Titolo originale | Frost/Nixon |
Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 122 minuti |
Regia di | Ron Howard |
Attori | Frank Langella, Michael Sheen, Kevin Bacon, Rebecca Hall, Toby Jones, Matthew MacFadyen Oliver Platt, Sam Rockwell, Patty McCormack, Andy Milder, Kate Jennings Grant, Gabriel Jarret, Jim Meskimen, Geoffrey Blake, Clint Howard. |
Uscita | venerdì 6 febbraio 2009 |
Tag | Da vedere 2008 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 3,36 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 novembre 2020
Il più famoso duello politico televisivo della storia: quello fra il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, colpito dallo scandalo Watergate, e David Frost, cronista sottovalutato dagli uffici del Presidente. Il film ha ottenuto 5 candidature a Premi Oscar, 6 candidature a Golden Globes, 4 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Frost/Nixon - Il duello ha incassato 663 mila euro .
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1974. Il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon si dimette dalla carica in seguito all'inchiesta sullo spionaggio condotto ai danni del partito democratico in campagna elettorale, il cosiddetto 'Watergate'.
1977. Dopo tre anni di silenzio Nixon accetta di farsi intervistare, dietro lauto compenso, da David Frost, giornalista britannico. Per l'uomo politico e il suo staff l'occasione è straordinaria. Frost ha fama di abile intervistatore ma è considerato più affine al mondo dell'entertainment che non a quello di cui Nixon ha fatto parte. Il giornalista è invece così convinto della possibilità di sfondare sul piano della notorietà mondiale, grazie a questa occasione, che è pronto ad intervenire con i propri fondi per coprire le spese. Il rapporto tra i due si rivelerà complesso e non sempre facile ma le loro conversazioni rimarranno nella storia della televisione e non solo.
Ron Howard si dimostra, ancora una volta, in grado di fare spettacolo partendo da una materia che sulla carta non si dimostra particolarmente adatta. Perché lo script del film è di Peter Morgan, il quale ha portato la vicenda sui palcoscenici di Broadway e di Londra con successo grazie ai due protagonisti (Langella premiato anche con un Tony Award). Ma, appunto, di teatro si tratta. Trasformare delle interviste televisive, per quanto storiche, in cinema non è un'impresa facile ma Howard ha centrato il bersaglio. Lo fa grazie a una struttura narrativa che fa tesoro di Cinderella Man e con la consapevolezza che la figura di Nixon ha già goduto del ritratto in nero realizzato da Oliver Stone (un regista esperto in presidenti) grazie alla performance di Anthony Hopkins.
Howard non si concentra solo sui due protagonisti ma costruisce il film su ciò che sta intorno a un'intervista importante. Ecco allora che Frost/Nixon assume le connotazioni di un match di pugilato ad alto livello. A partire dagli allenamenti (la documentazione da una parte, le precauzioni dall'altra) passando per il peso (il primo incontro tra i due in cui iniziano a scrutarsi) fino ai round. Frost apre con un colpo basso a cui Nixon, dopo un attimo di smarrimento, reagisce in modo efficace. Non andrà sempre così e il giornalista dallo sguardo sempre all'erta riuscirà alla fine a mettere alle corde l'avversario a cui gran parte del popolo americano aveva imputato il fatto di essersi dimesso senza ammettere la propria colpa e fare ammenda. Howard però, senza ombre di giustificazionismi a posteriori o di falso pietismo, è interessato non solo ai ruoli e alle dinamiche della politica e dei mass media ma anche all'umanità dei suoi protagonisti. A cui regala un'uscita di scena che si fa ricordare.
Il 9 agosto 1974, Richard Nixon rassegna le dimissioni dalla carica di Presidente degli Stati Uniti dopo essere stato travolto dallo scandalo Watergate. Nel marzo 1977, Nixon accetta di confrontarsi con il carismatico showman inglese David Frost in una serie di quattro interviste televisive; nel corso di questi faccia a faccia, Frost tenterà di indurre Nixon ad ammettere pubblicamente le proprie colpe.
