harry manback
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sabato 23 febbraio 2013
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un abominio di sceneggiatura ed animazione
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Il primo film d'animazione italiano, completamente in 3D.
L'intento di questo film d'animazione era quello di, in qualche modo, emulare lo stile delle grandi case produttrici americane come la Pixar o la Dreamworks, ciò che ne è risultato, però, è un autentico abominio cinematografico.
Se in queste grandi case americane è la sceneggiatura il punto forte dei film, in "gladiatori di roma" sembra quasi che ci abbiano giocato, come se non gli avessero dato importanza. Il risultato sono odiosissime battute sul mondo moderno in un racconto ambientato nel mondo antico. Loro l'avranno trovato divertente, giocoso, per me, invece, è sintomo di poca coerenza.
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Il primo film d'animazione italiano, completamente in 3D.
L'intento di questo film d'animazione era quello di, in qualche modo, emulare lo stile delle grandi case produttrici americane come la Pixar o la Dreamworks, ciò che ne è risultato, però, è un autentico abominio cinematografico.
Se in queste grandi case americane è la sceneggiatura il punto forte dei film, in "gladiatori di roma" sembra quasi che ci abbiano giocato, come se non gli avessero dato importanza. Il risultato sono odiosissime battute sul mondo moderno in un racconto ambientato nel mondo antico. Loro l'avranno trovato divertente, giocoso, per me, invece, è sintomo di poca coerenza.
Per quanto riguarda l'animazione, nonostante ci abbiano lavorato per molto tempo, il risultato è decisamente mediocre, le espressioni facciali sono quasi inesistenti, così come la fluidità nei movimenti dei personaggi. La colpa, però, non risiede nel lavoro che hanno fatto, che per i mezzi che hanno avuto è il massimo, ma, purtroppo, nel non elevatissimo budget a disposizione.
Altro evidentissimo difetto è il doppiaggio, soprattutto quello di Luca Argentero e di Belen Rodriguez, assolutamente inascoltabili.
Nonostante tutti questi difetti, il film gode di un buon ritmo e di qualche scena discretamente divertente, ma comunque non originale.
Per me è una bocciatura, ma confido in lavori migliori, basta scrivere sceneggiature meno banali e giocose ma più mature, e ricercare un proprio stile, senza copiare nessuno !
VOTO 4,5
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ultimoboyscout
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venerdì 11 gennaio 2013
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t + l.
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Il creatore è lo stesso di Aisha, Flora e compagnia bella, meglio note come le Winx, ovvero Iginio Straffi che con questo cartoon punta dritto a coinvolgere tutta la famiglia. La storia inizia a Pompei con l'eruzione del vulcano e un bambino che viene salvato e cresciuto a Roma in un'accademia per gladiatori e si conclude al Colosseo con una sfida che omaggia "Ben Hur". In mezzo amori contrastati, gag non del tutto riuscite e allenamenti alquanto bizzarri. Il cartone non è troppo sofisticato e punta soprattutto sul doppiaggio di Luca Argentero e Laura Chiatti per i protagonisti Timo e Lucilla, mentre l'allenatrice Diana, che ricorda proprio una Winx incrociata a Lara Croft, ha voce, fattezze e misure di Belen Rodriguez.
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Il creatore è lo stesso di Aisha, Flora e compagnia bella, meglio note come le Winx, ovvero Iginio Straffi che con questo cartoon punta dritto a coinvolgere tutta la famiglia. La storia inizia a Pompei con l'eruzione del vulcano e un bambino che viene salvato e cresciuto a Roma in un'accademia per gladiatori e si conclude al Colosseo con una sfida che omaggia "Ben Hur". In mezzo amori contrastati, gag non del tutto riuscite e allenamenti alquanto bizzarri. Il cartone non è troppo sofisticato e punta soprattutto sul doppiaggio di Luca Argentero e Laura Chiatti per i protagonisti Timo e Lucilla, mentre l'allenatrice Diana, che ricorda proprio una Winx incrociata a Lara Croft, ha voce, fattezze e misure di Belen Rodriguez. Un romanzo di formazione, in cui Timo, decisamente goffo e poco atletico, per conquistare l'amata Lucilla, si trasformerà in un vero gladiatore, provetto combattente, grazie ai consigli e agli stimoli della dea Diana. Abbandonate le atmosfere fantasy, Straffi si confronta con l'antica Roma in una produzione colossale che si ricolve in una simpatica lezioncina di storia per i più piccoli e poco più: il risultato è infatti tutt'altro che esaltante per una storia che mescola avventura, amore e una comicità perlopiù adolescenziale. I personaggi sono la cosa meglio riuscita ma non diventeranno un cult come le fatine colorate, purtroppo si è cercato di trasformare il cartoon in un kolossal che il tentativo di competere coi grandi ha penalizzato, facendogli smarrire la propria identità. Troppi i riferimenti e i rimandi, specie a "Hercules" e a "Kung fu Panda", più che cercare di costruire un racconto sensato ci si è preoccupati di mostrare competenze tecniche e stilistiche. Lezioso.
