Anno | 2012 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Iginio Straffi |
Attori | Luca Argentero, Laura Chiatti, Belen Rodriguez . |
Uscita | giovedì 18 ottobre 2012 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,78 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 febbraio 2013
Un'avventura in 3D creata da Iginio Straffi, già inventore delle Winx . In Italia al Box Office Gladiatori di Roma 3D ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 3,3 milioni di euro e 819 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Timo, un orfanello scampato alla storica eruzione di Pompei, viene salvato da un gladiatore che lo porta con sé a Roma, lo accoglie nella sua famiglia e cerca di instradarlo all'arte del combattimento nella sua rinomata "accademia" per gladiatori. Ma Timo tutto è tranne che un combattente coraggioso. Impacciato a dir poco, goffo, molliccio, indolente, sembra non avere nessuna passione che lo motivi nella vita quotidiana, se non l'amore per Lucilla, la sorellastra, unica figlia del padre adottivo. Appena tornata dalla Grecia - da una "vacanza-studio" come la chiameremmo oggi - dove è andata a studiare filosofia, la ragazzina che è ormai già donna, seduce chiunque incroci il suo sguardo. Ma come in ogni fiaba che si rispetti il principe azzurro, il promesso sposo, deve essere il bello e il ricco di turno. Caso vuole che il rivale di Timo, Il gradasso e belloccio Cassio, sia il gladiatore più forte di Roma, nonché il figlio dell'imperatore Domiziano. Nozze perfette. Da copione fiabesco però la "principessa" non ne è innamorata. Il lieto fine è chiaramente scritto già dalle prime scene. E tutto ricorda l'iniziazione, con tanto di prove e di sfide, che l'eroe dovrà superare per conquistare l'amata.
Il made-in-Italy Gladiatori di Roma (regia di Iginio Straffi, per lo studio di animazione Rainbow, quello delle Winx) non è un capolavoro né un film che resterà memorabile come lo fu Shrek nell'aprire la pista ad un vero e proprio sottogenere d'animazione. Certo il film si vuole inserire in quella stessa filiazione, anche se resta decisamente meno stratificato nei sottotesti. Però diverte, e non solo il pubblico più giovane. I dialoghi non sono esilaranti, però qualche battuta riesce a strappare una risata anche ai più grandi. I personaggi non hanno lo spessore di un Ciuchino o di una principessa Fiona, rimasti ormai nella storia, però ti coinvolgono. Fra tutti spicca la nonna-strega (anche questa non può mancare in una fiaba che si rispetti), dal forte accento partenopeo, che dispensa pozioni magiche per trasformare i gladiatori in combattenti invincibili. Non c'è un sottotesto complesso, anche se le riattualizzazioni ai nostri tempi (in questo tipo di animazione in genere più argute) sono gradite: globalizzazione, marketing one-to-one; così come le musiche rivisitate che giocano con la memoria spettatoriale (certo non quella dei più piccoli) mischiando i riferimenti: gladiatori di Roma marciano con la colonna sonora di Rambo. La morale è subito lì, perché sia evidente anche ai più piccoli: barare non porta a nulla, semmai rischi di perdere le uniche cose a cui tieni. E ciò che ami te lo devi conquistare a forza di dure prove. Il film finisce con uno scontro finale all'interno del Colosseo romano fra Timo e un Cassio, trasformato dalla pozione della strega in un animale terrificante; quasi una tauromachia in cui l'uomo vincerà per la sua intelligenza e non per i suoi muscoli. D'altronde la maglietta del duro allenamento di Timo con la personal trainer Diana (dea della caccia in persona) recitava : COGITO. Dunque mettici la testa e ti guadagnerai il lieto fine.
Forse per ritrovare l'incanto del cinema bisogna rientrare in una sala affollata di bambini con occhialetti 3D, pronti a reagire al film come una volta gli ingenui spettatori all'arrivo del treno dei Lumière.
