steo89
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domenica 29 dicembre 2013
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capolavoro!
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Tutto in questo film è perfetto, dal lavoro del regista,agli attori fino alla colonna sonora! Nolan ha concluso magistralmente questa trilogia...non c'è altro da aggiungere
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nostradamus
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sabato 28 dicembre 2013
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se proprio piace batman
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A forza di ripetere e fare sequel..... grande cast, trama banale
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nostradamus
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sabato 28 dicembre 2013
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se proprio piace batman
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A forza di ripetere e fare sequel..... grande cast, trama banale
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evildevin87
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lunedì 14 ottobre 2013
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una degna conclusione
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Ed eccoci al dunque, per questa stupenda saga firmata Christopher Nolan. Quasi fatto apposta per compensare determinate mancanze dei film precedenti, qui vediamo molto di più Bruce Wayne che Batman. Altrimenti non credo che si potesse fare visto che il personaggio sotto la maschera avrà, fin dall'inizio, non poche gatte da pelare. Come villane abbiamo Bane (Tom Hardy), che è tutta un'altra storia rispetto a quello di Batman & Robin (FLAGEEEELLO!!). Scelta molto azzeccata quella di mettere un cattivo più fisico che psicologico, anche se abbastanza stravolto rispetto a quello del fumetto (e nella visione non fumettistica di Nolan era decisamente inappropriato), e il confronto col Joker sarebbe stato d'obbligo.
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Ed eccoci al dunque, per questa stupenda saga firmata Christopher Nolan. Quasi fatto apposta per compensare determinate mancanze dei film precedenti, qui vediamo molto di più Bruce Wayne che Batman. Altrimenti non credo che si potesse fare visto che il personaggio sotto la maschera avrà, fin dall'inizio, non poche gatte da pelare. Come villane abbiamo Bane (Tom Hardy), che è tutta un'altra storia rispetto a quello di Batman & Robin (FLAGEEEELLO!!). Scelta molto azzeccata quella di mettere un cattivo più fisico che psicologico, anche se abbastanza stravolto rispetto a quello del fumetto (e nella visione non fumettistica di Nolan era decisamente inappropriato), e il confronto col Joker sarebbe stato d'obbligo. Un villane che comunque si difende bene, molto titanico, carismatico e potente sia fisicamente che dal punto di vista organizzativo. E poi abbiamo anche una Anne Hathaway in gran spolvero, decisamente la miglior Catwoman mai vista sul grande schermo e sulla quale erano tutti scettici. Qui a fare da padrone sono i (forse troppi) colpi di scena e l'immenso impatto emotivo, tutto mosso da una trama abbastanza convincente ma alla quale un po' si fatica a stare dietro un po' a causa di alcuni salti temporali troppo netti e alcune cose che accadono un po' ingiustificate, il che rende il film al di sotto dei precedenti. Tuttavia rimane un film davanti al quale è impossibile rimanere indifferenti, ben fatto e che chiude degnamente una saga a dir poco straordinaria. Il mio consiglio comunque è di guardarlo in lingua originale e sottotitolato in italiano, anche solo per il doppiaggio orrendo di Bane.
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alexander 1986
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giovedì 10 ottobre 2013
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l'ultimo volo del pipistrello.
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Sono passati otto anni da quando Gotham city è stata messa a ferro e fuoco dalla follia di Joker e di Double-face Dent, e si vede: Bruce Wayne è invecchiato (sicuramente molto più di Alfred/Caine) e tenui musichette di sottofondo ci comunicano che ormai la criminalità organizzata è sconfitta e che ora regna la pace. Potere del cinema. Sarebbe una noia mortale se non arrivassero altre nubi all'orizzonte a costringere il nostro eroe a riprendere controvoglia il mantello.
Il bravissimo Nolan è qui chiamato a un'impresa: chiudere la trilogia ('non c'è due senza tre' è il motto odierno di Hollywood) e al tempo stesso farlo prescindendo dalla figura titanica del defunto Ledger/Joker. Si cerca di colmare il vuoto con il nerboruto e carismatico Bane, interpretato dal trasformista Tom Hardy, e con il latex nero della fatale Catwoman/Hathaway.