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lynette
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giovedì 4 luglio 2013
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carino, ma assolutamente non un capolavoro...
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Il piccolo Timo, rimasto orfano durante l'eruzione di Pompei, viene adottato da Chirone, un allenatore di gladiatori della Roma Imperiale. Qui conosce Lucilla, figlia di Chirone e i due bambini stringono un legame forte. Ma quando la sua amica deve partire per andare a studiare in Grecia, Timo diventa ogni giorno più triste e scontroso, ignorando ogni tentativo del patrigno di allenarlo per far di lui un grande gladiatore. Anni dopo, Lucilla (ormai diventata una donna bella e intelligente) viene richiamata a Roma perchè promessa sposa a Cassio, il più forte tra i gladiatori e nipote dell'imperatore Domiziano. Quest'ultimo però, non è l'unico pretendente della ragazza: Timo infatti è disposto a lottare duramente per conquistare la fiducia del patrigno e la mano della sua amata Lucilla, affidandosi ai duri allenamenti di Diana, dea della caccia e personal trainer.
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Il piccolo Timo, rimasto orfano durante l'eruzione di Pompei, viene adottato da Chirone, un allenatore di gladiatori della Roma Imperiale. Qui conosce Lucilla, figlia di Chirone e i due bambini stringono un legame forte. Ma quando la sua amica deve partire per andare a studiare in Grecia, Timo diventa ogni giorno più triste e scontroso, ignorando ogni tentativo del patrigno di allenarlo per far di lui un grande gladiatore. Anni dopo, Lucilla (ormai diventata una donna bella e intelligente) viene richiamata a Roma perchè promessa sposa a Cassio, il più forte tra i gladiatori e nipote dell'imperatore Domiziano. Quest'ultimo però, non è l'unico pretendente della ragazza: Timo infatti è disposto a lottare duramente per conquistare la fiducia del patrigno e la mano della sua amata Lucilla, affidandosi ai duri allenamenti di Diana, dea della caccia e personal trainer.
Il primo lungometraggio in 3D fu realizzato dalla Pixar nel 1995, e diciassette lunghi anni dopo, Igino Straffi ci presentò Gladiatori di Roma. Un grande passo per il cinama d'animazione italiano. Da dove cominciare? Personalmente, la storia è carina, ma non brilla per originalità: la morale è semplice, il finale è prevedibile e gli stessi personaggi principali sembrano essere fatti con lo stampino (il protagonista da goffo e impacciato diventa eroe, la sua amata è bella e assolutamente non innamorata del gradasso di turno, anche se bello, ricco e forte...). Fortunatamente c'è la presenza di qualche personaggio simpatico, anche se non memorabile, che riesce a far sorridere. Dal doppiaggio si capisce che si poteva veramente fare di più, insomma, l'accento straniero della Rodriguez non è il massimo per interpretare una dea romana. Quel che ho apprezzato di più è sicuramente l'ambientazione dell'antica Roma: le abitazioni della città, le statue, le parole in latino... era tutto ben realizzato per un film d'animazione. Avrei preferito più citazioni riguardo dei\eroi romani piuttosto che sui film moderni, ma la cosa non rovina il tutto.
Per concludere, Gladiatori di Roma è un film sì carino, ma di certo la Raibow si dovrà impegnare molto di più se è davvero intenzionata a realizzare film che rimangano nei cuori degli adulti e dei più piccini.
