Titolo originale | Soljaris |
Anno | 1971 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | URSS |
Durata | 165 minuti |
Regia di | Andrei Tarkovsky |
Attori | Natalya Bondarchuk, Donatas Banionis, Yuri Charvet, Jüri Järvet, Vladislav Dvorzhetskiy Nikolaj Grinko, Anatoliy Solonitsyn, Olga Barnet, Vitalik Kerdimun, Olga Kizilova, Aleksandr Misharin, Bagrat Oganesyan, Tamara Ogorodnikova, Yulian Semyonov, Valentina Sumenova, Georgi Tejkh, Sos Sargsyan. |
Tag | Da vedere 1971 |
MYmonetro | 3,84 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 gennaio 2017
Fenomeni non consueti si stanno verificando su una stazione nell'orbita di uno strano pianeta, uno scienziato è chiamato a indagare.. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
CONSIGLIATO SÌ
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alcosa da tempo non va sulla stazione scientifica orbitante attorno al pianeta Solaris: dei tre scienziati che vi lavorano, uno si è suicidato e gli altri due danno segni di squilibrio mentale. A indagare su quanto sta accadendo, viene inviato il dottor Kris Kalvin, uno psicologo di noto valore. Lo studioso scopre che Solaris è un pianeta magmatico e vivente che è in grado di materializzare i sogni e i ricordi degli uomini. Questa proiezione delle coscienze è all'origine del dramma degli astronauti ed anche lo psicologo cade vittima del meccanismo che comprometterà la sua misisone.
Qualcosa da tempo non va sulla stazione scientifica orbitante attorno al pianeta Solaris: dei tre scienziati che vi lavorano, uno si è suicidato e gli altri due danno segni di squilibrio mentale ... Ad indagare su quanto sta accadendo, viene inviato il dottor Kris Kalvin, uno psicologo di noto valore. Lo studioso scopre che Solaris è un pianeta magmatico e vivente che è in grado di materializzare i sogni e i ricordi degli uomini. Questa proiezione delle coscienze è all'origine del dramma degli astronauti ed anche lo psicologo cade vittima del meccanismo quando crede di incontrare la sua donna morta suicida alcuni anni prima. E della morte della donna, l'uomo si sente ancora responsabile. Al mistero dello spazio ignoto si associa, e forse si antepone, il mistero dell'ignoto che è dentro di noi.
Opera filosofica, impegnativa e difficile, ricca di suggestioni letterarie e poetiche, metafora drammatica dell'angoscia e del desiderio, in Italia Solaris venne pubblicizzato sensazionalisticamente come "La risposta della cinematografia sovietica a 2001: Odissea nello spazio".La versione italiana del film venne ridotta a 115 minuti. Un vero massacro.Remake nel 2002.
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Solaris di Tarkovskij è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di fantascienza dello scrittore polacco Stanislaw Lem. Lem , con una fantascienza fortemente filosofica, ha generato con la sua opera di non facile lettura ,ampio dibattito fra gli estimatori della fantascienze, lasciando a questo mondo un patrimonio di domande e di tracce ancora non completamente decriptate [...] Vai alla recensione »
In un futuro non precisato, Kris (interpretato dall’ottimo Banionis) é uno psicologo-scienziato incaricato di raggiungere una stazione spaziale orbitante su uno strano e sinistro pianeta chiamato “Solaris”(una sorta di ammasso gelatinoso, gassoso e liquido in continua evoluzione e dalla natura ancora incomprensibile all’uomo)e stabilire se è il caso di continuare [...] Vai alla recensione »
Il libro di Stanislaw Lem è un libro senza ombra di dubbio molto bello e scritto bene: è narrato in prima persona, ricche e accurate sono descrizioni, ampie sono le parti scientifiche anche se, secondo la mia opinione, il lirbo è di gran lunga inferiore al film del 1972 diretto da Andrej Tarkovskij (Stalker, Andrei Rublev).