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Sono passati otto anni da quando Gotham city è stata messa a ferro e fuoco dalla follia di Joker e di Double-face Dent, e si vede: Bruce Wayne è invecchiato (sicuramente molto più di Alfred/Caine) e tenui musichette di sottofondo ci comunicano che ormai la criminalità organizzata è sconfitta e che ora regna la pace. Potere del cinema. Sarebbe una noia mortale se non arrivassero altre nubi all'orizzonte a costringere il nostro eroe a riprendere controvoglia il mantello.
Il bravissimo Nolan è qui chiamato a un'impresa: chiudere la trilogia ('non c'è due senza tre' è il motto odierno di Hollywood) e al tempo stesso farlo prescindendo dalla figura titanica del defunto Ledger/Joker. Si cerca di colmare il vuoto con il nerboruto e carismatico Bane, interpretato dal trasformista Tom Hardy, e con il latex nero della fatale Catwoman/Hathaway. E anche con qualche sorpresona finale. Impresa riuscita? Solo in parte, e non per colpa dei bravissimi interpreti: la scrittura di questo terzo episodio appare sottotono rispetto ai precedenti, troppe forzature e un'ossessiva ricerca del catastrofismo. E' chiaro come il sole che, con Ledger vivo, i fratelli Nolan avrebbero messo in scena qualcosa di diverso. Da vedere comunque come uno straordinario spettacolo visivo.
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alex333
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domenica 6 ottobre 2013
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semplicemente fantastico....
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Bellissimo film, quasi tre ore di emozioni...consigliatissimo!
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gabrieledigiacomo
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mercoledì 25 settembre 2013
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un po' di ordine!
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Gli incassi record in America sfiorano i 500 milioni. Non sono d'accordo sull'eccessivo successo di questo film.
Questo capitolo di Batman si presenta troppo scontato e spesso irreale!
Partiamo innanzitutto dal cattivo della situazione: Bane, troppo sadismo nelle sue azioni e violenza che manca di un suo perchè. Registrata in maniera pessima la sua voce: è alta rispetto alle altre voci e sembra registrata in un ambiente diverso. Paragonando Joker a Bane è chiara la differenza abissale prendendo in considerazione: ruolo, fine e modo di recitare. Un antagonista che evidentemenre mal si attaglia al precedente e che subisce un'ovvia svalutazione.
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Gli incassi record in America sfiorano i 500 milioni. Non sono d'accordo sull'eccessivo successo di questo film.
Questo capitolo di Batman si presenta troppo scontato e spesso irreale!
Partiamo innanzitutto dal cattivo della situazione: Bane, troppo sadismo nelle sue azioni e violenza che manca di un suo perchè. Registrata in maniera pessima la sua voce: è alta rispetto alle altre voci e sembra registrata in un ambiente diverso. Paragonando Joker a Bane è chiara la differenza abissale prendendo in considerazione: ruolo, fine e modo di recitare. Un antagonista che evidentemenre mal si attaglia al precedente e che subisce un'ovvia svalutazione. Svalutazione che colpisce anche il protagonista, Batman, inaridito dagli eventi passati e incapace di rispondere ad un avversario di questo tipo.
In generale ho trovato poco fantasioso quest'ultimo capitolo. Eccezionali le colonne sonore di Zimmer, bel ruolo quello di Anne Hathaway e di Joseph Levitt che ci regala infine il "sogno" di un sequel.
Avrei preferito che questo capitolo della trilogia fosse stato il secondo, in questo modo sarebbe stato un buon prosieguo del primo relativo a Ra's Al Ghul; avrei così lasciato come terzo ed ultimo capitolo quello relativo a Joker e concludere in maniera superlativa (chissà, seguendo questa disposizione, da chi sarebbe stato interpretato Joker).
Un film in definitiva discreto che non può mancare nel patrimonio videoculturale di un amante del genere.
