Anno | 1961 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Luis Buñuel |
Attori | Francisco Rabal, Fernando Rey, Silvia Pinal, Victoria Zinny, Margarita Lozano . |
Tag | Da vedere 1961 |
MYmonetro | 3,99 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una ragazza, prima di prendere i voti, si reca a trovare uno zio e questi, colpito dalla straordinaria somiglianza fra la giovane e la moglie defunta. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Una ragazza, prima di prendere i voti, si reca a trovare uno zio e questi, colpito dalla straordinaria somiglianza fra la giovane e la moglie defunta, se ne innamora. Lei però rifiuta di sposarlo e lui s'uccide. La fanciulla rimane nella casa, intenzionata a dedicarsi ad opere di bene. A poco a poco s'instaurerà però un rapporto ambiguo fra lei e il cugino e l'amante di quest'ultimo. Il film fece scandalo per una scena che parodia l'Ultima Cena, con laidi mendicanti che incarnano gli apostoli. La solita ferocissima critica di Buñuel alla religione tradizionalmente intesa e alle convenzioni sociali.
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Viridiana è una bella e giovane donna, che vuole farsi suora, né riesce a smuoverla dal fermo proposito Don Jaime, lo zio, ricco possidente, vecchio vizioso e incestuosamente attratto da lei. Egli, anzi, ottiene, col suo comportamento, di renderne ancora più salda la volontà. La notizia del suicidio di Don Jaime la indurrà però a tornare sui suoi passi e a [...] Vai alla recensione »
Bunuel e' sempre stato un regista critico,dissacratore,anarchico,ma estremamente profondo.Stavolta con il film Viridiana tocca vertici altissimi,dando libero sfogo alla sua immensa creativita'.Tratto da un soggetto di Benito Perez Galdos chiamato halma,e una sceneggiatura dello stesso Bunuel e Julio Alejandro,si racconta la storia di Viridiana.
Viridiana è una bella giovane pronta a prendere i voti come suora di clausura. Prima di rinunciare al Mondo, riceve l'invito dello zio vedovo che l'ha cresciuta sostenendone gli studi e dandole una dote, di passare qualche giorno nella sua tenuta. Ma questi, trovando una forte somiglianza tra lei e la moglie defunta, vorrebbe tenerla con sé per sempre.
Sentendosi in qualche modo responsabile della morte dello zio, la giovane Viridiana decide di rinunciare ai voti per dedicarsi ad opere di carità. Derisa dai suoi beneficiati, sconfitta nella sua dedizione altruistica, Viridiana accetterà di restare vicino a Jorge, figlio naturale del morto, che si è frattanto stabilito nella casa del padre. Tagliente ritratto di una società statica, limpida parabola [...] Vai alla recensione »