Anno | 1998 |
Genere | Commedia nera, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 69 minuti |
Regia di | Christopher Nolan |
Attori | Jeremy Theobald, Alex Haw, Lucy Russell, John Nolan, Dick Bradsell Gillian El-Kadi, Jennifer Angel, Nicolas Carlotti, Darren Ormandy, Tristan Martin, Rebecca James, Paul Mason, David Bovill. |
Uscita | mercoledì 23 agosto 2023 |
Tag | Da vedere 1998 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,49 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 24 agosto 2023
"Osservi il comportamento di qualcuno e subito vieni assalito da migliaia di domande. Io seguivo le persone per trovare la risposta a quelle domande". In Italia al Box Office Following ha incassato 87,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Bill, apprendista scrittore a Londra, vorrebbe scrivere un romanzo, raccontare storie, disegnare ritratti. Disoccupato con tanto tempo da spendere, pesca persone tra la folla e le segue discretamente, spia sconosciuti per pura curiosità, per trovare ispirazione, per scoprire dove vanno e da dove vengono. Ma la vita del voyeur; non sarà senza conseguenze. Cobb (lo stesso nome del personaggio di Leonardo DiCaprio in Inception), navigato scassinatore e doppio pernicioso dell'eroe, si accorge di Bill, lo approccia e ne fa suo malgrado un allievo e un complice. Appartamento dopo appartamento, Bill 'colleziona' la vita degli altri e incontra una bionda fatale che lo condurrà lontano dal punto di partenza.
L'uscita in sala di Oppenheimer, ritratto empatico del creatore tormentato della prima bomba atomica, è un invito irresistibile a rivisitare i film di Christopher Nolan, a partire dal suo debutto 'squattrinato' fino alla dismisura dei suoi blockbuster hollywoodiani.
Fan della metafisica e della fisica quantistica, l'autore britannico è soprattutto un grande pedagogo, che sollecita l'intelligenza dello
spettatore, affascinato dalla decostruzione dei suoi racconti e soddisfatto di ricomporre il puzzle.
Di questo viaggio retrospettivo, il principio è Following, che due decenni e dodici film dopo, assume il suo pieno significato, un punto di partenza provvisorio, forse timido se confrontato alla monumentalità delle opere che seguiranno, che annuncia chiaramente i precetti di una carriera impressionante a venire. Inception, Interstellar, la trilogia di
Batman, Dunkirk e ancora, conosciamo bene le immagini spettacolari di
Christopher Nolan, i grandi spettacoli girati in IMAX e 70mm. Film enormi, pensati e progettati per il
grande schermo.
Eppure Nolan ha cominciato 'in piccolo'. Molto piccolo. La sua opera prima esce in
sala nel 1999, formato 'quasi quadrato' (1.37:1) e pellicola 16mm. Immagine sgranata, forma austera, trattamento meticoloso, tensione continua, bianco, nero e grigio, voce off che riassume l'irrimediabile, Following; dura 70 minuti e costa soltanto 6000 dollari. Nolan lo finanzierà con l'aiuto della (futura) consorte e di alcuni amici.
Il risultato è un noir nella grande tradizione del genere e una visione contemporanea dell'anonimato delle grandi città. La complessità spazio-temporale del film, offerta come chiave dell'intrigo, diventerà il suo marchio di fabbrica. Raccontato in flashback, ci sono almeno trenta salti temporali, Following è una 'favola' sulla solitudine urbana che richiede concentrazione o almeno una certa applicazione. Mai in disparte, lo spettatore è coinvolto come il protagonista.
Complicando una storia semplice, Nolan gioca con loro fino alla rivelazione finale, un colpo di scena che non avevamo previsto, nonostante gli indizi, le immagini subliminali, i dettagli, gli oggetti lasciati indietro da Nolan. Il bianco e nero conferisce al film un'atmosfera anni Cinquanta confondendo chi guarda sull'epoca in cui il film è ambientato. Se abiti e scenografie si declinano al presente, la storia scivola in un'atmosfera retrò tra club, appartamenti chic, oggetti obsoleti - come la
macchina da scrivere del protagonista - o biondi personaggi hitchcockiani al servizio di un racconto di gangster. Ma siamo da Nolan e impareremo presto che si tratta di un'illusione, portata fino al 'prestigio' che sorprende e inganna, scoprendoci ingenui e impotenti come il suo eroe.
