iuriv
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martedì 11 ottobre 2016
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una degna conclusione.
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Con questa pellicola si conclude una trilogia nella quale i Nolan hanno preso Batman e lo hanno plasmato a loro piacimento. L'impressione che ne ho ricavato, infatti, mi suggerisce che i fratelloni abbiano tentato di evitare di costruire un film basato sul fumetto, preferendo immaginare come la figura dell'uomo pipistrello possa esistere nel mondo reale.
Quindi meno spazio per i costumi da super eroe e più concentrazione su chi si cela dietro la maschera.
Non solo per il tormentato Bruce Wayne, ma anche per Selina Kyle, la catwoman che, pur tra eccessi di romanticismo, aiuterà il miliardario a uscire dal suo esilio cambiando essa stessa il suo approccio alla vita.
Peccato non si sia stati vicino anche a Bane.
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Con questa pellicola si conclude una trilogia nella quale i Nolan hanno preso Batman e lo hanno plasmato a loro piacimento. L'impressione che ne ho ricavato, infatti, mi suggerisce che i fratelloni abbiano tentato di evitare di costruire un film basato sul fumetto, preferendo immaginare come la figura dell'uomo pipistrello possa esistere nel mondo reale.
Quindi meno spazio per i costumi da super eroe e più concentrazione su chi si cela dietro la maschera.
Non solo per il tormentato Bruce Wayne, ma anche per Selina Kyle, la catwoman che, pur tra eccessi di romanticismo, aiuterà il miliardario a uscire dal suo esilio cambiando essa stessa il suo approccio alla vita.
Peccato non si sia stati vicino anche a Bane. Il suo essere falso profeta rivoluzionario ha sviluppato tematiche interessanti, purtroppo solo sfiorate dalla narrazione.
Anche perché siamo comunque in un cine-fumetto, quindi serve dedicare tempo alla Grande Battaglia Finale Dall'Esito Scontato, vero marcatore comune al genere.
Nolan la gira riuscendo a suscitare scariche di adrenalina nello spettatore. Ma, al di la del fatto che è talmente mastodontica da essere adatta più a Superman che alle atmosfere dark-noir di Batman, è davvero troppo lunga. Pare non finire mai.
Bale è un Bruce Wayne convincente, che però viene mortificato dalla maschera di Batman ,capace di farlo sembrare un beone. Hattaway non è esattamente la Selina che ci si aspetterebbe, ma nel contesto zuccherino in cui è inserita ci può stare. Hardy, Cotillard e compagnia cantante sono ottimi attori, purtroppo lasciati un po' ai margini da Nolan.
Al di la di tutto, questo lavoro rappresenta una degna conclusione per la trilogia. Comunque una spanna sopra della media super eroistica che sta infestando le sale in questi ultimi anni.
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renato c.
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giovedì 22 settembre 2016
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buon finale di trilogia
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Buon finale di trilogia in cui Batman ritorna in azione dopo l'autoritiro del 2° film in cui perde la sua amata! Nuova azione grazie ad un altro mostruoso nemico: Bane! La vittoria è ovviamente sua, ma quel che conta in questo film è il sapere la verità su Rachel, che avrebbe scelto Dent e non lui (Alfred glielo confessa)e la nascita di un nuovo amore (che poi è Catwoman)! Stavolta fa capire che sparirà per sempre immolandosi nello scoppio di un un ordigno nucleare che porta a coppiare lontano, nel mare per salvare Gotham! Però sotto sotto riesce a salvarsi pur lasciandosi credere morto e va vivere una vita tranquilla a Firenze con la sua nuova donna! Viene visto da Alfred in un bar di Firenze da Alfred che lo guarda con lo sguardo sornione!
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rudy_50
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mercoledì 9 dicembre 2015
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niente a veder col fumetto
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Ho iniziato a leggere fumetti nel "55 in ordine di preferenza : Superman, Batman, Nembo Kid... La venuta al cinema di Batman è stata una grande emozione x me.
