18 luglio 2008, 00:01.
Multisala a Columbus, Ohio.
Primo spettacolo di "The Dark Knight" trasmesso alla stessa ora in tutti gli Stati Uniti.
Tutto il pubblico trattiene il fiato, poi cori da stadio all'apparizione dei titoli di testa.
Due ore e quarantacinque minuti.
Un film perfetto, perverso, oscuro, inquietante.
Un personaggio, che riassume il film, lo caratterizza, oscura la performance di tutti gli altri e resta impresso nella mente come il marchio del pipstrello.
Heath Ledger’s Joker.
Un capolavoro di malvagità, intelligenza, umorismo nero. Un mix incontrollabile - e incontrollato per la maggior parte del film - che esplode sullo schermo come le bombe che si diverte a preparare e far detonare. Un attore fantastico, che ha lasciato una perfomance da Oscar prima di andarsene.
Ho pianto pensando che non ci sarà nel seguito, e non sarà in gardo di recitare più nulla: ma ha lasciato un signor testamento, una di quelle interpretazioni che danno i brividi e restano sotto pelle. Ha cancellato il Joker di Jack Nicholson, che consideravo insuperabile.
Altro aspetto incredibile del film, il sonoro: basso, vibrante, fastidioso e invadente. “Sbagliato”, a tratti. Note prolungate all’eccesso, che feriscono le orecchie e lasciano storditi, e mostrano una Gotham dove la speranza viene meno e la follia è dietro l’angolo.
È molto vero, questo nuovo Batman. Christian Bale fa bene il suo lavoro, e la sua voce roca e profonda è perfetta per il personaggio. Maggie Gyllenhaal rende Rachel affascinante, intelligente, dalla bellezza non comune ma dal fascino innegabile. Fidanzata con Harvey Dent (e se il nome suona familiare, sapete anche cosa succederà…) ma legata a Bruce Wayne, ha espresso bene il dilemma sentimentale che è molto marginale nella trama.
Ma, ancora, Ledger. Inarrivabile.
Il suo Joker incanta, sin dalla prima apparizione. Il pubblico rideva, batteva le mani, urlava pro o contro il Joker; personaggio estremo, con una nota di disperazione che lo rende più umano e una predominanza di cinica follia che lo consacra come icona. Mi ha ricordato - molto - Alex DeLarge di A Clockwork Orange (Arancia Meccanica).
È la prima volta che assisto a una proiezione a mezzanotte. Usciti alle 3, siamo stati investiti da un gruppo di invasati vestiti e truccati da Joker che correvano ad assistere alla seconda proiezione alle tre. Alle tre del mattino. Ed era tutto pienissimo (qui non hanno i posti assegnati).
Adoro questo aspetto fanatico degli States.
p.s.il doppiaggio italiano è fenomenale (anche se detesto il doppiaggio)
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massimiliano di fede
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lunedì 28 luglio 2008
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doppiaggio?
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Immagino che assistere al film negli states e in lingua originale, dato che proprio ieri l'ho visto per la seconda volta in lingua originale, deve essere stata una grande emozione, anche perchè le battute di Joker con annessa risata originale è da brividi. Per me il doppiaggio non è stato un granchè, Adriano giannini non è come il padre, claudio santamaria è penoso.
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alexscorpio
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martedì 29 luglio 2008
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i due joker sono diversi !!!
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Ed altrettanto validi entrambi , quindi è un errore paragonarli , poi è logico che ognuno abbia le sue preferenze ... per me anche Cesar Romero nella serie tv , benchè datata , lo aveva caratterizzato bene , naturalmente tenendo anche conto dei tempi !!! Ciao !!! :-)))
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