Richard Nixon è ricordato ancora oggi come il Presidente più impopolare della storia americana ("Quando usciva dalla Casa Bianca, il servizio d'ordine contava l'argenteria", disse di lui Woody Allen in una celebre battuta). Nel corso degli anni, la sua controversa figura è stata più volte fonte d'ispirazione per il cinema: da Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, accurata ricostruzione dello scandalo che lo costrinse alle dimissioni, a Nixon di Oliver Stone, film biografico interpretato da Anthony Hopkins. E nel 2008 il regista Ron Howard ha portato sul grande schermo Frost/Nixon, pellicola che racconta la realizzazione di una famose serie di interviste concesse da Nixon nel 1977 (tre anni dopo il suo impeachment) al giornalista e presentatore televisivo David Frost. Alla base del film c'è l'omonimo testo teatrale scritto da Peter Morgan (autore anche dalla sceneggiatura), che dopo l'apprezzato The Queen firma un altro appassionante dramma sui retroscena della politica, prendendo spunto ancora una volta da un episodio cruciale della storia contemporanea.
Il film si apre con delle immagini di repertorio dell'epoca del Watergate, accompagnate dalle famigerate registrazioni che, una volta rese note, provocarono il più clamoroso scandalo politico mai scoppiato negli Stati Uniti. Di seguito, Frost/Nixon ripercorre l'incontro / scontro fra l'ex-Presidente repubblicano e David Frost, interamente svolto davanti alle telecamere: una sfida serrata e senza esclusione di colpi, che vedrà questi due uomini fronteggiarsi per ben quattro round dinnanzi a un pubblico di milioni di persone. Oltre all'intervista vera e propria, la pellicola ci illustra poi il "dietro le quinte" della vicenda, tra difficili trattative diplomatiche e subdole strategie. Ma al centro della scena restano comunque i due protagonisti assoluti, Nixon e Frost, ai quali prestano il volto rispettivamente gli attori Frank Langella e Michael Sheen, che avevano già interpretato i medesimi ruoli in palcoscenico. Da un lato, dunque, c'è il brillante showman a caccia di ascolti, che mette in gioco la sua reputazione (e le sue finanze) in un'impresa quanto mai rischiosa, spalleggiato da un solido staff (i pragmatici Matthew Macfadyen e Oliver Platt, ma soprattutto l'idealista Sam Rockwell). Dall'altro troviamo l'ex-Presidente dimissionario in cerca di una disperata riabilitazione presso l'opinione pubblica: un vecchio volpone furbo e impenetrabile, che acconsente a salire sul ring spinto dall'ambizione, ma forse anche da un oscuro senso di colpa.
Il lungo faccia a faccia fra i due avversari diventa perciò l'occasione per "dare a Nixon il processo che non ha mai avuto"; il tribunale, in questo caso, è costituito da un salotto adibito a studio televisivo, in cui l'occhio freddo e implacabile della telecamera è al tempo stesso giudice e giuria. All'analisi di un periodo che, con i suoi disastri (il Vietnam, la Cambogia), ha segnato la fine dell'innocenza di un intero paese, si aggiunge così un'acuta riflessione sul mezzo televisivo, nuovo micidiale strumento di indagine della verità. La regia di Ron Howard, sostenuta da dialoghi di graffiante ironia, riesce ad ottenere il massimo rendimento dai vari interpreti: primo fra tutti un magistrale Frank Langella, con una performance degna di vincere l'Oscar. Il suo Nixon è ritratto come un anti-eroe malinconico e crepuscolare, un uomo sconfitto dalla Storia e gravato dalle ombre di un passato che non cesserà mai di tormentarlo; memorabile la scena della telefonata notturna al "rivale" Frost, l'ultimo ruggito di un leone ormai morente. Regge il confronto un bravissimo Michael Sheen (già Tony Blair in The Queen), l'altro protagonista di questo avvincente duello psicologico in grado di tenere lo spettatore inchiodato alla poltrona dal primo all'ultimo minuto.