VOTO: 6,5
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helle
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lunedì 28 ottobre 2013
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lavoro troppo immaturo e mal fatto,
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Premetto che è la prima volta che mi capita di fare una recensione su un film d'animazione nostrano e non voglio partire con parole critiche indirizzate ai vari produttori e al regista del film. Però, voglio sottolineare che purtroppo un progetto così ambizioso non era alla portata di registi come Iginio Straffi e dei vari collaboratori che si sono prestati a creare qualcosa appartenente a questo preciso ambito del cinema.
Come si sa la computer grafica è particolarmente usata dai grandi studi cinematografici come la Pixar e la Dreamworks, di cui il punto di forza non consiste solo nel realismo e nella perfetta trasposizione delle immagini, ma nell'inventiva. Le storie che hanno portato la computer grafica (e il 3D) al successo, ci sono riuscite solo attraverso l'immaginazione di grandi registi, che hanno sviluppato storie così ben messe da piacere (e anche molto) sia al pubblico adolescenziale che a quello infantile.
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Premetto che è la prima volta che mi capita di fare una recensione su un film d'animazione nostrano e non voglio partire con parole critiche indirizzate ai vari produttori e al regista del film. Però, voglio sottolineare che purtroppo un progetto così ambizioso non era alla portata di registi come Iginio Straffi e dei vari collaboratori che si sono prestati a creare qualcosa appartenente a questo preciso ambito del cinema.
Come si sa la computer grafica è particolarmente usata dai grandi studi cinematografici come la Pixar e la Dreamworks, di cui il punto di forza non consiste solo nel realismo e nella perfetta trasposizione delle immagini, ma nell'inventiva. Le storie che hanno portato la computer grafica (e il 3D) al successo, ci sono riuscite solo attraverso l'immaginazione di grandi registi, che hanno sviluppato storie così ben messe da piacere (e anche molto) sia al pubblico adolescenziale che a quello infantile.
Basatami su questa teoria, io non voglio condannare "Gladiatori di Roma" per lo scarso budget e per la grafica non proprio eccellente. Ma li condanno per l'eccessiva superficialità con cui hanno lavorato a suddetto progetto. La psicologia dei personaggi completamente assente.
Un buon 85 % delle battute era scontato, per non parlare della qualità della sceneggiatura, che molte volte si presenta mal fatto.
Scene messe lì a caso che, per giunta, finiscono dopo solo brevi secondi.
La fluidità dei movimenti è completamente inesistente. E tutta la trasposizione sembra solo voler imitare i grandi capolavori d'animazione, ma con scarso risultato.
Basti pensare alla scena iniziale (la quale avrebbe dovuto trasudare profondi sentimenti e un qualcosa di malinconico) che si trasforma in un ammasso di avvenimenti mal riusciti. I personaggi perdono importanza a causa di battute assai penose. Poco pathos, poca emotività e molta fretta di iniziare la storia.
Non ho mai provato così tanta freddezza per un film, per i suoi contenuti. Non ho mai provato tanta pietà per una storia che non sembra nemmeno voler essere sviluppata.
E la cosa che più mi irrita è che, per quanto ricche di clichè, le idee, C'ERANO. Non innovative, ma esistenti. Le basi erano ben messe, ma Iginio ha dimostrato di non avere gli strumenti (che non sono i soldi) per creare, anche con poco, un piccolo capolavoro italiano, che ci avrebbe distinto dalle solite case straniere. Inoltre, se è possibile dirlo, l'aggiunta di animali come il coniglietto, (ma anche i protagonisti stessi e i personaggi così detti comici) ha contribuito a far sprofondare nel baratro quel poco di buono che si era intravisto.
Idea troppo rischiosa, e troppo complessa. La vera arte dell'animazione lasciatela in mano agl'esperti, e solo se avete le capacità, idee brillanti ed il talento, cimentatevi in questa ramo del cinema assai prediletto.
Ps: non parliamo del doppiaggio.
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67user
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domenica 17 febbraio 2013
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la rainbow colpisce ancora.
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Con questo film di animazione, Iginio Straffi e il suo team hanno dimostrato di aver raggiunto una notevole maturità, andando oltre le Winx, che sono state il loro cavallo di battaglia, e cimentandosi su storie più impegnative che fino a qualche anno fà erano alla portata solo delle grandi major internazionli. La trama, mix di eventi storici e fantasy, che mette di fronte il protagonista buono e il rivale prepotente e cattivo, è nell'insieme ben riuscita e riesce bene a coinvolgere gli spettatori, grandi e piccoli, dall'inizio alla fine; le animazioni e le scenografie sono veramente di ottimo livello coni lineamenti dei personaggi ben realizzati e le scenografie davvero convincenti che dimostrano l'eccellente livello qualitativo oggi raggiungibile tramite la computer grafica e la motion capture, settore nel quale, una volta tanto, la produzione italiana ha dimostrato di non avere più nulla da invidiare a quella delle grandi case internazionali.