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antonio canzoniere
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giovedì 12 settembre 2013
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una boccata d'aria
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Non c'è due senza tre e la serie ha ormai toccato l'apice. Nolan e Goyer hanno alzato la posta in gioco con la stessa leggerezza di chi ha ormai acquisito la coscienza del potere del cinema. Questa volta Batman ha trovato pane per i suoi denti, nuovi e accaniti antagonisti, alleati rigenerati con talento e sagacia autoriale, sotto il segno della freschezza e del ringiovanimento. La più grande intelligenza nella direzione di questo colosso è l'innesto di una linfa tutt'altro che malsana per il genere blockbuster: il sociopolitico. Impossibile non collegare la riscossa del "sottosuolo" (lo strato povero del mondo capitalista) con le proteste, seppur dilatate con violenza pirotecnica, del movimento Occupy Wall Street e di tutti i surrogati che hanno seguito la manifestazione di Manhattan, così come una vena anti-nucleare che, secondo me, non basta mai.
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Non c'è due senza tre e la serie ha ormai toccato l'apice. Nolan e Goyer hanno alzato la posta in gioco con la stessa leggerezza di chi ha ormai acquisito la coscienza del potere del cinema. Questa volta Batman ha trovato pane per i suoi denti, nuovi e accaniti antagonisti, alleati rigenerati con talento e sagacia autoriale, sotto il segno della freschezza e del ringiovanimento. La più grande intelligenza nella direzione di questo colosso è l'innesto di una linfa tutt'altro che malsana per il genere blockbuster: il sociopolitico. Impossibile non collegare la riscossa del "sottosuolo" (lo strato povero del mondo capitalista) con le proteste, seppur dilatate con violenza pirotecnica, del movimento Occupy Wall Street e di tutti i surrogati che hanno seguito la manifestazione di Manhattan, così come una vena anti-nucleare che, secondo me, non basta mai. La mancanza di nomination agli Oscar è stato uno scempio: regnando incontrastato al botteghino, il film ha dimostrato la prorompenza e la voglia di rinnovamento che continuava ad insinuarsi nell'ambiente hollywoodiano. Con questo non si parla solo di una felina Hathaway, sensuale quanto camaleontica Carmen di Bizet Made in USA, la cui prima scena con Bale è piaciuta così tanto ai fan da farla soprannominare la Maria Schneider di Gotham City, ma anche di un Hardy splendidamente feroce, autentica, parossistica espressione del "Male necessario", inquadrati con l'occhio lucido e virtuosistico di un genio al massimo delle risorse. Vedere questo film e compararlo con altri blockbuster odierni sarebbe come notare la differenza tra una quercia maestosa e degli insulsi bonsai da giardino: la sua forza affonda le radici nella poetica brechtiana, la corporatura slanciata -un team infallibile- gli permette di trascendere le regole del genere fumettistico e una brezza gotica -sottile quanto pungente-, ne scuote la chioma. Tra qualche anno, sarà catalogato come un classico, nessun dubbio.
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nick16
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martedì 10 settembre 2013
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un ritorno c'era ma impossibile
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I 2 prequel di questo film erano entusiasmanti, in particolar modo "il cavaliere oscuro", mentre questo è noioso e insensato.
Intanto vorrei far notare che all'inizio viene detto che Brus ha una gamba finta (potevano fare un accenno al perché)che gli provoca dolore, ma successivamente la usa senza problemi. Il cattivo non ha spessore e la scelta della voce non è azzeccata.
Io (e altri viste le parodie su youtube) mi sono chiesto per quale motivo Batman non usa i suoi gadjet contro Bane e perché Morgan Freeman non allaga tutto il posto in cui c'è la bomba.
Le mie ultime domande sono:1)come fa Batman ad arrivare dalla prigione a Gotham in un paio di giorni?
2)Quando Batman rompe la maschera di Bane, come fa la ragazza ad aggiustarla, a mani nude, come se fosse la cosa più semplice del mondo?
3)Lei accoltella Batman ed egli è mezzo morto, ma lui non aveva una super corazza anti-tutto?
P.
