Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Regia di | Anthony Page |
Attori | Paddy Considine, Mat Curtis, Neg Dupree, Helen Mallon, Lisa McDonald (II) Jonathan Pryce, Uma Thurman. |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 31 marzo 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Paul Peplow, poeta che ha il blocco dello scrittore in seguito al precipitare nell'alcolismo da cui sembra essere uscito grazie agli Alcolisti Anonimi, per guadagnare qualche dollaro realizza delle interviste. Ne facciamo la conoscenza mentre si sta recando ad intervistare un ricco magnate che un tempo fu comunista, Victor Quinn. L'uomo mostra di essersi documentato a fondo sul suo intervistatore al punto di conoscerne le opere e di sapere della sua dipendenza dall'alcol. Victor viene impressionato dalla franchezza del suo interlocutore al punto di offrirgli un lavoro nella sua azienda. È lì che Paul farà la conoscenza di Elsa che Victor ha sposato togliendola dal giro della cocaina e dell'alcol. I due si innamoreranno al primo incontro ma la loro relazione non sarà priva di problemi.
La derivazione teatrale di questo tv movie è esplicita così come è chiaro che lo sceneggiatore David Hare non ha dovuto operare particolari adattamenti del suo testo nel passaggio dal palcoscenico allo schermo. La scansione degli eventi è offerta da dialoghi, più o meno lunghi, che si susseguono secondo scansioni quasi geometriche. Prima Paul e Victor, poi Paul ed Elsa e a seguire un dialogo a tre per poi ritornare al confronto a due. Lo spazio di divagazione è limitato a pochissime scene. Questo però favorisce la concentrazione della narrazione e (perché no?) anche quella dello spettatore. Il quale si trova di fronte a battute ben scritte che tratteggiano con efficacia i caratteri dei tre personaggi. Paul è lo scrittore che si è caricato di un senso di colpa insostenibile pur di non doversi confrontare con la realtà. Victor è il 'ragionatore' alla francese che riconduce tutto (anche i sentimenti) a una fredda e cinica osservazione antroposociologica (lui che viene dal marxismo ed ora si ritrova, compiaciuto, sul lato opposto della barricata). Nel mezzo sta Elsa che cerca di coniugare il suo ruolo di madre (ha avuto due figli da due uomini diversi e non vuole darne uno a Victor) con quello della donna che non vorrebbe avere doveri di riconoscenza nei confronti di chi l'ha salvata dalla strada.
Chi apprezza il teatro da camera che diventa cinema troverà in questo film (diretto da un regista che il teatro lo conosce bene) molti motivi di interesse. Gli altri faranno meglio ad astenersi.
MY ZINC BED: OSSESSIONE D'AMORE disponibile in DVD o BluRay |
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La presunzione è tanta, il risultato d'una modestia sconsolante. Cosa c'entri l'ossessione d'amore con questo pasticcio verboso è un grande mistero. Un tormentone alcolico impazza dall'inizio alla fine, con una fissità che sbigottisce. Che significa questa insistenza? Forse la traduzione italiana non è stata all'altezza del testo originale inglese, [...] Vai alla recensione »
La prima cosa che viene da chiedersi è la ragione di un così strano titolo My Zinc Bed tradotto superficialmente in italiano ossesione d'amore. Ho cercato la traduzione in inglese . Chissà magari ha un significato metaforico cui non siamo in grado di arrivare. Nel cercare ho letto sul dizionario in inglese che lo zinco è un metallo che viene usato per rendere inossidabile [...] Vai alla recensione »
Lei è Uma Thurman e per lei si possono fare follie. Anche accettare di far parte di un triangolo morboso È tratto da una fortunata pièce teatrale di David Hare questo My Zinc Bed. Ossessione d'amore film tv targato Bbc in coproduzione con il canale americano Hbo, che Sky Cinema 1 presenta in prima televisiva domenica alle 21. Il letto di zinco è quello dove metaforicamente parlando si intrecciano le [...] Vai alla recensione »