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Il primo film d'animazione italiano, completamente in 3D. L'intento di questo film d'animazione era quello di, in qualche modo, emulare lo stile delle grandi case produttrici americane come la Pixar o la Dreamworks, ciò che ne è risultato, però, è un autentico abominio cinematografico. Se in queste grandi case americane è la sceneggiatura il punto [...] Vai alla recensione »
Il creatore è lo stesso di Aisha, Flora e compagnia bella, meglio note come le Winx, ovvero Iginio Straffi che con questo cartoon punta dritto a coinvolgere tutta la famiglia. La storia inizia a Pompei con l'eruzione del vulcano e un bambino che viene salvato e cresciuto a Roma in un'accademia per gladiatori e si conclude al Colosseo con una sfida che omaggia "Ben Hur".
Il piccolo Timo, rimasto orfano durante l'eruzione di Pompei, viene adottato da Chirone, un allenatore di gladiatori della Roma Imperiale. Qui conosce Lucilla, figlia di Chirone e i due bambini stringono un legame forte. Ma quando la sua amica deve partire per andare a studiare in Grecia, Timo diventa ogni giorno più triste e scontroso, ignorando ogni tentativo del patrigno di allenarlo [...] Vai alla recensione »
Premetto che è la prima volta che mi capita di fare una recensione su un film d'animazione nostrano e non voglio partire con parole critiche indirizzate ai vari produttori e al regista del film. Però, voglio sottolineare che purtroppo un progetto così ambizioso non era alla portata di registi come Iginio Straffi e dei vari collaboratori che si sono prestati a creare qualcosa appartenente a questo preciso [...] Vai alla recensione »
Con questo film di animazione, Iginio Straffi e il suo team hanno dimostrato di aver raggiunto una notevole maturità, andando oltre le Winx, che sono state il loro cavallo di battaglia, e cimentandosi su storie più impegnative che fino a qualche anno fà erano alla portata solo delle grandi major internazionli. La trama, mix di eventi storici e fantasy, che mette di fronte il protagonista buono e il [...] Vai alla recensione »
Questo cartoon in 3D è magnifico!!! e ne sono ancora più fiera perchè è il primo film Italiano completamente in 3 dimensioni!!!Qualcosa in 3D già è stato realizzato un po' di mesi fa col film di Fausto Brizzi "Come è bello far l'amore" però quello era un film con persone vere e c'erano le caricature dei personaggi e qualche giochino in 3D, qua invece è tutto il film in 3d e gli effetti speciali sono [...] Vai alla recensione »
Dopo Rapunzel, Laura Chiatti torna a doppiare un film d'animazione, una ragazza, Lucilla di cui è innamorato Timo aspirante gladiatore (Luca Argentero) che dovrà allenarsi per vincere la sfida più difficile... incontrerà Cassio suo acerrimo nemico e pronto a sposare Lucilla ma Diana (Belen) proverà ad allenare Timo per renderlo "invincibile&quo [...] Vai alla recensione »
La produzione cinematografica d'animazione in Italia non è e non potrà mai essere all'altezza di quella USA. Dati alla mano vi dico subito: the brave è costato circa 185 milioni di dollari, Gladiatori di Roma ha un budget di circa 40 milioni di euro. Se l'italia vuole confezionare un buon prodotto, diciamo all'altezza di un medio prodotto statunitense, deve smettere di cercare a ogni costo di scopiazzare [...] Vai alla recensione »
Ben riuscito questo cartoon tutto italiano. Anche se non fedelissima la ricostruzione storica è comunque un piacevole tuffo nell'antica Rona con una storia d'amore classica, ma a modo suo originale. L'addestramento del gladiatore ricorda un po' quello di "Hercules", e i bambini pestiferi i tre fratellini in "brave", ma ci sono personaggi davvero originali [...] Vai alla recensione »
L'obiettivo di sfidare le produzioni in CGI di Pixar e company è lodevole ma la legnosità delle espressioni e la meccanosità / scattosità dei movimenti fa emergere non solo una preoccupante arretratezza tecnologica di almeno ventanni ma anche una certa dose di sciatteria che traspare anche nel modo monodimensionale di raccontare i personaggi alcuni dei quali sono odiosamente [...] Vai alla recensione »
Diana con il doppiaggio di Belen Rodriguez non esprime alcuna emozione,piatta,inespressiva,monotona.Quindi chiedo: con tutti i bravissimi doppiatori che abbiamo,proprio un personaggio che momentaneamente " va' di moda" e' stato messo li'?????