Per me Batman senza Gotham City e la Batmobile non esiste. Non ho guardato nessuno dei 3 film di Nolan, cioè solo l'inizio del primo.
Quelli che hanno messo 5 * non penso habbiano mai letti un solo fumetto di Batman.
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enigmista12
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martedì 18 agosto 2015
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mi aspettavo di meglio
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Devo dire che mi aspettavo un po' meglio da Nolan per la conclusione della saga del Cavaliere Oscuro; otto anni dopo l'omicidio del procuratore Harvey Dent (divenuto il criminale Due Facce all'insaputa di tutti prima di morire) Batman è divenuto un fuggiasco; ormai è scomparso, e anche Bruce Wayne si è chiuso in se' stesso. Ma dovrà rindossare il mantello per fronteggiare il terrorista Bane, in compagnia dell'affascinante ladra Catwoman, del commissario di polizia Gordon e anche di tutti i poliziotti della città. La storia non mi è dispiaciuta, e sono saltata in piedi appena ho rivisto i fantastici antagonisti dei due film precedenti a questo, ovvero Jonathan Craine, conosciuto con il nome di Spaventapasseri, e Ra's al Ghul.
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Devo dire che mi aspettavo un po' meglio da Nolan per la conclusione della saga del Cavaliere Oscuro; otto anni dopo l'omicidio del procuratore Harvey Dent (divenuto il criminale Due Facce all'insaputa di tutti prima di morire) Batman è divenuto un fuggiasco; ormai è scomparso, e anche Bruce Wayne si è chiuso in se' stesso. Ma dovrà rindossare il mantello per fronteggiare il terrorista Bane, in compagnia dell'affascinante ladra Catwoman, del commissario di polizia Gordon e anche di tutti i poliziotti della città. La storia non mi è dispiaciuta, e sono saltata in piedi appena ho rivisto i fantastici antagonisti dei due film precedenti a questo, ovvero Jonathan Craine, conosciuto con il nome di Spaventapasseri, e Ra's al Ghul. Per il resto, Bane è stato piuttosto buono; certo non era uguale identico a quello del fumetto, ma era pur sempre meglio di quella specie di mentecatto del film Batman & Robin. Poi Catwoman: mi spiace, ma preferisco mille volte quella di Burton, anche se effettivamente questa mi sembrava più brava a usare le mani. Però è stata troppo sottovalutata, così come il suo rapporto, non solo quello Batman-Catwoman ma anche Bruce-Selina. Mi è piaciuta Talia al Ghul, piùpsicotica di quello che dovrebbe essere, ma in questo capitolo mi hanno delusi un pochino Bale e Caine (Batman e Alfred): il primo mi sembrava all'inizio un po' troppo "ammollito" (il fatto che si fosse chiuso in casa in quella maniera), mentre il secondo mi sembrava aver perso il suo lato comico involontario che lo caratterizzava in tutti i film (anche quelli di Burton e Shumacher). Ma per il resto tutto eccellente, la saga si è conclusa in maniera abbastanza degna, anche se forse leggermente inferiore ai primi due film, che per me hanno fatto la storia. Spettacolare; non riuscirete neanche ad immaginare come mi sono sentito quando ho capito che Bruce Wayne aveva chiuso. Dopo aver visto la saga, e averla adorata come l'ho adorata io forse lo capirete.
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dottor m
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martedì 31 marzo 2015
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un batman umano
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Nolan chiude il cerchio iniziato con Batman Begins, regalandoci un altro capolavoro magistrale. Bane, spietato mercenario scomunicato dalla Setta delle ombre, intende proseguire il disegno di Ra’s al Ghul: distruggere Gotham, città profondamente corrotta, teatro di sofferenza e ingiustizia, per ricreare dalle sue ceneri una nuova civiltà, una sorta di Diluvio universale biblico. Ma la vera cura per il male che affonda nelle radici di Gotham non è questa radicale purificazione: la vera cura è la speranza. La speranza nella giustizia che anima Batman e persone come Gordon e John Blake. La speranza riposta in quei cittadini onesti che ancora popolano le strade di Gotham.
