Anno | 1983 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Sergio Martino |
Attori | Gigi Sammarchi, Andrea Roncato, Simona Marchini, Adriana Innocenti, Jacques Stany Giorgio Trestini, Anna Kanakis, Serena Grandi, Clarita Gatto, Mirella Banti, Annabella Schiavone, Gegia, Patrizia Focardi, Laurie Sherman. |
MYmonetro | 2,82 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 26 aprile 2015
Gigi e Andrea, due bolognesi disoccupati, sognano Acapulco, ma si accontentano di trascorrere l'estate a Cesenatico.
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CONSIGLIATO SÌ
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Gigi e Andrea sono due trentenni bolognesi che nonostante il pallino della conquista femminile combinano, di fatto, molto poco. Per le imminenti vacanze estive sognano i luoghi più esotici, ma essendo disoccupati non riescono ad andare più in là di Cesenatico, dove alloggeranno nella pensioncina della zia di uno dei due. La sperata strage di cuori sarà in realtà un fuoco di fila di brutte figure e di botte ricevute da mariti gelosi. Una volta tornati a Bologna, si renderanno conto che qualche donna disposta a concedersi loro ci sarebbe pure.
Secondo film di Sergio Martino con Gigi e Andrea dopo Se tutto va bene siamo rovinati, Acapulco, prima spiaggia... a sinistra rimane anche uno dei più felici e divertenti della coppia. La comicità dei due bolognesi è di matrice televisiva e tale rimane anche sullo schermo, ma la sceneggiatura dell'esperto Massimo Franciosa riesce ad affondare qualche colpo al sempiterno tema del comportamento del maschio italico; se si aggiunge la cornice balneare, poi, si potrebbe anche parlare di un'appartenenza ad un sottogenere ben definito, iniziato con alcuni grandi titoli della commedia italiana, qua e là anche citati, e mai concluso.
Da un punto di vista strettamente comico, la struttura è quella di un specie di sommario di sketch messi a punto dalla coppia, con Andrea, il mattatore, più orientato alla pulsione e Gigi a fare da controcanto con riferimenti culturali "alti" e un maggior distacco comportamentale. Con alcune notazioni anche sulla sorte toccata al cinema negli anni Ottanta, la mamma di Andrea lavora come cassiera in una sala dove prima si proiettavano pellicole parrocchiali e adesso pornografiche, il film di Martino non trova una sua vera ragione di interesse, ma può contare su un andamento leggero e senza pretese che lo rende anche godibile: il finto gallismo bolognese, dopotutto, riesce a strappare qualche risata, si pensi all'episodio della tentata seduzione della tabaccaia così come alla sequenza del ristorante.
Nel cast totalmente stracult ci sono anche Gegia, Anna Kanakis, Simona Marchini, Mirella Banti e Serena Grandi, nel ruolo di una maschera del cinema. Probabilmente è davvero il più riuscito dei film interpretati dal duo di comici, come sostengono molti affezionati. Nella sigla che accompagna i titoli di testa e altri momenti della storia si sente cantare: «Viva le donne che son come l'acqua santa, quando le tocchi il miracolo non manca!».
Film giusto al momento giusto che rispecchia perfettamente lo spirito del tempo, figlio di quegli anni '80 spensierati venuti come una specie di purificazione dopo i perigliosi anni '70 intrisi di trucidi poliziotteschi. Non c'è nulla di trascendentale in questo film perchè tutti noi da giovani abbiamo fatto una vacanza così con uno o più amici.
"Acapulco prima spiaggia a sinistra" non ha mai preteso di essere un buon film e tantomeno un capolavoro della storia del cinema e il suo pregio sta proprio in questo. Le gag sono quelle demenzial popolari degli anni 80, ma il film certamente si distanzia dai cinepanettoni che nasceranno con "vacanze di natale" proprio in quell'anno. Inoltre ci sono citazioni cinematograficche (il cinema parocchiale [...] Vai alla recensione »
Chi critica l’insulsaggine della storia e della coppia non capisce che la comicità sta proprio lì. Esagerando nel demenziale, questa volta si coglie nel segno. Divertente, spontaneo, fonte di buon umore senza il minimo impegno. Chiunque può rispecchiarsi nelle avventure dei due simpatici “vitelloni”. Si scade nella più becera mediocrità soltanto durante l’incontro con la coppia di ubriachi.