Nel maggio 2011 una piccola cricca di giornalisti di cinema proveniente da diverse parti del pianeta si recava a New Orleans per assistere (previa firma di un documento di embargo che impediva di fare foto e scrivere di quanto accaduto in quei giorni fino a nuovo ordine) a un giorno di riprese di La leggenda del cacciatore di vampiri, l'ultima fatica di Timur Bekmambetov prodotta da Tim Burton.

Il film, ambientato (in parte) in Louisiana – stato vampiresco per eccellenza, dove scorre il sangue del televisivo True Blood e si muovono solitari i vari Lestat, Armand e Marius di Anne Rice – è basato sul libro di Seth Grahame-Smith (sceneggiatore della trasposizione cinematografica del suo Abraham Lincoln, Vampire Hunter e del Dark Shadows di Burton). Nel romanzo si racconta dell'attività segreta del più importante e popolare presidente degli Stati Uniti d'America nella sua veste di cacciatore di vampiri, dei motivi che si celano dietro la sua personale sete di vendetta e di come viene addestrato a uccidere da un insolito allenatore personale (Dominic Cooper). In questa dimensione a metà tra la realtà e la finzione, il giovane Abramo Lincoln trova nell'attore Benjamin Walker il corpo, l'altezza, la postura fiera e la forza in una lotta all'ultimo sangue contro il suo acerrimo nemico, il più anziano vampiro americano, Adam (Rufus Sewell).

La preproduzione di La leggenda del cacciatore di vampiri ha tenuto impegnato il personale dei vari reparti in lunghissime ricerche perché il film fosse storicamente accurato. Niente poteva essere lasciato al caso per via della figura di Lincoln, uno dei personaggi più famosi della storia statunitense. Naturalmente laddove entrava in gioco il mondo dei vampiri tutto era lecito. Prima di raggiungere il set ci fanno fare un giro per i capannoni dove in uno stanzone sono appesi ordinatamente tutti i costumi di scena e in un altro le foto e le immagini delle location (alcune ricreate completamente in digitale per mantenere il senso dell'epoca) e lì il production designer François Audouy ci spiega tutto il concept art del film. E quando qualcuno azzarda un commento sull'altro lungometraggio in produzione su Lincoln, quello con Daniel Day Lewis nel ruolo da protagonista, il francese si limita a fare spallucce e a dichiarare che rispetto all'altro La leggenda del cacciatore di vampiri è sicuramente molto più rock'n'roll.

Terminato il giro guidato ci rechiamo sul set dove, dopo aver conversato vis-à-vis con Timur Bekmambetov, il produttore Jim Lemley, i costumisti Carlo Poggioli e Varvara Avdyushko, gli attori Benjamin Walker e Dominic Cooper, e una pausa pranzo a base di hamburgher e patatine, finalmente ci chiamano per poter assistere alle riprese. La scena in questione è la B33. Il giovane Lincoln si nasconde dietro a una parete della stalla per attaccare un vampiro con la sua ascia, ma l'altro è più rapido e gli sfugge. "Cut! That's good!" commenta Timur, salvo accorgersi subito dopo che i cavalli sono rimasti fermi durante la lotta. "C'è qualcuno che può fare qualcosa per spaventare i cavalli e farli correre durante la scena?". Ne girano un'altra per sicurezza e intanto noialtri veniamo ricondotti in città, a bordo di un autobus che fa tanto gita scolastica, e lasciati a briglia sciolta per le strade del quartiere francese di New Orleans dove dietro ogni angolo potrebbe nascondersi un vampiro o il prossimo presidente degli Stati Uniti.