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3 anni dopo aver lasciato la casa Bianca a causa dello scandalo Watergate Richard Nixon (Frank Langella) accetta di concedere una lunga intervista a Frost, un presentatore televisivo inglese che lavora per la TV australiana. Nixon ha rassegnato le dimissioni da presidente degli Stati Uniti, ma il suo successore Ford gli concede il perdono presidenziale: nessun tribunale può perciò condannarlo, non [...] Vai alla recensione »
Il più controverso Presidente degli Stati Uniti nella famosa intervista che fu rilasciata nel 1977 ad un noto presentatore di talk show. Il regista Ron Howard mette a nudo Richard Nixon con un abile gioco psicologico, un duello a colpi di domande che diventa un vero e proprio processo politico. Perfetta identificazione nel ruolo di “Tricky Dick” per Frank Langella che ripercorre i momenti cruciali [...] Vai alla recensione »
L'8 agosto 1974 Richard Nixon è costretto alle dimissioni a causa del montare dello scandalo Watergate. L'ex presidente riesce a scampare il processo grazie al perdono presidenziale concessogli da Ford. David Frost, un conduttore britannico di talk show, allettato dallo share raggiunto dal discorso di addio del presidente decide di presentargli un'offerta per un ciclo di quattro [...] Vai alla recensione »
intelligente e apprezzabile affresco di uno degli avvenimenti più discussi della storia politica e televisiva mondiale. Ron Howard stavolta fa centro, lascia da parte la sua solita retorica da 4 soldi e spiazza letteralmente anche i suoi detrattori più accaniti, confezionando quella che probabilmente è la sua miglior opera...impossibile non notare la perfetta regia messa in mostra in questo "Frost/Nixon" [...] Vai alla recensione »
Nel 1977, tre anni dopo lo scandalo “Watergate”, il giornalista britannico David Frost ha a disposizione 4 interviste televisive allo scopo di ottenere un’attesissima ammissione di colpa dal Presidente dimissionario Richard Nixon; questi, da parte sua, è disposto a tutto pur di salvare la propria immagine pubblica. Ron Howard è ispirato e le azzecca tutte: movimenti [...] Vai alla recensione »
Gran parte dei film di Ron Howard nascono dalle storie vere di pugili, matematici e astronauti. In uno dei suoi ultimi lavori ha portato in scena la ricostruzione romanzata della storica intervista dello showman David Frost che costrinse l'ex presidente Nixon ad ammettere le proprie colpe nello scandalo Watergate. Con l'attenzione costantemente puntata sul duello del titolo, un uno contro [...] Vai alla recensione »
Il duello giornalistico/politico fra David Frost e Richard Nixon, opportunamente arricchito da Howard di tutti i retroscena e i momenti preparatori del grande evento, è appassionante e avvincente. Dialoghi acuti e tesi al punto giusto, recitati da un pugno di attori di talento sconfinato. Incredibile e straordinaria la somiglianza Langella/Nixon, e ottima la prova di Sheen, capace di mutare [...] Vai alla recensione »
Film da due ore, piuttosto intense, a tratti molto veloci ed aggressivi, altri invece smaccatamente e inutilmente lenti. Ottima, a mio parere, l'interpretazione del presidente Nixon, di cui traspare un carisma e un'abilità dialettica per nulla indifferente. Rimane da capire il taglio che si è voluto dare. A parte il conosciuto epilogo del "duello", chi la fa da padrone [...] Vai alla recensione »
Con "The Millionaire" Boyle finalmente riesce a far sentire la sua voce e a confermarsi come uno dei talenti più interessanti, dopo Nolan, Aronofky e P.T. Anderson, nel panorama a stelle e strisce. il regista inglese, raccolta la sfida indiana a budget limitato, confeziona un buonissimo prodotto, dove traspare fin dalle primissime sequenze la sua bravura dietro la macchina da presa, riproponendo anche [...] Vai alla recensione »
Capolavoro dalla regia agli attori, film diretto magistralmente da Howard, che da una storia conosciuta e un tema piuttosto "palloso" ha costruito un film capolavoro, senza respiro. Michael Sheen perfetto, ha dovuto anche trattare i denti dopo il film e i due anni di spettacoli teatrali interpretando Frost, perchè ha dovuto sporgere la mascella davanti per sembrare Frost.
Cinema, teatro, tv. Ron Howard tira fuori uno dei suoi film migliori con un'immenso Langella e un'ttimo Sheen. - 1977. l'ex Presidente Usa Nixon viene invitato dal conduttore David Frost per un faccia a faccia in diretta televisiva.
Credo che sia veramente difficile dare un taglio thrilleristico (chissà se questo termine esiste veramente o me lo sono inventato io) ad un film che racconta la storia di un’intervista; eppure, tra regia, sceneggiatura e fotografia, ci sono riusciti. Onore al merito di un film che mi ha fatto rimpiangere di vivere in Italia anziché in America, dove i giornalisti che fanno domande scomode non sono considerat [...] Vai alla recensione »
Film particolare, solido, intenso, con delle splendide interpretazioni. La storia ti tiene incollato alla sedia e riesce sempre a regalarti delle emozioni.... Film da non perdere!!
non sono un grande critico, amo il cinema perchè è emozione e questo film trasmette grandi sensazioni.
