Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Edoardo Leo |
Attori | Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers Paola Tiziana Cruciani, Mattia Sbragia, Antonino Bruschetta, Giulia Bertini. |
Uscita | giovedì 14 marzo 2013 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,90 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 marzo 2013
Edoardo Leo torna, dopo tre anni dal suo esordio dietro la macchina da presa, per dirigere la storia di un uomo donnaiolo e superficiale che si trova di colpo alle prese con la paternità. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 2 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Buongiorno papà ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2,4 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Andrea è un quarantenne che non ha mai smesso di avere vent'anni. Bello e disinvolto, capello tinto e pelle abbronzata, fa carriera e successo in un'agenzia che si occupa di product placement. Sempre sul pezzo e in movimento, divide il suo appartamento con l'amico Paolo e il suo letto con ogni donna che lo trovi irresistibile. Ma alla sua porta una mattina suona Layla, una diciassettenne coi capelli viola che dice di essere sua figlia. A provare il fatto il diario della madre, deceduta qualche mese prima. Diffidente e prudente, Andrea si sottopone alla prova del DNA, certificando la sua paternità. Spaventato e confuso, prova a prendere le misure di una nuova vita, affollata da un'adolescente e da suo nonno, un musicista 'dismesso' che vive in camper e sogna i New Trolls. Con l'aiuto di Paolo e di un'energica insegnante di educazione fisica, Andrea infilerà la strada della maturità, trovando il compromesso tra l'uomo e il padre.
Coerente col debutto di ieri (18 anni dopo), Edoardo Leo ritorna a parlare di passato, paternità e umana imperfezione. Intervenendo con grande sensibilità su un soggetto di Massimiliano Bruno, l'attore e regista romano realizza il percorso di un personaggio che fa i conti coi trascorsi e con la necessità di crescere, spinto da una condizione eccezionale: un'adolescente che ha il nome di una canzone dei Derek and the Dominos. E dagli anni Settanta, come il gruppo americano hard-blues-rock, sembra venire questa diciassettenne 'analogica', che guarda Kubrick in bianco e nero e stende le fotografie ad asciugare come in Blow-Up. Adottando i toni della commedia, Buongiorno papà apre a uno spiraglio di profondità, anche per i volti a cui si affida, Marco Giallini, Paola Tiziana Cruciani, Nicole Grimaudo, Ninni Bruschetta, lo stesso Edoardo Leo e sorprendentemente Raoul Bova, perfetto quarantenne glamour, che basta a se stesso, che non capitalizza l'essere ormai adulto e che ha difficoltà a costruire relazioni e senso.Come la sua bellezza, il personaggio e la storia sembrano risolversi sulla superficie, introducendo e sviluppando il tema dichiarato fin dal titolo: il risveglio di un uomo senza qualità che (re)impara a vedere, a capire e ad amare. Ma lo fa in un modo non scontato e per molti versi originale.
Buongiorno papà infatti non è solo una commedia sul lento apprendimento della paternità biologica ma anche su quella artistica, sulle responsabilità che comporta essere 'autore' in Italia, dove un regista giovane e magari pieno di bei progetti scartati, si ritrova a 'gestire' suo malgrado un 'figlio' capitato e formato. Dato un soggetto convenzionale, Edoardo Leo trasferisce il nodo centrale della storia anche nel cuore del linguaggio, producendo un esempio di metacinema che risolve piuttosto che mettere in scena le difficoltà di fare un film. Esemplare in questo senso è l'uso del 'product placement', l'inserimento di un prodotto o marca commerciale all'interno di una produzione cinematografica, che diventa mestiere del protagonista e materia viva, motivo di erranza piuttosto che di sclerotizzazione.
Se le commedie recenti non sentono nemmeno il bisogno di costruire una gag attorno al prodotto, anche solo pretestuosa, Leo se ne serve per congegnare al meglio l'idea ed edificare il suo film, dove si ritaglia il ruolo dell'amico tutt'altro che scemo e del regista che si innamora del proprio oggetto. Quasi a dire che è solo amando il proprio oggetto scopico, originale o commissionato, che si può ancora pensare di fare cinema (e di fare i padri).
