontani, parlano [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Al secondo film Andrea Segre conferma le sue doti. Scelte chiare, stile limpido, attenzione ai palpiti più segreti dei personaggi. I suoi documentari (Mare chiuso, Indebito, etc.) scavano nelle zone d'ombra delle emergenze conclamate Grecia, migranti). I film di finzione prolungano poeticamente traiettorie e destini delle figure intraviste nei docu, tessendo insoliti amori.

Alberto Crespi
L'Unità

Il secondo film «di finzione» di Andrea Segre è il fratellino di Io sono Li», il pluripremiato gioiello con il quale questo straordinario documentarista aveva esordito due anni fa. Ma nel caso di Segre la distinzione tra fmzione e documentario rischia di essere un equivoco, relegando in una collocazione «minore» lavori come Sangue verde e Mare chiuso e trascurando la forte componente di realtà presente [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

È l'opera seconda di Andrea Segre già accolto con simpatia in occasione della sua opera prima "Io sono Li", costruita anche quella sul tema della solitudine. Qui siamo in Trentino e in un piccolo paese di montagna popolato da gente semplice legata alle tradizioni quasi tutti i personaggi principali sono soli. Dani, emigrato dal Togo, ha perso la giovane moglie durante un fortunoso viaggio in mare ed [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Lacrimevole dramma familiare, che arranca tra le montagne del Trentino (la valle dei Mocheni) mescolando un triste vicenda familiare con la tragedia dell'immigrazione. Il ribelle Michele, dieci anni, vive con la malinconica mamma e il nonno apicoltore. Il ragazzino diventerà amico del giovane lavorante Dani, fuggito dal Togo. Ben tre i vedovi, uno troppo vecchio per essere inconsolabile come gli altri [...] Vai alla recensione »

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