L'autore consegna un'opera prima mozzafiato che impone il suo stile di sceneggiatura e un cinema unico, mai lineare, che naviga tra realtà, ricordi e sogni e infiltrerà molto presto l'industria americana. Del resto è uno "scrittore" che parla e da lui derivano la parola, la scena, il film.
Dopo aver fratturato la cronologia in
Following, perfezionerà l'espediente con Memento, spingendo il processo ancora più in là: la storia sarà addirittura narrata al contrario. Dall'amnesia di Memento
all'insonnia di Insomnia, dal doppio gioco di The Prestige al labirinto mentale di
Inception, passando per la densità narrativa di Batman (uno, due e tre), il cui
sticker appare sulla porta di ingresso dell'appartamento di Bill (coincidenza? Segno del destino?), il cinema di Nolan dimostra negli anni una coerenza evidente. Nulla accade per caso e sembra chiaro fin dall'inizio che il nostro avesse un piano.
Discepolo ideale di Borges ("L'Aleph") e di Amis ("La freccia del tempo"), inventa un cinema marginale e ambizioso, di sentimenti capaci di attraversare tutte le
dimensioni (Interstellar) e di intrighi complessi in cui immerge personaggi che hanno in testa un'idea semplice: capire il mondo. Un mondo frammentato, sensoriale, virtuale, troppo grande o
troppo ridotto che scappa alla loro comprensione e resta incessantemente da riscoprire o reinventare.
Con buona pace dei suoi detrattori, che gli rimproverano la gratuità dei suoi effetti o la consapevolezza della sua "genialità", Nolan dimora segreto, conciliando fantastico e scientifico, cinema d'autore e grande spettacolo, giocando con tutte le illusioni permesse dal cinema. 'Pedinato' da vicino, è un'identità artistica e intellettuale con cui ogni regista deve fare i conti. E attenzione ai twist...
Mettiamola così: se vi è piaciuto Memento (2000), allora non potete perdervi Following (1998). Chris Nolan debutta nel mondo della regia con questo lungometraggio conciso, low-cost e in bianco e nero. Il film presenta la stessa struttura narrativa non lineare di Memento con piccoli riferimenti cinematografici a sue opere posteriori: il nome del ladro Coob verrà ripreso per Inception; [...] Vai alla recensione »
Questo è il film che apre le strade dei lungometraggi al regista Christopher Nolan. Innanzitutto è da evidenziare come proprio in questo film sembra che vengano gettate le basi per il successivo film del regista, ovvero "Memento", che sarà molto più apprezzato da critica e pubblico. In molti sostengono che anche i riferimenti a Batman (il simbolo è sulla [...] Vai alla recensione »
Un giallo che richiama un finale stile" i soliti sospetti", un'intrigante sceneggiatura che richiama anche Tarantino. Cob sembra il Wolf di Pulp fiction. Già in questo film Nolan aveva in previsione di fare batman, in quanto in due scene si vede sulla porta dell'appartamento il segno del famoso pipistrello.
Following è un elegante thriller-noir decostruito che riflette su cosa significhi voler raccontare una storia. Si parte da un assunto esistenziale tanto vertiginoso quanto poetico. Quando vediamo il protagonista aggirarsi per Londra seguendo le persone, quando ne ascoltiamo la confessione all’ufficiale di polizia, ci rendiamo conto che non siamo di fronte a un disturbo voyeuristico, quanto [...] Vai alla recensione »
L'esordio di Nolan è un film notevole, un film con una struttura non lineare della trama come Memento o The Prestige e che presenta alcune scelte stilistiche che ricordano il Dogma95 di Lars Von Trier. Un'opera scarna, semplice nella realizzazione, ma complessa nella costruzione, che racconta di ossessioni, intrighi e inganni in un crescendo di colpi di scena che tengono lo [...] Vai alla recensione »
Il primo lungometraggio di Christopher Nolan è all'insegna del contenimento dei costi. Il regista, infatti, nel raccontare questa storia in cui un aspirante scrittore in cerca di ispirazione finisce per trovarsi in un turbine senza controllo, lavora di fino, risparmiando dove può e utilizzando le sue capacità per dare personalità alla sua opera. L'utilizzo del bianco e nero aiuta a mascherare un [...] Vai alla recensione »
"Following" segna il debutto cinematografico di Christopher Nolan in un lungometraggio (prima c'era stato "Doodlebug"), ma l'esordio non è dei più felici. Si tratta di un thriller che abbraccia da un lato gli stereotipi tradizionali e si avvicina al noir con la struttura triadica del protagonista ingannato, della dark lady seducente di cui si innamora e del terzo incomodo misterioso che rivelerà solo [...] Vai alla recensione »
Breve e conciso, asciutto e senza orpelli questa commedia noir all'inglese non sembra lontanamente un film di Nolan anche se questo è il suo primo e con gli anni il regista si è evoluto in maniera esponenziale. Diretto bene e con stile è un film lento e abbastanza monocorde ma originale e coraggioso con interpreti non proprio all'altezza.