Kris raggiunge la stazione spaziale Solaris, ove trova solo due colleghi, Snaut e Sartorius, giacchè il terzo si è suicidato dopo aver lasciato al nuovo arrivato un messaggio video in cui lo avverte di alcuni strani fenomeni che si stanno verificando a bordo. Anche il comportamento degli altri due uomini è profondamente sospetto.
Il 2001 sovietico, come è stato talvolta impropriamente definito, porta sullo schermo le gesta narrate nel romanzo Solaris di Stanislaw Lem. Tarkovskij tocca buona parte delle tematiche affrontate dallo scrittore polacco, come il confronto tra etica e scienza e l'incomprensione tra l'essere umano e l'oceano gelatinoso che caratterizza il pianeta. Tuttavia il regista si sofferma sul rapporto che Kelvin [...] Vai alla recensione »
Solaris segna il passaggio del regista Tarkovskij da una tematica prettamente storica a una fantascientifica, che tuttavia non si configura come lo spettatore potrebbe aspettarsi. Qui non vi sono alieni, incrociatori stellari o armi laser, ma un tema filosofico piuttosto impegnativo e ricorrente lungo tutta la pellicola, condensabile nella seguente domanda: qual è il significato dell’essere umano? Il [...] Vai alla recensione »
All'epoca fu propagandato come "la risposta sovietica a 2001 odissea nello spazio", anche se in comune alla pietra miliare kubrickiana ha solo una caratteristica: la fantascienza intesa come territorio in cui esplorare dimensioni arcane e metafisiche, piuttosto che giocattolo ad alto costo per l'intrattenimento popolare.
Cinema e storia si amalgamarono indissolubilmente quando, durante gli anni della corsa allo spazio, il maestro Kubrik, e dunque l'America, mostrarono al mondo intero il vero significato di fantascienza, mediante quel capolavoro assoluto che fu, e che è tutt'ora, "2001: Odissea nello spazio". Esattamente come sul fronte aerospaziale, la risposta sovietica non si fece attendere, [...] Vai alla recensione »
Non si può classificare questo gioiello come film di fantascienza,è riduttivo.La pellicola,che si ispira a un capolavoro di Lem e che ha visto anche un remake inadeguato con Cloney,è assolutamente geniale e scava a fondo nel grande interrogativo dell'uomo.Siamo soli nell'universo?Ma soprattutto esiste Dio e se ci fosse potrebbe essere un pianeta,non inerte e inanimato, [...] Vai alla recensione »
Sarebbe riduttivo parlare di Solaris come di un semplice film di fantascienza: la narrazione, infatti, più che verso un futuro avveniristico è introiettata nella sfera del ricordo, nel tentativo di favorire un approccio con un passato quanto mai problematico. Lo psicologo Kris Kelvin, in procinto di imbarcarsi per una missione interstellare, viene visitato nella sua [...] Vai alla recensione »
Si tratta di un diamante fantastico dell'industria cinematografica dalla fondazione di essa ad oggi. Ispirato ad un romanzo di S. Lem (1961) molto notevole per profondità concettuale. Il regista è riuscito nell'impresa extraordinem di tradurre in arte cinematografica un romanzo che pur essendo in prosa si avvicina molto alla poesia.
La stazione Russa orbita intorno al pianeta Solaris lontano dal nostro sistema solare. Lì viene inviata una missione di soccorso per indagare su degli strani fenomeni che vi accadono. La trama individua nel pianeta (vivente) la causa della materializzazione di persone scomparse che si ricompongono nella stazione Russa. Esse risorgono grazie ai ricordi "Vivi" degli ospiti.