BUONGIORNO PAPÀ disponibile in DVD o BluRay |
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€7,99 | – |
E’ la classica commedia all’italiana, primo tempo divertente, secondo zuccheroso per arrivare ad un happy end mielocaramelloso, passando per una spolverata di conflitto generazionale con nonni bizzarri ma fondamentalmente saggi, padri che “crescono”, scoprendo il valore e anche il piacere delle responsabilità genitoriali e figli che sopiscono la latente ribellione [...] Vai alla recensione »
Edoardo Leo dirige una sorprendente commedia sentimentale che ricorda da molto vicino la scuola british e un Raoul Bova in un ruolo alla Hugh Grant. E' la storia di Andrea, incallito sciupafemmine con un'ottima carriera all'interno di un'agenzia di product placement al quale tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando non bussa alla sua porta Layla, una diciassettenne che [...] Vai alla recensione »
Ho posticipato sempre la visione di questo film perché mi aspettavo un film piuttosto bruttino, poi ovviamente il fatto che ci fosse Raoul Bova, la cui recitazione il più delle volte non gradisco, non mi faceva venire affatto voglia di vederlo. Invece qualche giorno fa ho deciso di guardarlo e devo dire che non è stato male. Stima per Edoardo Leo, giovane talentuoso che dimostra di non essere un buono [...] Vai alla recensione »
Semplice commedia dai toni troppo buonisti dove spicca un ottimo Marco Giallini che riesce, quasi da solo, a far divertire il pubblico. Il resto è banale e spesso scontato ma di una linearità e chiarezza da farsi ben volere da tutti, grandi e piccoli. Questo secondo lavoro di Edoardo Leo, miglior forse come regista che come attore, è promosso a pieni voti.
Francamente questo"Buongiorno papa"(Edoardo Leo, che ha anche scritto il film con Massimiliano Bruno e Herbert Simone Paragnani, 2013)sarebbe piacevole se durasse 20 minuti/non dico 2 minuti, come proponeva anni fa Ken Russell...): la situazione del producer di cinema donnaiolo e incapace di pensare a una famiglia si trova"tra capo e collo"una figlia di quasi 18 [...] Vai alla recensione »
Buongorno papà è un film che poteva essere decisamente migliore. Purtroppo è molto scontato in particolare sono scontati: il soggetto (un single che si scopre improvvisamente genitore già visto in molti altri film, il peronaggio di Bova un single neoquarantenne eterno Peter Pan che non sa cosa fare una volta scopeertosi genitore, la figlia adolescente ribelle, il "nonno rock" interpretato e i genitori [...] Vai alla recensione »
Edoardo Leo torna alla regia dopo il bel "diciotto anni dopo" e una serie di film come attore nei quali non ha espresso il suo miglior talento. Torna con questo film di cui ha scritto la sceneggiatura con Massimiliano Bruno. Se si supera indenni la parte iniziale del film, dove troviamo un Roul Bova poco credibile nei panni del quarantenne rampante e di successo nel mondo del cinema [...] Vai alla recensione »
Film in cui un giovane scapolo immaturo e donnaiolo, interpretato da Raoul Bova, deve affrontare una condizione di paternità per lui sinora sconosciuta e pertanto inaspettata venendo a contatto con un'adolescente, sua figlia appunto, ormai rimasta orfana da parte della madre. Quella che per il padre era stata anni prima un'avventura sessuale di una notte e nulla di più, [...] Vai alla recensione »
Edoardo Leo ha esordito benissimo, poi qualcuno lo deve aver spinto a tirare fuori questa commedia super commerciale. Che delusione, non poteva tirare fuori un film "alla Virzì" strizzando l'occhio sia al pubblico che alla critica? Mi sembra che con questo film abbia virato verso Moccia e per un regista che ha i suoi mezzi mi sembra un peccato enorme. Aspetto il prossimo
Soggetto del film non sviluppato. L'idea è buona ma la trama resta ferma esageratamente sul protagonista, single convinto che conduce una vita da eterno ragazzo. Strano che il regista e i suoi collaboratori non abbiano pensato a costruirlo meglio. Avrei ammesso uno spazio iniziale maggiore sulla vita spensierata del quarantenne "arrivato e benestante" con un lavoro interessante, [...] Vai alla recensione »
Edoardo Leo fa un ritratto abbastanza impietoso sui padri dei bamboccioni, i quarantenni di oggi, eterni fanciulli che conciliano i modelli consumistici degli anni ottanta con la precarietà di oggi. Raul Bova interpreta Andrea, pubblicitario di successo, gran play boy che convive con Paolo, di professione nullafacente. Un giorno Andrea scopre che una delle sue conquiste di una notte le ha dato [...] Vai alla recensione »
Non si ride, al massimo si sorride, a guardare le vicende di questa famiglia sgangherata. Evidentemente Leo vuol parlare di temi che sente particolarmente nelle sue corde: uomini infantili che si sforzano di crescere, la difficile ricerca di se stessi e soprattutto l'ancor più difficile opera di mettersi nei panni degli altri. C'è il solito confronto generazionale, il [...] Vai alla recensione »
Massimiliano Bruno. Edoardo Leo. Raul Bova. Italiano. Bellissimo. La scena dei regali alla figlia per 17 anni è nella storia del cinema.