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I 2 prequel di questo film erano entusiasmanti, in particolar modo "il cavaliere oscuro", mentre questo è noioso e insensato.
Intanto vorrei far notare che all'inizio viene detto che Brus ha una gamba finta (potevano fare un accenno al perché)che gli provoca dolore, ma successivamente la usa senza problemi. Il cattivo non ha spessore e la scelta della voce non è azzeccata.
Io (e altri viste le parodie su youtube) mi sono chiesto per quale motivo Batman non usa i suoi gadjet contro Bane e perché Morgan Freeman non allaga tutto il posto in cui c'è la bomba.
Le mie ultime domande sono:1)come fa Batman ad arrivare dalla prigione a Gotham in un paio di giorni?
2)Quando Batman rompe la maschera di Bane, come fa la ragazza ad aggiustarla, a mani nude, come se fosse la cosa più semplice del mondo?
3)Lei accoltella Batman ed egli è mezzo morto, ma lui non aveva una super corazza anti-tutto?
P.S:Il modo in cui Bane muore è ridicolo
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[+] beh
(di drakul)
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pink arrow
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lunedì 9 settembre 2013
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giochi di prestige
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Il capitolo conclusivo della splendida saga nolaniana - che reinventa e approfondisce la figura dell'Uomo-Pipistrello - si apre sulla scia de Il Cavaliere Oscuro, ma si riallaccia al primo episodio, il già lontano Batman Begins (2005), di cui riprende situazioni e tematiche, approfondendone il significato.
Sull'ottimo cast svetta l'interpretazione a tutto tondo di uno straordinario Christian Bale, la cui voce originale resta udibile in più passaggi, che si riappropria di quella preminenza negatagli nel secondo capitolo, regalandoci ancora una volta una performance dalle infinite sfumature espressive, con una presenza scenica da togliere il fiato (lo dico con l'obiettività di chi in tempi non sospetti lo apprezzò ne L'uomo senza sonno/The Machinist e non soltanto perché ora sono una balehead incallita).
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Il capitolo conclusivo della splendida saga nolaniana - che reinventa e approfondisce la figura dell'Uomo-Pipistrello - si apre sulla scia de Il Cavaliere Oscuro, ma si riallaccia al primo episodio, il già lontano Batman Begins (2005), di cui riprende situazioni e tematiche, approfondendone il significato.
Sull'ottimo cast svetta l'interpretazione a tutto tondo di uno straordinario Christian Bale, la cui voce originale resta udibile in più passaggi, che si riappropria di quella preminenza negatagli nel secondo capitolo, regalandoci ancora una volta una performance dalle infinite sfumature espressive, con una presenza scenica da togliere il fiato (lo dico con l'obiettività di chi in tempi non sospetti lo apprezzò ne L'uomo senza sonno/The Machinist e non soltanto perché ora sono una balehead incallita). Lasciamoci quindi travolgere dal ritmo incalzante di 165 minuti di puro cinema che scorre via veloce e leggero come un fiume in piena tenendoci col fiato sospeso fino all'ultimo fotogramma, in uno spettacolo assoluto dalla regia folgorante che pure non disdegna la profondità di contenuti imprescindibile da un intreccio multiforme. Lasciamoci incantare dal «dolce inganno» della magia di Nolan, che - sulle orme di The Prestige - in una sequenza ci distrae e nell'altra ci spiazza con la stessa tecnica di Teatralità & Inganno promulgata dalla Setta delle Ombre, subito adottata dal Giustiziere Oscuro per sublimare egoistiche vendette in sacrifici giustificati. Malgrado alcune svolte narrative annunciate e prevedibili (che per ovvi motivi anti-spoiler non posso svelare), il terzo capitolo della saga si annovera tra i lungometraggi più ricchi, riusciti e complessi che gli Annali del Cinema possano vantare. La visione del prezioso Inception dello stesso Nolan facilita indubbiamente l'intuizione di molti colpi di scena, per via della presenza di attrici/attori traslati dalla pellicola in questione e "riutilizzati" in maniera analoga in un sapiente gioco di specchi che affascina e sorprende.
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