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Con questo film di animazione, Iginio Straffi e il suo team hanno dimostrato di aver raggiunto una notevole maturità, andando oltre le Winx, che sono state il loro cavallo di battaglia, e cimentandosi su storie più impegnative che fino a qualche anno fà erano alla portata solo delle grandi major internazionli. La trama, mix di eventi storici e fantasy, che mette di fronte il protagonista buono e il rivale prepotente e cattivo, è nell'insieme ben riuscita e riesce bene a coinvolgere gli spettatori, grandi e piccoli, dall'inizio alla fine; le animazioni e le scenografie sono veramente di ottimo livello coni lineamenti dei personaggi ben realizzati e le scenografie davvero convincenti che dimostrano l'eccellente livello qualitativo oggi raggiungibile tramite la computer grafica e la motion capture, settore nel quale, una volta tanto, la produzione italiana ha dimostrato di non avere più nulla da invidiare a quella delle grandi case internazionali. Criticabile invece è la scelta della colonna sonora: alcune sequenze sono contornate da brani di musica rock inglese e americana che con l'ambientazione della storia c'entrano quanto il sale col caffè; sarebbe stato molto meglio se Straffi avesse delegato agli autori (che non mancano nel suo staff) la scrittura di musiche più consone al contesto del film. Ottimo invece il doppiaggio italiano, di cui ho particolarmente apprezzato la voce di Belen Rodriguez per Diana, che con quell'accento spagnolo le conferisce una personalità forte e un pò mistica che si addice molto bene al personaggio.
Nell'insieme un film ben realizzato, ma probabilmente più adatto all'home video che al grande schermo; non è la scelta ideale per trascorrere un pomeriggio al cinema: è senz'altro meglio acquistarne il dvd, o meglio ancora il bluray, per trascorrerci una piacevole serata nel proprio salotto in compagnia di parenti e amici.
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preziosa
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giovedì 25 ottobre 2012
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il primo cartone animato tutto italiano 3d!!!
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Questo cartoon in 3D è magnifico!!! e ne sono ancora più fiera perchè è il primo film Italiano completamente in 3 dimensioni!!!Qualcosa in 3D già è stato realizzato un po' di mesi fa col film di Fausto Brizzi "Come è bello far l'amore" però quello era un film con persone vere e c'erano le caricature dei personaggi e qualche giochino in 3D, qua invece è tutto il film in 3d e gli effetti speciali sono venuti benissimo!!!E poi è anche una bella storia d'amore ambientata nell'antica Roma, al tempo dei gladiatori qualche anno dopo l'eruzione del Vesuvio. E' film per tutti per bambini e per adulti, non si sentono parolacce, è una storia emozionante, con molti momenti d'azione movimentati, ha anche un contenuto morale ed educativo: gli inganni e gli imbrogli non portano da nessuna parte e le magagne prima o poi escono allo scoperto; inoltre insegna che per raggiungere una meta o uno scopo a cui si tiene tanto si raggiunge solo con la fatica, gli sforzi, la prontezza di riflessi, la correttezza e ragiondando, in sostanza impegnandosi a fondo, solo così si può diventare adulti.