una delle mie commedie pfererite ..che altro aggiungere ? bravissimo edoardo leo in regia e ho avuto la conferma con il suo primo film e l'ultimo noi e la giulia che ho gia visto parecchie volte..
una delle mie commedie pfererite ..che altro aggiungere ? bravissimo edoardo leo in regia e ho avuto la conferma con il suo primo film e l'ultimo noi e la giulia che ho gia visto parecchie volte..
Pellicola scolastica senza picchi ne in basso ne in alto. Fila liscia senza emozionare strappando qualche rarissima risata. Una classica commedia italiana a basso costo piatta e insipida che si può vedere, ma solo una volta. Lo troverete prestissimo nel cestone dell'autogrill. Voto: 6
Andrea trascorre una vita leggera e frivola, fatta di feste e belle ragazze che colleziona come trofei sere dopo sere, ma di colpo la sua quotidianità viene interrotta dall'arrivo di una ragazza, tale Layla che dice di essere sua figlia, dapprima incredulo, Andrea si ritrova sua malgrado ad accettare la figlia ed a cominciare una nuova vita da padre, con l'aiuto di un nonno (marco Giallini) [...] Vai alla recensione »
Vedendo questo film commedia, pur se italiano, mi sono ricreduto che se lo si vuole anche in Italia si puo' fare del cinema di serie A.Ottima la recitazione di tutti gli attori protagonisti e non.Buona la sceneggiatura e la trama che prende l'attenzione dello spettatore lasciandolo con un pizzico di felicita' e commozione d'animo..bel film da vedere e rivedere.Voto 8+
Sicuramente un buon film. La storia fila molto bene, non ci sono intoppi, non ci sono cali di tensione. gli attori rendono tutti molto bene.... (pure Bova). Su tutti si innalza uno straordinario Giallini, uno dei migliori in Italia. Anche la ragazzina è molto brava. Divertente e a tratti commovente. Si sorride e ci si cmmuove pure un pò. Commedia dolce amara. Consigliato.
ho visto il film è stato bellissimo
ho visto il film,non ho fatto altro che ridere un peter pan 40enne alle prese con figlia a carico,che ignorava di avere il nonno della figlia fan dei New Trolls,genitori in crisi e prossimi alla separazione e migliore amico disoccupato un bel casino che farebbe impazzire chiunque,ma anche è vero che non tutto il male viene x nuocere,scopre che essere padre non è facile,ma che un figlio [...] Vai alla recensione »
Film bellissimo, divertente ma allo stesso tempo emozionante. Tutto il tempo del film ho avuto stampato il sorriso.
mi sono proprio divertito e complimentissimi a Roul Bova che ha dimostrato di non essere solo bello ma anche bravo. La "figlia"... favolosa! il nonno un Fighissimo! a vedere perchè lascia buoni sentimenti!
Prevedibile , smielato , consolatorio ...però recitato benissimo e con i ritmi giusti ...francamente sono 90' piacevolissimi e sono uscito dalla sala di ottimo umore , giuseppe
Massimiliano Bruno garanzia di qualità, Marco Giallini si conferma il gigante di sempre. Bravo Edoardo Leo. Consigliato: sì
Davvero un film grazioso;certo non un filmone da oscar ma bello nel suo genere! Consigliato...