Il regista insieme a tutti i componeti del cast sono riusciti a mettere su un film degno di essere visto. L'inizio è abbastanza piatto e senza alcuna rilevanza, ma il meglio di se lo da alla fine della storia. Sono riusciti a resuscitare la trama e a descrivere in maniera perfetta una situazione delicatissima di una persona che è stata l'uomo chiave di una nazione.
Molto piacevole nonostante i ritmi compassati. Molto molto apprezzabili i personaggi e le rispettive interpretazioni, con l'azzeccatissima scelta degli attori assolutamente adatti al ruolo. Frost è perfetto ma certo Nixon...sembra il vero Nixon!! Un duello epico, duro efficace nei dialoghi mai banale che celebra alla fine il vincitore ma che quasi sembra voler concedere una seconda chance ad uno sconfitto [...] Vai alla recensione »
Davvero bravo Langella. Non all'altezza Sheen. Gli altri nella norma. Storia complessa che si dipana con il solito semplicismo americano e con troppa attenzione alla spettacolarità. Regia di mestiere.
Io non capisco perchè distribuiscano in Italia film così dannatamente Americani, è una storia, oltre ad essere noiosa, troppo strettamente legata alla politica statunitense, che un europeo non può sicuramente conoscere bene. Ho usato degli eufemismi, ma volgarmente questo film è una cagata solenne. Com'è caduto in basso Ron Howard.
Eccezionale sul piano della verosimiglianza, congegnato come un thriller, rifinito nei minimi dettagli, «Frost/Nixon - Il duello» è uno di quei titoli che sorpassano i limiti del proprio argomento. Tratto dall'omonima commedia di matrice britannica, il film di Ron Howard si limita, infatti, a ricostruire i convulsi retroscena dell'intervista televisiva del '77 nella quale l'ex presidente Usa Richard [...] Vai alla recensione »
È un combattimento pieno di sorprese, allestito con un montaggio che ribadisce la metafora del ring il film sull' intervista del ' 77 all' ex-presidente americano Nixon da parte dell' inglese David Frost. C' è una ricca "borsa" in palio (l' intervistatore s' è impegnato a versare una cifra con parecchi zeri); ci sono gli allenamenti e i round (quattro); c' è, volta a volta, chi colpisce e chi incassa. [...] Vai alla recensione »
«Frost/Nixon», il bel film di Ron Howard, racconta il duello televisivo tra l'uomo del caso «Watergate» e lo showman che lo fece capitolare , C'è il potere, in Frost/ Nixon - Il duello (, Usa, Gran Bretagna e Francia, 2008, 122'), e c'è la televisione. Da un lato c'è Richard Nixon (Frank Langella), il Presidente degli Stati Uniti dimissionario il 9 agosto del ' 74 a seguito dello scandalo del Watergate. [...] Vai alla recensione »
Ecco il Ron Howard che non ti aspetti. The director formerly known as Ricky Cunnin gham ci aveva ormai abituato a mega-produzioni hollywoodiane, costruite appositamente per dare lustro alla superstar di turno (Tom Hanks e Russell Crowe su tutti, ma anche Jim Carrey e Mel Gibson), dal respiro maestoso ma dal fiato a volte altrettanto corto. Adesso, in un momento di pausa tra gli adattamenti da Dan Brown [...] Vai alla recensione »
Immaginate Paolo Bonolis che intervista Andreotti sui lati più oscuri della storia d'Italia. Questo deve essere stato l'effetto del duello televisivo Frost-Nixon in onda nell'estate di 32 anni fa in America. Erano passati tre anni di assoluto silenzio dopo lo scandalo Watergate e le dimissioni di Nixon. Gli americani avevano capito qualcosa di quello che era successo, ma non tutto.