Ho visto "Gladiatori di Roma" in 3D in un'ottima sala, dotata di tutti i ritrovati audio-visivi. Come primo tentativo è perlopiù discreto, sceneggiatura da soap-opera lacrimosa quanto basta per giustificare le azioni, ma per il resto NON ci siamo proprio. Perché? a) Il 3D funziona "a rate": ci sono vari momenti in cui il 3D reale è presente solo in centro schermo, solo in alcune scene.
Tre stelle sono sicuramente troppe ma due mi sembravano pochine.... Gliene do tre come atto di coraggio. Non lo si può paragonare alla concorrenza americana,perderebbe su tutti i fronti! E' un film che scopiazza qua e la... Anche a me nn è piaciuto il doppiaggio... Ma qualche risata me la sono fatta e il 3D è davvero buono! Due i difetti principali: -la storia la capisci [...] Vai alla recensione »
Timo rimane orfano durante l' eruzione di Pompei e viene adottato dal generale Chirone e cresciuto nell' accademia di gladiatori più famosa di Roma. A Timo però la vita da eroe non interessa, lui infatti preferisce spassarsela con i suoi amici, ma quando rincontra la sua amica d' infanzia Lucilla Timo vuole dimostrare tutto il suo valore che non ha mai avuto. Vai alla recensione »
inizialmente lo credevo un film serio sulla storia di roma invece è stato una gran cagata ma non più che altro per la trama perchè è più che giusta ma per la grafica che era tutta sbagliata specie i baby gladiatori e il coniglietto stupidate inaudibili mentre mi dispiace per Argentero, Chiatti e Belen che sono sempre stati bravi per me si sono un po' rovinati [...] Vai alla recensione »
La trama è abbastanza prevedibile,e immagini decisamente inferiori a quelle dei cartoni americani. La cosa che veramente non mi è piaciiuta è stato il doppiaggio di belen perchè non ha una voce che si presta al suo personaggio, sembra messa lì a caso... la prima volta che l'ho sentita mi ha ricordato quei doppiaggi maldestri che girano in youtube, a parte [...] Vai alla recensione »
Inevitabile un confronto con gli ultimi film d'animazione: dopo aver visto Madagascar, Brave e L'era glaciale 4 andare a vedere questo film sembra di tornare alla preistoria dell'animazione. Ne abbiamo ancora da fare di strada noi italiani per realizzare prodotti come quelli sopra citati. Doppiaggio pessimo! E smetto di sparare sulla croce rossa.
Dalle Winx ai gladiatori ovvero dalle streghette peso piuma che resero celebre, e molto ricco, lo studio d'animazione marchigiano Rainbow al corpulento peso massimo Timo, ragazzone scappato bimbo da Pompei per arrivare nella Roma del 59 a.C. dove l'imperatore Domiziano (inquietante incrocio fisico tra i contemporanei Belsito e Fiorito) sta costruendo il Colosseo.
Iginio Straffi ha cominciato come disegnatore di fumetti per diventare poi il creatore di fortunatissime serie televisive non ultima quella che va da anni sotto il titolo di "WinxClub" con puntate di mezz'ora ciascuna protagoniste sei piccole maghe in grado di suscitare vasti consensi tra il pubblico di giovanissimi in ben 150 Paesi con incassi miliardari.