Non è escluso che The Other Side of the Wind venga presentato alla 75. Mostra del Cinema di Venezia.
Netflix ci ripensa e lascia che la creatura incompiuta di Orson Welles esca al cinema. Lo annuncia in un tweet Frank Marshall, production manager sul set del film ora da lui montato. L'ultima e inedita pellicola del maestro americano, The Other Side of the Wind, languiva, dimenticata, a Parigi finché il colosso dello streaming non ha acquisito il girato, affidandolo a Marshall e ai suoi collaboratori, incaricandosi dei costi di restauro. The Other Side of the Wind era uno dei cinque titoli che Netflix ha negato al Festival di Cannes 2018, dopo che la Croisette aveva deciso di limitare la competizione ai film che sarebbero usciti al cinema in Francia. Le leggi francesi, infatti, proibiscono lo streaming di qualsiasi film uscito in sala prima dei tre anni. Inutilmente, la figlia di Welles, Beatrice, ha implorato Ted Sarandos, CCO di Netflix, di lasciare che il lavoro del padre fosse "il film che superasse il divario tra Netflix e Cannes".
La piattaforma streaming che detiene i diritti del film a livello mondiale sembra star preparando, dunque, un'uscita massiccia. E se Thierry Frémaux, ha chiuso le porte a Orson Welles, sarà forse Alberto Barbera ad accoglierlo alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, da sempre aperta alle nuove realtà produttive? Al Lido nel 2015 si era già proiettato Beasts of No Nation, il primo film originale Netflix.
Ad ogni modo l'ultima opera del grande regista di Quarto potere, vincitore dell'Oscar alla carriera, scomparso nel 1985, ha infine trovato la sua strada. Scritto da Welles insieme all'artista croata Oja Kodar, sua ultima compagna di vita, The Other Side of the Wind racconta l'ultima notte di un regista leggendario impegnato a pianificare il suo ritorno, un film a basso budget, estremo ed esplicito, che lo porta però ad innamorarsi del suo attore protagonista.
Welles girò il film in bianco e nero tra il 1970 e il 1976 con gli amici Peter Bogdanovich, John Huston, Norman Foster, Susan Strasberg, Joseph McBride, ma non riuscì a completarne la produzione per via dei problemi di finanziamento che il regista regolarmente incontrava. È un racconto dal tono satirico sull'omosessualità, ma anche sul rapporto tra attore e regista, tra uomo e Dio. Stando alle parole di McBride, The Other Side of the Wind «è l'8½ di Welles, una meditazione sull'arte e il mestiere del cinema».