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Venezia66: Capitalism: A love story, un documentario per spingere la gente a farsi valere

Michael Moore e la crisi economica.
di Marlen Vazzoler

Quale era il suo obiettivo e quello dei suoi collaboratori?
Michael Moore (70 anni) 23 aprile 1954, Flint (Michigan - USA) - Toro. Regista del film Capitalism: A Love Story.

lunedì 7 settembre 2009 - News

Quale era il suo obiettivo e quello dei suoi collaboratori? Moore: Abbiamo deciso di parlare della crisi economica, di non spaventarci di niente, di dire le cose che dovevano essere dette. Abbiamo cercato di fare un buon film, per far divertire le perone che vanno a vederlo il venerdì sera.

Il sogno americano è stato usato come una propaganda e per questo motivo siamo in questa situazione?
Moore: La bella cosa del sogno americano è credere agli Stati Uniti democratici ed alla giustizia. Credo che sia difficile chiamare una cosa "democrazia" quando l'economia controlla le vite della gente, non c'è niente di democratico. Le persone non posso dire che l'economia sia sbagliata e non sanno che cosa faccia la democrazia, forse votare ogni tre quattro anni fa una democrazia? Perché quando vai a lavorare ogni giorno, nel momento in cui timbri, vieni automaticamente privato dei tuoi diritti costituzionali. La libertà nella democrazia non ha alcun senso per me.
Penso che il sogno americano deve far parte di ogni aspetto della nostra vita, non è solo votare. Sono personalmente colpito dalle brave persone in America che combattono e lavorano sodo mentre la loro vita viene rovinata dalle decisioni di persone che non hanno a cuore i loro migliori interessi. Spero che questo film sia un'occasione per raccontare le loro storie negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Secondo lei c'è la possibilità di tornare veramente indietro?
Moore: Certo, tutto è possibile. Penso che se mi avesse chiesto tre o quattro anni fa se sarebbe mai stato eletto un presidente afro-americano, avrei detto di no. Ma rimango continuamente sorpreso dell'abilità non solo del popolo americano ma anche di quello di tutto il mondo per far accadere l'impossibile. Quanti di voi avrebbero pensato che il muro di Berlino sarebbe mai caduto, io no, e quanti hanno creduto che Mandela sarebbe uscito di prigione e addirittura sarebbe diventato presidente del Sud Africa? Sono accadute così tante cose negli ultimi vent'anni...sono convinto che qualsiasi cosa può accadere se le persone si ribellano nel modo giusto, facendosi valere per quello che è giusto

. Nel suo ultimo documentario lei incitava gli americani a farsi curare all'estero, qual'è stato il risultato?
Per quanto riguarda Sicko, due anni fa, ha fatto partire un dibattito a livello nazionale sul perché siamo l'unico paese occidentale che non ha un'assistenza sanitaria universale e adesso siamo nel mezzo di un'accesa battaglia affinché possa accadere. Credetemi, le forze dell'industria farmaceutica non vogliono che avvenga, perché non si fanno grossi profitti quando si aiutano le persone malate. Quindi adesso faranno tutto il possibile per fermare il presidente Obama. La mia speranza è che il presidente riesca ad essere forte e che in particolare i membri democratici del congresso, che sono la sua spina dorsale, facciano quello che il popolo vuole.

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