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Nolan chiude il cerchio iniziato con Batman Begins, regalandoci un altro capolavoro magistrale. Bane, spietato mercenario scomunicato dalla Setta delle ombre, intende proseguire il disegno di Ra’s al Ghul: distruggere Gotham, città profondamente corrotta, teatro di sofferenza e ingiustizia, per ricreare dalle sue ceneri una nuova civiltà, una sorta di Diluvio universale biblico. Ma la vera cura per il male che affonda nelle radici di Gotham non è questa radicale purificazione: la vera cura è la speranza. La speranza nella giustizia che anima Batman e persone come Gordon e John Blake. La speranza riposta in quei cittadini onesti che ancora popolano le strade di Gotham. “Questa città ti ha appena dimostrato che ci sono ancora delle persone pronte a credere nel bene” diceva Batman a Joker nel secondo film della saga, dopo che nessuna delle due navi imbottite di esplosivo aveva deciso di far saltare in aria l’altra per salvarsi.
La grandezza di quest’ultimo capitolo e dell’intera trilogia sta nella capacità, da parte del regista, di indagare l’anima dell’eroe, di soffermarsi su ciò che si nasconde dietro la maschera, sull’uomo, su Bruce Wayne. Indaga i suoi sentimenti, le sue paure, le sue debolezze. E’ un Batman più umano, più fragile. Attraverso una trama avvincente e ricca di colpi di scena, Nolan ci descrive l’evoluzione psicologica e fisica del protagonista. All’inizio del film è un uomo che non ha solo rinunciato alla maschera di Batman da ormai otto anni, ma che, dopo la morte dell’amata Rachel, non è più riuscito a restituire un senso alla propria vita. Nel corso del film finirà sul lastrico, allontanerà persino il suo fedele Alfred, sarà sconfitto e umiliato da Bane, ma come gli disse il padre: “sai perché cadiamo, Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi”. Dopo aver toccato il fondo, rinchiuso in una terribile prigione che tanto ricorda il pozzo in cui era caduto da bambino, riuscirà a rialzarsi. La sua sarà una crescita progressiva che lo porterà a salvare per l’ennesima volta Gotham, ma soprattutto se stesso.
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connor hawk
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venerdì 5 dicembre 2014
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anche nolan cade nella trappola del 3°
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Ormai ad Hollywood è una costante, da Matrix a Blade passando per Spiderman, i terzi capitoli delle trilogie difficilmente riescono bene. Sarà perché sono la fine di un percorso e si tende quindi ad esplorare fin troppo i protagonisti. Sarà perché c'è un eccessiva ricerca del finale epico che spesso sfocia nel ridicolo. O magari perché gli autori tendono ad inserire troppe sottotrame che rendono il film eccessivamente pesante. Ecco, nel caso di TDKR diciamo che è un po tutto insieme. Nolan aveva chiaramente ntenzione di girare un film corale che non parlasse solo di Batman ma di Gotham e della sua comunità, peccato però che non sia riuscito a mantenere un equilibrio finendo per mettere troppa carne al fuoco.