Ho avuto la fortuna di vedere l'edizione integrale. Devo dire che i primi 40 minuti seppur mostrando punti di contatto tra la vita pre e post missione del protagonista sn del tt privi di utilità e decisamente noiosi. Ma probabilmente nn sn abbastanza colto. Cm sostengono alcuni è un film x dotti. Un limite del mio vocabolario è quello di contenere la parola retrò piuttosto che vintage il che penalizza [...] Vai alla recensione »
Film psico-fantascientifico tratto dal romanzo di Stanislaw Lem e messo su pellicola dal grande regista russo Tarkovskji. Trama forse essenziale: Dalla stazione russa in orbita attorno al pianeta Solaris accadono cose inspegabili ,ed è così che viene inviato in missione dalla terra l'astronauta psicologo Kris Kelvin. Recatosi nell'astronave l'ambiente è surreale [...] Vai alla recensione »
l'attore juri jarvet è "re lear" in un fantastico film in bianco e nero passato su una rete rai (movie, 4, ecc), credo oppure su iris nella notte di un anno fa circa. il film è stato un bellissimo film tatrale. vorrei tanto ritrovarlo e rivederlo.
Di quest'opera è stato già detto tutto, sia da esperti sia da profani. Qualsiasi altro elogio o critica suonerebbe ridondante. Per coloro che non l'abbiano ancora vista, che si colmi la lacuna, assolutamente. Trovarsi a parlar di cinema con amici con la consapevolezza di poter dire la propria riguardo a Solaris fa bene all'ego.
Ragazzi questo film è bellissimo, suggestivo ed emozionante. Estremamente lento e poco scorrevole ma dotato di una forza d'animo elevata. L'unica nota davvero negativa del film (e credetemi potrei addirittura dire che il film fa schifo solo per colpa sua) è l'attore protagonista. Pessimo, patetico e soprattutto fuori luogo.
Il film si riassume nella parola CAPOLAVORO! Uno spettacolo, un film penetrante e davvero bellissimo, anche per la sua conclusione.
Uno dei miei film preferiti in assoluto; personalmente è meglio del cervelloticissimo libro di Lem, al quale si deve però la geniale idea da cui il film trae ispirazione. L'avvertimento è d'obbligo: si può apprezzare solo se si è davvero predisposti a vederlo perchè non è una pellicola pesante, ma senz'altro impegnativa ed evidentemente [...] Vai alla recensione »
DOPO IL CAPOLAVORO DI ANDREJ RUBILOV,TARKOVSKIJ CI PORTA IN UN ALTRO MONDO DOVE IL MONDO SEMBRA ESSERSI FERMATO ED IN ALCUNE OCCASIONI OSEREMMO DIRE CHE ANZI TORNA INDIETRO PORTANDO LE CONQUISTE DEL PASSATO.IL FILM E' TRATTO DAL RACCONTO DI LEN STANISLAW,E RACCONTA UNA MISSIONE DI UN UOMO INVIATO A SOLARIS( UN NUOVO MONDO,UNA RINASCITA )UN PIANETA DOVE RISIEDE UNA BASE DI SCIENZIATI E LI NOTA [...] Vai alla recensione »
Visto oggi per la prima volta. Ho resisitito un'ora al sonno poi ho chiuso. "Solaris" è il nulla, travestito da immagini che, secondo certi Soloni, vorrebbero essere oniriche, simboliche, metaforiche e blablabla. Un vero prodotto dell'URSS, fumo negli occhi per ricoprire la totale mancanza di idee e argomenti. Tarkovskj è il Majakowski del cinema, o, in aggiunta, il [...] Vai alla recensione »
Complesso e cerebrale film di Andrei Tarkovskij, mutilato e snaturato nella versione italiana. La storia è quella di uno psicologo che arriva su una stazione presso il pianeta Solaris, dove accadono strani fenomeni parapsicologici. Sicuramente si tratta di un film interessante e di ampio respiro che mostra il talento narrativo e intellettuale di un grande regista, ma devo ammettere che il sentimento [...] Vai alla recensione »
Sei anni dopo (Rublëv risale al 1966) questa parziale dialettica si restringe ulteriormente in Solaris (l'edizione italiana, orrendamente ridotta e stravolta, consente solo qualche notazione incerta e approssimativa). Come tutti i personaggi di Tarkovsky, Chris ama la terra: i boschi fermi nella luce diffusa del giorno, le piante che scivolano e affondano lentamente sulle sponde di uno stagno, la pioggia [...] Vai alla recensione »