Parking Lot

Film 2011 | Thriller, 85 min.

Regia di Francesco Gasperoni. Un film con Francesco Martino, Marius Bizau, Antonio Palumbo, Tara Haggiag, Massimo De Lorenzo. Genere Thriller, - Italia, 2011, durata 85 minuti. Uscita cinema venerdì 21 ottobre 2011 distribuito da Microcinema. - MYmonetro 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 21 ottobre 2011

Il primo film italiano in 3D.

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
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Un'avventura in 3D made in Italy, con una grammatica ancora tutta da scrivere.
Recensione di Ornella Sgroi
Recensione di Ornella Sgroi

Regola numero uno. Se si lascia l'auto nel parcheggio chiuso di un centro commerciale, segnare sempre livello e settore. Regola numero due. Se ci si perde, mai intrattenersi con gli sconosciuti rendendoli partecipi della propria difficoltà. Regola numero tre. Mai temporeggiare. Altrimenti il rischio è di ritrovarsi coinvolti in un gioco al massacro psicologico come accade a Lorna (Harriet MacMasters Green), giovane e bella inglesina diabetica che per una apparente serie di sfortunate coincidenze rimane bloccata nel parcheggio di un centro commerciale per un'intera notte. Senza insulina, braccata da tre uomini che la inseguono e la terrorizzano facendo leva sulle sue fragilità più latenti, con un senzatetto gentiluomo (Massimo De Lorenzo) a farle da angelo custode. Nasce da uno stato d'animo piuttosto diffuso, Parking Lot di Francesco Gasperoni, primo film italiano interamente girato in 3D, prendendo spunto dalle suggestioni e inquietudini che suscitano gli spazi claustrofobici dei parcheggi al chiuso, nei centri commerciali. Cemento, metallo e luci al neon, in un'eco di fondo in cui risuona persino il silenzio. Ambientazione ideale per un thriller psicologico e d'atmosfera, dal taglio anni Settanta, che punta sulla profondità del 3D per amplificare sensazioni, ansie e proiezioni della mente, scandite anche dalle musiche di Daniele Falangone, intonate al tema.
Certo il film del regista italo-americano Francesco Gasperoni, scritto insieme alla sua protagonista Harriet MacMasters Green, è più una curiosità che un prodotto riuscito. Ben lontano dai prodigi visionari e grandiosi di James Cameron e del 3D americano, al quale - forse - non pretende neanche di paragonarsi. Date alcune ingenuità nella scrittura e nella messa in scena e alcune imperfezioni tecniche nella resa del 3D, realizzato a basso costo con una macchina da presa progettata e realizzata dallo stesso regista. Efficace e profondo nelle scene girate in campo largo, ma ancora scomposto nelle inquadrature più strette. Nonostante i limiti evidenti del film, tuttavia, questo primo tentativo italiano di esplorare la terza dimensione girando in 3D "nativo" riesce a creare momenti di tensione narrativa e sussulti inattesi che prendono alla sprovvista lo spettatore, facendolo anche sorridere, coinvolto in un'operazione che ha comunque una sua ragion d'essere. Fosse anche soltanto per dare inizio ad un'avventura in 3D made in Italy, con una grammatica ancora tutta da scrivere. Soprattutto in italiano.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 14 ottobre 2011
Svampa

Prima di pensare al 3D, credo era meglio curare lo stile visivo, in primis la fotografia, le inquadrature, le scenografie. Non so se è stato caricato il trailer giusto... questo che vedo io è decisamente mediocre come qualità tecnica... altro che 3D.

lunedì 3 ottobre 2011
farfaraway

Si è vero avete caricato il trailer sbagliato! Io non vedo l'ora di andarlo a vedere!!!!!!! la tecnologia proprietaria di produzione e postproduzione di Gasperoni è illuminante! Questo è un altro esempio di come gli italiani con l'ingegno riescono a trovare sempre soluzioni alternative...le dichiarazioni di Gasperoni nelle varie interviste ti fanno venir voglia di girare un film! Poco importa se [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 ottobre 2011
farfaraway

Condivido in pieno la recensione.  Andrebbe visto anche solo per incoraggiare e supportare uno staff che con mezzi scarsissimi si è inventato qualcosa e, nonostante l'ostracismo del settore, il 21 ottobre esce nelle sale.

martedì 27 settembre 2011
antoniavat

avete inserito un trail errato. si tratta di omonimia. non c'entra niente con questo pseudo-film.

sabato 24 settembre 2011
g_andrini

...sembra interessante. Il budget è molto ridotto, meno di 500 mila euro, ed è, credo, il primo film in 3D italiano, con cineprese "custom". E' stato presentato su RaiNews proprio ora!

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Prima di Fausto Brizzi e dopo l’uscita in sala di «Box Office 3D» di Ezio Greggio ecco Francesco Gasperoni. Il 3D italiano passa per le mani di questo singolare cineasta-imprenditore-scienziato già autore del mediocre thriller «Smile» (2009). Con «Parking Lot» Gasperoni brevetta una cinepresa digitale tutta sua (la 3DEMON) per film 3D low budget (400 mila euro e quattro settimane di riprese).

Alberto Crespi
L'Unità

La pubblicità lo lancia come «il primo film italiano in 3D». Sono stati anche poco fortunati: Parking Lot esce proprio nei giorni in cui il festival di Roma annuncia il restauro di Totò in 3D, che risale agli anni 50.Piùinteressante la definizione del regista, Francesco Gasperoni, che lo definisce un 3D «sostenibile», realizzato con tecnologie assai meno costose rispetto ai kolossal hollywoodiani. Vai alla recensione »

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