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Questo cartoon in 3D è magnifico!!! e ne sono ancora più fiera perchè è il primo film Italiano completamente in 3 dimensioni!!!Qualcosa in 3D già è stato realizzato un po' di mesi fa col film di Fausto Brizzi "Come è bello far l'amore" però quello era un film con persone vere e c'erano le caricature dei personaggi e qualche giochino in 3D, qua invece è tutto il film in 3d e gli effetti speciali sono venuti benissimo!!!E poi è anche una bella storia d'amore ambientata nell'antica Roma, al tempo dei gladiatori qualche anno dopo l'eruzione del Vesuvio. E' film per tutti per bambini e per adulti, non si sentono parolacce, è una storia emozionante, con molti momenti d'azione movimentati, ha anche un contenuto morale ed educativo: gli inganni e gli imbrogli non portano da nessuna parte e le magagne prima o poi escono allo scoperto; inoltre insegna che per raggiungere una meta o uno scopo a cui si tiene tanto si raggiunge solo con la fatica, gli sforzi, la prontezza di riflessi, la correttezza e ragiondando, in sostanza impegnandosi a fondo, solo così si può diventare adulti. Nel film c'è qualche scena violenta ma solo quando i gladiatori si sfidano all'interno del Colosseo immaginato completamente ricostruito come poteva essere all'epoca dell'imperatore Domiziano. E ci sono anche rimandi alla nostra contemporaneità(il dopaggio, la globalizzazione..) e anche qualche battuta ironica che fa sempre bene, compreso l'accento pugliese della maga. Anche le musiche fine anni '80 e '90 rimixate mi sembrano sono adatte alle scene. Il mio personaggio preferito è il personal trainer Diana che insegna a Timo a diventare coraggioso e a raggingere la sua meta conquistando la sua amata Lucilla. Direi che questo cartone merita davvero di essere visto. Complimenti al produttore registra e ideatore Iginio Straffi!!!Ora si può dire che anche gli Italiani sanno fare di tutto per il cinema, anche i cartoni animati in 3 dimensioni con effetti speciali e non solo i film impegnati e o le commedie!!!Così il cinema Italiano si rivaluta ancora di più.
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serenasottini
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sabato 13 ottobre 2012
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piacera' molto ai bambini
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Dopo Rapunzel, Laura Chiatti torna a doppiare un film d'animazione, una ragazza, Lucilla di cui è innamorato Timo aspirante gladiatore (Luca Argentero) che dovrà allenarsi per vincere la sfida più difficile... incontrerà Cassio suo acerrimo nemico e pronto a sposare Lucilla ma Diana (Belen) proverà ad allenare Timo per renderlo "invincibile" e pronto per la vita...
Fra stregonerie, pazze scorribande nel bosco e terribili addestramenti con l’affascinante Diana, riuscirà Timo a portare a termine la sua impresa?
Il film d'animazione Gladiatori di Roma in 3D con tante idee che ricordano The brave e Dragon Trainer e con molti riferimenti cinematografici ("comprate immagini del gladiatore che poi faranno un film.
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Dopo Rapunzel, Laura Chiatti torna a doppiare un film d'animazione, una ragazza, Lucilla di cui è innamorato Timo aspirante gladiatore (Luca Argentero) che dovrà allenarsi per vincere la sfida più difficile... incontrerà Cassio suo acerrimo nemico e pronto a sposare Lucilla ma Diana (Belen) proverà ad allenare Timo per renderlo "invincibile" e pronto per la vita...
Fra stregonerie, pazze scorribande nel bosco e terribili addestramenti con l’affascinante Diana, riuscirà Timo a portare a termine la sua impresa?
Il film d'animazione Gladiatori di Roma in 3D con tante idee che ricordano The brave e Dragon Trainer e con molti riferimenti cinematografici ("comprate immagini del gladiatore che poi faranno un film...") ha molti messaggi indirizzati ai più giovani, alla base di tutto il più importante è che un giorno si dovrà affrontare la vita e bisognerà saper usare il cervello.
Mai buttarsi giù anche se ci si crede imbranati e non all'altezza tutti possiamo arrivare ad un obiettivo. E nelle parole della personal trainer Diana c'è la base del film, poi ci sono le musiche di Bruno Zambrini e gli animali ( e i baby gladiatori) che piacciono ai bambini. Un film per loro anche un po' sfacciato per rendere la storia più divertente.
Ha collaborato alla stesura della trama di Gladiatori di Roma MICHAEL J. WILSON, sceneggiatore americano di film d’animazione di grande successo quali L’Era Glaciale e Shark Tale, solo per citarne alcuni, .
Gladiatori di Roma in 3D .....Dal 18 ottobre al cinema....Genitori avvertiti....
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lapingra
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martedì 30 ottobre 2012
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scadente. inutile.
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La produzione cinematografica d'animazione in Italia non è e non potrà mai essere all'altezza di quella USA.
Dati alla mano vi dico subito: the brave è costato circa 185 milioni di dollari, Gladiatori di Roma ha un budget di circa 40 milioni di euro.