Il talento di Christopher Nolan è cristallino. Già da questo film sperimenta un tipo di montaggio che verrà poi riproposto in modo più articolato in Memento, due anni dopo. La propensione per i toni cupi, si adattano alla storia. La cosa che mi lascia perplesso è la recensione di Stefania Iannuzzi, presentata nella scheda del film, che, a prescindere dai gusti personali, presenta delle gravi imprecisioni. [...] Vai alla recensione »
un film incredibile con tanti colpi di scena!! con molto poco è riuscito a fare un fimonee GRADE christopher nolan
L'esordio al lungometraggio di Christopher Nolan con "Following" costituisce la base della sua personale tecnica di montaggio per le sue prossime pellicole, infatti, nei prossimi film come "Memento" e "The prestige" giocherà con la struttura narrativa saltellando qua e là nel racconto, creando un puzzle che via via va componendosi. Mai banale, mai noioso, nonostante l'economicità e l'assenza di colore. [...] Vai alla recensione »
Cos'é uno scrittore, in fondo, se non un ficcanaso con finalità artistiche ? E il velleitario Bill si prodiga in pedinamenti che, suo malgrado, finiscono in un grosso guaio. La messa in scena é magnetica, un b/n da nouvelle vague, a cui chiaramente si ispira. Ritmi serrati - montaggio d'autore - e ironia miscelata al dramma, in un esito di apparente ineluttabilità. [...] Vai alla recensione »
Essendo il primo lungometraggio di Nolan,dò tre stelle perchè non ancora perfetto come gli altri.Nonostante ciò,bisogna riconoscere che è un film davvero ingegnoso.Si riconosce da subito che il film è di Nolan:non è in ordine cronologico e anche in soli 70 minuti riesce a estrapolare concetti essenziali.Complimenti a Nolan.Un buon inizio.
Essendo il primo lungometraggio di Nolan,dò tre stelle perchè non ancora perfetto come gli altri.Nonostante ciò,bisogna riconoscere che è un film davvero ingegnoso.Si riconosce da subito che il film è di Nolan:non è in ordine cronologico e anche in soli 70 minuti riesce a estrapolare concetti essenziali.Complimenti a Nolan.Un buon inizio.
Ottimo film, devo dire con spunti decisamente interessanti e molto originale. Il primo film di Christofer Nolan, devo dire mi ha davvero colpito. Il film è quasi un medio metraggio ma dura quanto deve durare, il bianco e nero non è solo un artificio per ridurre il budget sugli effetti ma trovo abbia un suo senso. La tecnica con cui si svilucca la storia è una sorta di [...] Vai alla recensione »
Ottimo lungometraggio di esordio per Nolan. "Following" appare non solo come film fine a se stesso, con una propria originalità e singolarità, ma potrebbe benissimo essere considerato la "brutta copia" (anche se non brutta) del successivo "Memento" che ha contribuito a conferire al regista la fama che attualmente possiede.