Finalmente una commedia piacevole e divertente "Buongiorno papa'" con una bravissima (anche qui) Rosabell, strepitosi Cruciani e Giallini, perfetto e bravo Bova.... da non perdere...da vedere da soli e con amici... 1. BATTUTE A GOGO "Non essere triste se la [...] Vai alla recensione »
È un Peter Pan di quarant'anni, bello, abbronzato, con i capelli tinti e la vita facile dello scapolo che ha un lavoro ben retribuito (piazza prodotti pubblicitari nel film) e nessuna difficoltà a sedurre le donne. Ma un giorno batte alla sua porta un'adolescente magrolina con i piercing che dichiara di essere sua figlia. Anche se il Dna conferma la parentela, Andrea non ne vuol sapere di responsabilità [...] Vai alla recensione »
Questa sì che è una sorpresa. Una commedia italiana frizzante e spiritosa. Nonostante il protagonista sia Raoul Bova, che è invece ammirevole per autoironia, in mutande e senza. La trama è semplice, quasi banale: il pubblicitario Andrea si vede piombare in casa una ragazzina di 17 anni: è la figlia, orfana di madre, che non sapeva di avere. Con lei anche il nonno rockettaro Marco Giallini.
Che piacere ritrovare una commedia all'italiana che sa far ridere senza volgarità. Pur con un plot non propriamente originale (un playboy che scopre improvvisamente di avere una figlia diciassettenne della quale ignorava l'esistenza), Edoardo Leo dirige (e interpreta), con brio, un cast particolarmente ispirato, con menzione per il bravissimo Marco Giallini, nonno rockettaro che intona ad una festa [...] Vai alla recensione »
A due anni dall'agrodolce Diciotto anni dopo Edoardo Leo racconta con la sua seconda regia una figlia e un padre ritrovatisi 17 anni dopo: lei (Laurenti Sellers) è cresciuta con mamma, ora morta, e nonno rockettaro, ora sonnambulo (Giallini, da premio); lui (Bova) non è cresciuto affatto: è un 38enne egoista, terra-terra, assolutamente impreparato a fare il padre.
L'opera seconda di Edoardo Leo. La prima, "Diciotto anni dopo", era stata accolta con simpatia da molta critica ed era stata candidata sia ai David di Donatello sia ai Nastri d'Argento per i toni di commedia agro-dolce che esibiva con misura. Anche il film di oggi può definirsi una commedia, i suoi toni però sono spesso pensosi, nel tentativo, riuscito, di affrontare anche problemi seri come, primo [...] Vai alla recensione »
La paternità piomba sul single 40enne Bova, ha 17 anni e la faccina diligente e saputa della Laurenti Sellers (personaggio monito agli adulti già in «Gli equilibristi»). Ce la farà l'impenitente immaturo ad accettare il nuovo corso a cui lo chiama la vita? Interpreti vitali e divertenti, sceneggiatura banale e tendenziosa. Ne fanno le spese personaggi e storia ne fanno le spese.
Tanto di cappello al romano Max Bruno, lo sceneggiatore/regista più prolifico e fortunato del momento («Nessuno mi può giudicare», «Viva l'Italia»): anche l'ultimo arrivato «Buongiorno papà», sia pure firmato dal concittadino Edoardo Leo, esibisce il suo ormai inconfondibile marchio, un mix d'ironia scacciapensieri, aggiornamento di costume e populismo a buon mercato.
La commedia italiana è viva. attenzione, non rinata: viva. è un genere che nel nostro cinema non muore mai, che spesso si declina sull'attualità (settimana prossima uscirà Benvenuto presidente di Riccardo Milani, con Claudio Bisio improbabilissimo inquilino del Quirinale) ma a volte riesce a sollevarsi dalle secche della cronaca e della satira per parlare, più semplicemente, della vita.
Buon giorno papà porta diverse conferme. L'irruzione di una generazione quarantenne nella commedia. La perdita di confini tra i ruoli attoriali e quelli autorali: tutti fanno tutto. Infine la conferma che la serie tv derivata da Romanzo criminale film e libro si è rivelata una fortunata occasione di lancio. Regista e coprotagonista è Edoardo Leo (ma il soggetto è di Massimiliano Bruno), alla sua opera [...] Vai alla recensione »