I continui richiami alla realtà contemporanea mi hanno spiazzato, e il realismo del film sta anche nel suo farci percepire che per un finale in cui i buoni vincono, il prezzo da pagare è altissimo (motivo per cui alcuni critici hanno smontato il film con una critica sterile quanto inutile, per cui dopo Iron Man i film di questo genere avrebbero smesso di essere pessimisti e Il cavaliere oscuro quindi sarebbe arrivato fuori tempo. Macchissenefrega, dico io!). Alcuni critici hanno sollevato anche una nuova questione: è giusto che si parli di argomenti così importanti in un film tratto da un fumetto? Non si rischia di banalizzarli? Per come la vedo io non è così, perché un film è sempre un'opera di fantasia, che prende spunto dalla realtà. Qualunque film potrebbe rischiare di banalizzare argomenti importanti, non solo un fumetto. Sono d'accordo che la mitizzazione del Joker possa essere pericolosa, ma allora cosa dovremmo dire di tutti i gangster movie? Questo non è un semplice film di evasione e di azione, quando si esce dalla sala non si ha l'appagamento di un qualsiasi Spiderman o anche del precedente Batman Begins, ma un senso di inquietudine. E se Il cavaliere oscuro non è perfetto, se il suo impianto scricchiola un po', è proprio a causa di queste sue caratteristiche, che hanno richiesto una sceneggiatura piuttosto complessa e ambiziosa che lo espone a molte critiche e a molti rischi di mancare il bersaglio. E questo per me è già un ottimo motivo per cui il film, pur bellissimo, di Tim Burton non sarà mai capace di reggere il confronto. Tra l'altro il Batman di Tim Burton aveva la sua carta vincente nell'atmosfera molto originale, gotica e cartoonesca al tempo stesso, non certo nella sceneggiatura, che pur non tentando nemmeno di arrivare alle vette de Il cavaliere oscuro (probabilmente i tempi non erano neanche maturi per farlo), aveva parecchi difetti (il ritmo molto lento, poca aderenza al fumetto, il personaggio di Batman poco sviluppato e il Joker che praticamente non aveva nessuna motivazione nelle sue azioni, al contrario del film di Nolan). Ad esempio nel film di Burton, neanche si pensa a chiedersi perché tutti quegli uomini lavorino per il Joker. E questo detto da uno che ha conosciuto e amato Batman proprio grazie a quel film. E adesso veniamo a quello che è sulla bocca di tutti. L'interpretazione di Heath Ledger. Premetto ricordando quanti hanno detto che il successo del film e l'entusiasmo per il personaggio di Joker siano dovuti alla triste dipartita dell'attore, e cercando di sfatare alcuni miti. Non è chiaro se Heath Ledger si sia suicidato o meno. E' morto per un overdose di farmaci che prendeva a causa della sua insonnia. Al momento della morte stava recitando in un film di Terry Gilliam e aveva già terminato le riprese del Cavaliere oscuro. E' importante quello che ha detto Christian Bale, e cioè che attribuire la sua morte al personaggio del Joker significa sminuire la professionalità di Ledger. Sono pienamente d'accordo. E possibile che tanti non lo capiscano! E' un attore, è il suo lavoro! Ma uno può fare una morte del genere solo per il suo lavoro, maddai!!! E' difficile anche parlare di speculazione, visto che era ovvio che la campagna pubblicitaria fosse incentrata sul Joker, il personaggio più potente del film. Tra l'altro, era cominciata ben prima della morte dell'attore (ho scaricato il trailer del Joker una settimana prima che morisse).
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l'omino
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lunedì 18 agosto 2008
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concordo.
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Concordo su tutta la linea, djd. Aggiungo una riflessione: tu fai notare come secondo alcuni critici "dopo Iron Man i film di questo genere avrebbero smesso di essere pessimisti e Il cavaliere oscuro quindi sarebbe arrivato fuori tempo". Anch'io sono stato colpito da queste riflessioni; se non ricordo male, un critico sosteneva che l'anno del grande pessimismo fu il 2006, dopodichè il morale ha cominciato a risalire. Ebbene, vista la crisi energetica in corso (con l'inflazione che impazza proprio a causa sua), l'escalation militare nel Caucaso, il delirio neonazista di Ahmadinejad e la repressione in Tibet da parte del Paese che ospita le Olimpiadi c'è poco da essere ottimisti. Senza farsi prendere dal panico, credo sia saggio essere "giustamente allarmati" di fronte a uomini che vogliono solo veder bruciare il mondo.
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gloria
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lunedì 18 agosto 2008
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troppe parole.
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I seguaci dei film derivati da fumetti spesso non sanno distinguere quello che vedono. Per loro è tutta una parodia, invede no: c'è il super-eroe che rappresenta la caricatura dell'uomo medio che FA il superuomo e c'è l'entità metafisica: il MALE o il BENE, a seconda delle scelte, che agisce in piena autonomia morale. "Il cavaliere oscuro" appartiene a questa seconda categoria (l'unica degna di considerazione, per me); "Iron man", "Hulk" etc alla prima. Ma vallo a spiegare a chi non ci arriva...
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antonio
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lunedì 18 agosto 2008
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hai ragione
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Questo discorso del successo del film causato dalla morte del suo protagonista è indice di una grande ignoranza. L'ho detto anch'io un po' più giù. Evidentemente la mamma dei cretini è sempre in cinta e purtroppo i suoi figli affollano le sale... e scrivono qua.
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davide
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mercoledì 27 agosto 2008
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tutti noi?
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monica
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mercoledì 27 agosto 2008
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superficialità e fumetti
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Sono d'accordo con la tua recensione.Solo una nota al discorso della "banalità di argomenti trattati in un film tratto da un fumetto". Al di là del tuo corretto discorso sul rispetto per le opere di fantasia, bisogna aggiungere che moltissimo fumetti (sia comics che manga) trattano regolarmente di temi complessi, profondi e maturi!l'assioma fumetto=superficialità/roba-per-bambini è una convinzione tutta italiana... completamente sbagliata!Lo stesso batman è un fumetto abbastanza tenebrso: spesso e volentieri affronta tematiche, dubbi morali molto profondi e molto difficili persino per chi ha già chiaro la disitnzione tra il bene e il male! personalmente non sò se comprerei mai un fumetto di batman a mio figlio fino agli 8 anni.
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Sono d'accordo con la tua recensione.Solo una nota al discorso della "banalità di argomenti trattati in un film tratto da un fumetto". Al di là del tuo corretto discorso sul rispetto per le opere di fantasia, bisogna aggiungere che moltissimo fumetti (sia comics che manga) trattano regolarmente di temi complessi, profondi e maturi!l'assioma fumetto=superficialità/roba-per-bambini è una convinzione tutta italiana... completamente sbagliata!Lo stesso batman è un fumetto abbastanza tenebrso: spesso e volentieri affronta tematiche, dubbi morali molto profondi e molto difficili persino per chi ha già chiaro la disitnzione tra il bene e il male! personalmente non sò se comprerei mai un fumetto di batman a mio figlio fino agli 8 anni. Sò che il film (dato che era su batman) ha attratto sicuramente molti bimbi in sala, ma onestamente, vi pareva un film per un pubblico di bimbi? Quindi, perfavore, smettiamola con questa idea che i fumetti (tutti e sempre) sono solo roba da bimbi!
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marvelman
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mercoledì 27 agosto 2008
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eh bè
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