A ventotto anni Christopher Nolan gira Following (Gran Bretagna, 1998 69'), piccolo film in bianco e nero e a bassissimo costo - l'equivalente in sterline di 6mila dollari. Visto ora, insieme con Oppenheimer, questo suo esordio vale come una dichiarazione d'intenti, o come un'anticipazione programmatica del suo far cinema. Bill (Jeremy Theobald) ama osservare sconosciuti che camminano per la città. [...] Vai alla recensione »
Tra le cose positive dell'uscita di Oppenheimer, c'è l'interessante e coraggiosa operazione a firma Movies Ispired che porta nei cinema italiani l'opera prima dell'allora 28enne Christopher Nolan. Following è un film piccolo sotto tutti gli aspetti soprattutto confrontando la sua successiva filmografia. È un film a bassissimo budget, girato solo nei weekend perché buona parte del cast in settimana [...] Vai alla recensione »
In questi giorni gli spettatori italiani hanno il privilegio di poter vedere al cinema il film n.1 e il film n.12 di Christopher Nolan. Ovviamente Following e Oppenheimer non hanno nulla in comune, però l'opera prima dell'autore di Tenet è assai interessante perché getta dei semi che germoglieranno negli anni a venire nella sua filmografia. Nel 1998 il 28enne Christopher Nolan firma Following, a prima [...] Vai alla recensione »
Bill, aspirante scrittore spiantato e disoccupato, pedina gli sconosciuti che incontra per strada, scegliendoli a caso, per trovare ispirazione per le sue storie. Quando Cobb, che Bill sta seguendo, lo coglie in flagrante, Bill viene trascinato nel mondo dell'uomo, che per mestiere ruba nelle case degli altri, iniziando un viaggio che si dimostrerà troppo pericoloso.
Ha un che di romantico risalire il fiume per visitarne la sorgente. Riavvolgere il filo, procedere a ritroso lungo il sentiero tracciato e ritrovarsi all'origine, all'ingresso del labirinto. Ragionare di Following, opera prima di Christopher Nolan datata 1998, significa allora varcare nuovamente quella soglia; per scrutare la genesi della sua carriera che nel corso degli ultimi venticinque anni ha [...] Vai alla recensione »
In occasione dell'uscita di Oppenheimer, Movies Inspired ha deciso di distribuire in sala, dal 23 agosto 2023, Following, il primo lungometraggio di Christopher Nolan, finora inedito in Italia. Il film è un progetto low-budget in 16 mm, in bianco e nero, autoprodotto dallo stesso Nolan, con l'aiuto della futura moglie e di alcuni amici. Gli attori lavorarono gratis, gli interni vennero girati negli [...] Vai alla recensione »
Fa un certo effetto il fatto che Following, primo lungometraggio di Christopher Nolan datato 1998, venga riportato sullo schermo da Movies Inspired proprio in contemporanea all'attesissimo Oppenheimer. Fa effetto in quanto dell'esordio di Nolan, specie se rivisto oggi e paragonato ai più recenti blockbuster del regista britannico, risalta ancor più il carattere low budget (qualcuno lo definì più propriament [...] Vai alla recensione »
Following, l'opera prima di Christopher Nolan che possiamo finalmente vedere in tutta la sua essenza noir nella dimensione da grande schermo (uscirà in sala il 23 agosto, lo stesso giorno di Oppenheimer, ultima opera del regista britannico) traccia già delle linee molto precise rispetto a quella che sarà l'evoluzione e l'esplosione della poetica uno dei più innovativi cineasti emersi tra la fine di [...] Vai alla recensione »
Sono trascorsi venticinque anni da quando Following, il film d'esordio di Christopher Nolan, iniziò a circolare per i festival di mezzo mondo, a partire dalla presentazione nella sezione "Discovery" di Toronto (dove si trovò in compagnia tra gli altri di Sombre di Philippe Grandrieux, The Shoe di Laila Pakalnina, La mela di Samira Makhmalbaf, e 23 di Hans-Christian Schmid) per arrivare al trionfo a [...] Vai alla recensione »
C'è in Following, il suo lungometraggio d'esordio del 1998, molto del Christopher Nolan che apprezziamo. E anche qualcosa che apprezziamo ma che non ha trovato seguito. Il 23 agosto arriva per la prima volta nelle sale italiane, sfruttando la concomitante uscita del suo dodicesimo film Oppenheimer, con la benemerita Movies Inspired, ed è interessante, persino affascinante riscontare ricorrenze poetiche, [...] Vai alla recensione »
In contemporanea con il gigantismo di "Oppenheimer" - e le fissazioni da regista affermato: niente effetti speciali al computer, solo costoso artigianato - esce nelle sale il primo film di Christopher Nolan. Obbligatorio per gli aspiranti registi, insegna più cose di qualsiasi Centro sperimentale. Bisogna avere idee, soprattutto. E sapersi arrangiare, tenendo conto che nel 1998 i mezzi tecnici erano [...] Vai alla recensione »