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Ormai ad Hollywood è una costante, da Matrix a Blade passando per Spiderman, i terzi capitoli delle trilogie difficilmente riescono bene. Sarà perché sono la fine di un percorso e si tende quindi ad esplorare fin troppo i protagonisti. Sarà perché c'è un eccessiva ricerca del finale epico che spesso sfocia nel ridicolo. O magari perché gli autori tendono ad inserire troppe sottotrame che rendono il film eccessivamente pesante. Ecco, nel caso di TDKR diciamo che è un po tutto insieme. Nolan aveva chiaramente ntenzione di girare un film corale che non parlasse solo di Batman ma di Gotham e della sua comunità, peccato però che non sia riuscito a mantenere un equilibrio finendo per mettere troppa carne al fuoco. Il risultato è un film eccessivamente pretenzioso e pesante, che mette in primo piano personaggi secondari o del tutto inutili come il poliziotto interpretato da Joseph Gordon Lewitt o il pavido collega di Gordon (mai apparso negli altri film) e snobba in maniera quasi offensiva quelli che dovrebbero essere le vere star della pellicola, ovvero Bane e Catwoman. Il primo è visivamente strepitoso, il character design della maschera è fenomenale e lo ha reso un personaggio cult ancor prima dell'uscita del film, ma si rivela essere soltanto il tipico scagnozzo tutto muscoli e niente cervello con un background abbastanza mediocre. La seconda invece è tristemente ed inesorabilmente piatta. So che molti non amano la Catwoman di Michelle Pfeiffer ma il personaggio del film di Burton, pur non essendo la Catwoman del fumetto, era comunque UNA Catwoman. Questa di Anne Hataway è solo una femme fatale da film action \ di spionaggio. Potresti inserirla in un film di James Bond o nell'ennesimo capitolo di Mission Impossible e nessuno noterebbe la differenza, anche perché non ci viene detto nulla sul suo conto (e non la chiamano neanche Catwoman a dire il vero). Un altro personaggio che è stato accantonato senza un vero e proprio senso logico è il maggiordomo Alfred, che abbandona il nostro eroe proprio nel momento in cui ne ha più bisogno (E che fine ha fatto il giuramento ai genitori di Bruce Wayne?). Altra scelta incomprensibile è quella di voler rivelare Thalia come villain principale, cosa che va effettivamente a demolire tutta l'aspettativa creatasi intorno alla figura di Bane, rovinando di fatto un personaggio che poteva superare addirittura il Joker di Heath Ledger, solo per inserire il colpo di scena più banale ed inutile degli ultimi anni. Fortunatamente, a dispetto della sceneggiatura, la maggior parte del cast (in particolar modo Tom Hardy) offre comunque un ottima prova considerando il materiale a disposizione e Nolan riesce come sempre a regalare una regia ottima, anche se si avverte una certa fretta nel voler chiudere il cerchio. Come se il buon Cristopher si sia un po rotto le scatole di Batman e dei cinecomics in generale. Questa tesi è avvalorata tra l'altro dalla scena della morte di Thalia Al Ghul, dove Marion Cotillard offre quella che si può tranquillamente definire una delle peggiori performance recitative mai viste in un blockbuster hollywoodiano. Davvero non c'era tempo per un altro chack? evidentemente per Nolan la risposta è no.
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cinemalove
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venerdì 3 ottobre 2014
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c'è un però
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In Batman Begins abbiamo apprezzato le doti narrative ed esemplificative di Nolan, nel Cavaliere Oscuro la sua capacità di non mettere su diversi piani i personaggi, ma di renderli protagonisti allo stesso modo muovendoli espertamente sulla scacchiera. Qui ci si attendeva un mix delle due cose più la classica ciliegina che avrebbe reso questo terzo ed ultimo (si, ultimo) capitolo della saga, una vera bomba a mano. E forse è proprio questo a illudere, dopo il climax perfetto dei primi 2, Il cavaliere oscuro - il ritorno non rapisce del tutto. Il prodotto è ottimo, e in ogni caso c'è troppa carne al fuoco per essere considerato scadente, ma non si trova davvero quella presenza oscura che rifletteva il Joker.