Se l'italia vuole confezionare un buon prodotto, diciamo all'altezza di un medio prodotto statunitense, deve smettere di cercare a ogni costo di scopiazzare il cinema d'animazione made USA e cercare invece di puntare su una propria originalità e peculiarità, che non potrà mai essere l'innovazione tecnica (fa quasi sorridere il paragone tra Gladiatori e i film, ad esempio, della Pixar).
Quindi bisogna puntare ad altro. Bisogna avere delle idee, bisogna puntare su ciò che manca alla produzione statunitense.
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La produzione cinematografica d'animazione in Italia non è e non potrà mai essere all'altezza di quella USA.
Dati alla mano vi dico subito: the brave è costato circa 185 milioni di dollari, Gladiatori di Roma ha un budget di circa 40 milioni di euro.
Se l'italia vuole confezionare un buon prodotto, diciamo all'altezza di un medio prodotto statunitense, deve smettere di cercare a ogni costo di scopiazzare il cinema d'animazione made USA e cercare invece di puntare su una propria originalità e peculiarità, che non potrà mai essere l'innovazione tecnica (fa quasi sorridere il paragone tra Gladiatori e i film, ad esempio, della Pixar).
Quindi bisogna puntare ad altro. Bisogna avere delle idee, bisogna puntare su ciò che manca alla produzione statunitense. (Idee? Storie? Originalità? ) e non fossilizzarzi sulla scopiazzatura superficiale dei cartoni americani.
Se Gladiatori di Roma fosse uscito in Usa, probabilmente sarebbe stato molto simile al nostro (trama, personaggi, sceneggiatura), ma con una tecnica 10.000 volte superiore. E come se, un film come Brave, fosse uscito con una realizzazione tecnica mediocre, se non scadente. Non avrebbe avuto senso un film come Brave. Perchè punta tutto sulla sua imbattibilità tecnica. E non ha senso, ahimè, questo pessimo e inutile Gladiatori di Roma.
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renato volpone
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venerdì 19 ottobre 2012
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per diana
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Ben riuscito questo cartoon tutto italiano. Anche se non fedelissima la ricostruzione storica è comunque un piacevole tuffo nell'antica Rona con una storia d'amore classica, ma a modo suo originale. L'addestramento del gladiatore ricorda un po' quello di "Hercules", e i bambini pestiferi i tre fratellini in "brave", ma ci sono personaggi davvero originali e spiritosi come la maga e i compagni di allenamento. Fantastici anche i diversi animalii a partire dalla cavalla "Petarda". Buona la qualità del 3D. All'inizio é un po' lento, ma poi si riprende con la competizione tra il tronfio Cassio e il buon Timo. La Dea Diana ci riporta nel mito antico.
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Ben riuscito questo cartoon tutto italiano. Anche se non fedelissima la ricostruzione storica è comunque un piacevole tuffo nell'antica Rona con una storia d'amore classica, ma a modo suo originale. L'addestramento del gladiatore ricorda un po' quello di "Hercules", e i bambini pestiferi i tre fratellini in "brave", ma ci sono personaggi davvero originali e spiritosi come la maga e i compagni di allenamento. Fantastici anche i diversi animalii a partire dalla cavalla "Petarda". Buona la qualità del 3D. All'inizio é un po' lento, ma poi si riprende con la competizione tra il tronfio Cassio e il buon Timo. La Dea Diana ci riporta nel mito antico. Buoni i propositi e la morale. I bambini in sala partecipavano e ridevano. Bravo Iginio Straffi
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[+] sono sostanzialmente d'accordo...
(di 67user)
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the pork chop express
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mercoledì 24 ottobre 2012
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L'obiettivo di sfidare le produzioni in CGI di Pixar e company è lodevole ma la legnosità delle espressioni e la meccanosità / scattosità dei movimenti fa emergere non solo una preoccupante arretratezza tecnologica di almeno ventanni ma anche una certa dose di sciatteria che traspare anche nel modo monodimensionale di raccontare i personaggi alcuni dei quali sono odiosamente puerili. L'ossessione del controllo vede Straffi nel ruolo di produttore/sceneggiatore/ regista.
[+] ...devo aver visto un altro film.
(di bukowskyfrommarcheshire)
[ - ] ...devo aver visto un altro film.
[+] a quali produzioni della pixar e co. ti riferisci?
(di 67user)
[ - ] a quali produzioni della pixar e co. ti riferisci?
[+] È la maledizione italiana
(di paolo t.)
[ - ] È la maledizione italiana
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