Occhio a Sam Rockwell, che nel cast di Frost/Nixon. Il duello incarna l'ala estrema dei collaboratori di David Frost, il giornalista James Reston jr. E' lui l'autore del libro Niente è illegale (Piemme edizioni) dove si può leggere l'incredibile vicenda della storica intervista tv in cui nell'estate '77 l'ex presidente Richard Nixon, dimissionario due anni prima per lo scandalo Watergate, finì con [...] Vai alla recensione »
È un western in cui i duellanti non usano pistole ma parole e primi piani. È la storia dell'outsider venuto dal nulla che si aggiudica a sorpresa la preda più grossa. È un musical che celebra il gioco di squadra indispensabile a ogni grande show, ma anche l'inesorabile mitologia del successo ("solo uno vince, all'altro non resta nulla"). È uno di quei film cavallereschi in cui i due antagonisti se [...] Vai alla recensione »
Sul set di Frost/ Nixon quelli della troupe lo chiamavano "Mr. President", e a Frank Langella andava bene così. «Non per vanità o narcisismo, ma perchè quel formale distacco mi aiutava a rimanere immerso fino in fondo nel ruolo di Richard Nixon», spiega Langella, che a 71 anni corona una splendida carriera teatrale e televisiva (acclamatissima in America) e cinematografica (meno altisonante); è un [...] Vai alla recensione »
Tre anni di silenzio dopo le dimissioni. Poi una celebre intervista tv in cui il presidente ammetteva le sue colpe. Ron Howard porta la storia al cinema. E, obamiano di ferro, ha una certezza: non ricapiterà. Anche Richie e Fonzie voteranno per Obama. Ron Howard ed Henry Winkler hanno nuovamente indossato, un quarto di secolo dopo, i giubbotti di Happy days (e anche una parrucca rossa, nel caso del [...] Vai alla recensione »
"Frost-Nixon : l'heure de vérité" : l'entretien télévisé de David Frost avec Richard Nixon transformé en combat Richard Milhous Nixon est une espèce de Richard III du XXe siècle. Comme le souverain anglais, il a fini son règne dans l'ignominie (avec un hélicoptère en guise de cheval, pour fuir le champ de bataille), comme le personnage de Shakespeare, il attire les grands comédiens.
A film version of a play about two talking heads. Please. It shouldn't work at all. But it does work, spectacularly, as a matter of fact. It helps that the two people are disgraced President Richard M. Nixon and British charm boy David Frost, the TV interviewer who waved millions in front of the Watergate trickster to lure him on camera for the trial he never had.
FRANK LANGELLA, who plays Richard M. Nixon in Ron Howard’s movie “Frost/Nixon,” doesn’t look a bit like the 37th president. He doesn’t look like anyone, really. He has a large, monumental head and the kind of exaggerated, all-purpose features you see on Easter Island statues. He’s a big man, 6 foot 3, with hands the size of toolboxes, who nevertheless moves with the lightness of a dancer.
Richard Nixon riconobbe la Cina comunista; ammise che la guerra di John Kennedy nel Vietnam era persa; autorizzò l'Egitto a limare le unghie di Israele nel Sinai; rovesciò Marcelo Caetano, l'erede di Salazar, in Portogallo; «consentì» all'Eta d'uccidere l'ammiraglio Carcero Blanco, futuro erede di Francisco Franco in Spagna. Manca tutto ciò in Frost/Nixon: il duello, di Ron Howard, ma è bene saperlo [...] Vai alla recensione »
The director discusses taking “Frost/Nixon” from stage to screen, how David Frost created “the fourth network” and what would have happened to Richard Nixon in Mayberry. Your latest film, “Frost/Nixon,” is based on a play of the same name that recreates the legendary 1977 television interviews between a disgraced president and his breezy British questioner.
Ron Howard is celebrating his 50th year in show business, and if you learn anything in that span, it's not to mess with a good thing. In "Frost/Nixon," the veteran director smoothly demonstrates the value of that attitude, taking a silk purse of a project, making it even silkier and producing perhaps the best work of his career in the process. The silk purse in question is a play with a considerable [...] Vai alla recensione »
It's twinkle versus glower in the big-screen edition of Peter Morgan's theatrical smackdown “Frost/Nixon.” Directed by Ron Howard and adapted by Mr. Morgan, the film revisits the televised May 1977 face-off between the toothy British personality David Frost and the disgraced former president Richard M. Nixon three years after he left office, trimming their nearly 30-hour armchair-to-armchair spar into [...] Vai alla recensione »
THE details don't really matter. What matters is that a few years before his screenplays for “The Queen” and “The Last King of Scotland” propelled him to the head of the class, Peter Morgan was so fed up that he was ready to try anything — anything! — that wasn't a film script. He considered bungee jumping and mountain climbing, he said not long ago from his home in London.