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In Batman Begins abbiamo apprezzato le doti narrative ed esemplificative di Nolan, nel Cavaliere Oscuro la sua capacità di non mettere su diversi piani i personaggi, ma di renderli protagonisti allo stesso modo muovendoli espertamente sulla scacchiera. Qui ci si attendeva un mix delle due cose più la classica ciliegina che avrebbe reso questo terzo ed ultimo (si, ultimo) capitolo della saga, una vera bomba a mano. E forse è proprio questo a illudere, dopo il climax perfetto dei primi 2, Il cavaliere oscuro - il ritorno non rapisce del tutto. Il prodotto è ottimo, e in ogni caso c'è troppa carne al fuoco per essere considerato scadente, ma non si trova davvero quella presenza oscura che rifletteva il Joker. Quella totale mancanza di pianificazione, l'idea sola di vedere bruciare una città senza progettazioni di armi supertecnlogiche eccetera. Bane, a causa di un doppiaggio rivedibile, perde la sfida con il cattivo di Heath Ledger e ad un certo punto del film, si capisce che Wayne riuscirà a sconfiggerlo..in qualche modo. Quindi a discapito di una buonissima trama e di un ottimo contesto, il cattivo cicca un pò troppo. Penso sempre di più che ci fosse stato quel Joker di Ledger in quest'ultimo capitolo, sarebbe stato mozzafiato. Per ovvie ragioni, non è potuto essere così. Nel complesso, degna chiusura di un capolavoro di saga by Christopher Nolan
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dino 88
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venerdì 14 febbraio 2014
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degno finale di una saga fantastica
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Non c'è che dire, veramente un bel finale di questa saga che è una delle più belle del mondo del cinema, meno male che il bane di questo film non è quello di batman e robin, e per questo bisogna di grazie a nolan, non dimentichiamoci che bane è il più pericoloso dei nemici di batman perchè gli spacca la schiena, in questo film perpoco non lo uccideva, la catwoman interpretata da hanne hatway è veramanete perfetta, il film se lo si guarda non và guardato superficialmente, perchè se nò non lo si capisce, per concludere sto film và visto senza paura.
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onufrio
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lunedì 27 gennaio 2014
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wayne vs bane
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Il ritorno del cavaliere oscuro, sempre più in chiave dark, nel rispetto del personaggio fumettistico di Batman, alle prese con vari nemici, primo fra tutti se stesso, ritiratosi ormai a vita privata, il ricco Bruce Wayne viene dapprima disturbato dal personaggio di Catwoman, interpretato da una sorprendente Anne Hathaway, storicamente avvezza a ricoprire ruoli ben diversi da questo, per poi incappare in un nemico che sembra davvero imbattibile, un certo Bane, uomo muscoloso con una strana maschera che copre la sua bocca ed un misterioso passato alle sue spalle. Di nemici durante il susseguirsi delle scene, ne troverà di altri, a volte anche inaspettati. Particolarmente interessanti sono le scene nel carcere dei sottorranei, mozzafiato è l'esplosione "spettacolare" durante un match di football; Nolan continua a non fallire, ed il finale svela l'arrivo di un personaggio storico.
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Il ritorno del cavaliere oscuro, sempre più in chiave dark, nel rispetto del personaggio fumettistico di Batman, alle prese con vari nemici, primo fra tutti se stesso, ritiratosi ormai a vita privata, il ricco Bruce Wayne viene dapprima disturbato dal personaggio di Catwoman, interpretato da una sorprendente Anne Hathaway, storicamente avvezza a ricoprire ruoli ben diversi da questo, per poi incappare in un nemico che sembra davvero imbattibile, un certo Bane, uomo muscoloso con una strana maschera che copre la sua bocca ed un misterioso passato alle sue spalle. Di nemici durante il susseguirsi delle scene, ne troverà di altri, a volte anche inaspettati. Particolarmente interessanti sono le scene nel carcere dei sottorranei, mozzafiato è l'esplosione "spettacolare" durante un match di football; Nolan continua a non fallire, ed il finale svela l'arrivo di un personaggio storico.. Robin.
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steo89
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domenica 29 dicembre 2013
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capolavoro!
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Tutto in questo film è perfetto, dal lavoro del regista,agli attori fino alla colonna sonora! Nolan ha concluso magistralmente questa trilogia...non c'è altro da aggiungere
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