Mostra del Cinema di Venezia 2012 i film drammatici
69. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 75 film genere drammatico. Venezia - 29 agosto/8 settembre 2012. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Dal regista di Cargo 200, la storia di cinque personaggi a caccia di un sogno impossibile da realizzare. Espandi ▽
Bandit, il suo migliore amico e il vecchio padre, una bella ragazza e un musicista sono a bordo di un suv. Insieme sfrecciano per le strade del deserto con destinazione un luogo chiamato Campanile della Felicità, tra San Pietroburgo e Uglich. In questa zona, sede anche di una centrale nucleare ormai in disuso, tutti e cinque cercano di esprimere il proprio desiderio nella speranza che si avveri. Ma il campanile può esaudire solo un desiderio. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Cinque amici vagano all'interno di una foresta come fossero un branco di leoni, facendo di tutto per tenere lontana una storia (e una vita) già scritta. Espandi ▽
Film d'esordio della regista argentina Jazmín López, Leones è una parabola su delle creature trapiantate in un ambiente sconosciuto, e un'opera colma d'atmosfera sullo straniamento esistenziale della gioventù. La regia è decisamente sperimentale nel suo desiderio di offuscare la cronologia degli eventi e scomporre la progressione narrativa fino a renderla superflua. Rimangono praticamente solo il tempo e lo spazio a guidare il film, ed entrambi sembrano fondamentalmente inaffidabili. La foresta diviene un mondo da esplorare per lo spettatore stesso, che a volte perde di vista i personaggi e si trova costretto a sperimentare sulla propria pelle il senso di disorientamento che pervade l'opera. Leones fatica a elevarsi al di sopra dell'esercizio di stile ma rimane un'esperienza cinematografica inconsueta, placidamente ostile, e ricca dal punto di vista sensoriale. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Presentato nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia 2012, Kapringen è il primo film da regista di Tobias Lindholmb. Espandi ▽
Nell'Oceano Indiano una nave da carico con sette marinai viene catturata dai pirati somali. Dal quartier generale della compagnia di navigazione, l'Amministratore Delegato cerca di fare l'impossibile per portare i marinai a casa sani e salvi. Nel frattempo, i marinai tenuti in ostaggio sulla loro nave al largo della Somalia, cercano disperatamente di mantenere la calma senza sapere se torneranno a casa vivi. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Spinto dalla paura di restare disoccupato, Gabi accetta l'ingrato lavoro di tagliare l'acqua a chi non paga la bolletta. Espandi ▽
Spinto dalle difficoltà e dalla paura di restare disoccupato, Gabi accetta l'ingrato lavoro di tagliare l'acqua a chi non paga la bolletta. Ogni giorno, seguendo le segnalazioni del municipio, si presenta a casa di qualcuno e per una cifra miserabile porta via il rubinetto. Temuto, sbeffeggiato e odiato per il suo lavoro di "tagliatore d'acqua", Gabi si ritrova a mettere a repentaglio il sogno del figlio di diventare un calciatore famoso. Un magnifico apologo del capro espiatorio che a detta di molti avrebbe meritato di vincere al festival di Venezia 2012. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una piccola casa abbandonata, in Algeria. È lì che vive Ouardia, donna a cui la vita ha riservato prove non facili, ma che pian piano vuole ricominciare a vivere. Espandi ▽
Ouardia torna a casa, in una casupola isolata nell’entroterra dell’Algeria. Di fronte all’abitazione la donna seppellisce il corpo del figlio Tarek. Benché sia sola, è presto evidente come non sia libera, e venga invece sorvegliata da una guardia. Costui risponde agli ordini di Ali, leader di un gruppo islamista e fratello di Tarek. Prigioniera in casa propria, Ouardia si concentra sull’orto che cura quotidianamente con fiera ostinazione, mentre al tempo stesso piange la morte del figlio. Ali però continua a darle ordini, e un giorno si presenta alla porta con un neonato. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Wang Bing torna al documentario e lascia il suo Shanxi per immortalare uno spaccato di miseria anche più allarmante. Espandi ▽
Wang Bing torna al documentario e lascia il suo Shanxi per immortalare uno spaccato di miseria anche più allarmante. Obiettivo questa volta la provincia dello Yunnan, in particolare la zona montuosa, in cui a 3000 metri di altitudine vivono famiglie indigenti, che mangiano patate - il grano non cresce così in quota - e bevono l'acqua di un ruscello. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La triste parabola di una famiglia segnata da un destino di libertinismo e relativo contrappasso. Drammatico, 2012. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un lungo viaggio fra le vite che hanno segnato la rivoluzione egiziana. Espandi ▽
Sullo sfondo epocale, delle proteste di Piazza Tahrir al Cairo che hanno avuto inizio il 25 gennaio 2011, questo film di Ibrahim El Batout ci accompagna in un avvincente viaggio, che vede protagoniste le vite dell'attivista Amr, del giornalista Farah e dell'uffciale di stato Adel. Il film esplorerà come essi vedono una realtà in movimento nei giorni e nelle notti che portarono alle dimissioni del presidente Mubarak. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
"Il Gemello" è il nomignolo di Raffaele. Ha ventinove anni e due fratelli gemelli. È entrato in carcere all'età di quindici per aver rapinato una banca, da dodici vive li dentro. Espandi ▽
"Il Gemello" è il nomignolo di Raffaele. Ha ventinove anni e due fratelli gemelli. È entrato in carcere all'età di quindici per aver rapinato una banca, da dodici vive li dentro. Raffaele non è un detenuto normale, ha carisma e gode di grande "rispetto" da parte degli altri detenuti. Il carcere circondariale di Secondigliano (Napoli) è la sua casa, lì, in quel luogo di dolore, vive con il suo compagno di stanza Gennaro; coetaneo e condannato all'ergastolo. Con lui lavora alla raccolta differenziata dei rifiuti e grazie a questo lavoro mantiene la sua famiglia d'origine. Raffaele ha un rapporto speciale anche con Niko, il capo delle guardie carcerarie con cui parla e si confronta. Niko sta cercando di introdurre nelle sezioni carcerarie che dirige regole più umane e attente all'individuo. Il film è un viaggio all'interno dei luoghi fisici e dell'anima di Secondigliano, dagli spazi angusti delle celle, al parlatoio in cui si incrociano le esistenze dei tre protagonisti tra piccoli e grandi avvenimenti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Anna e Francesca, piccole ma già grandi, vivono la loro ultima estate di innocenza prima del liceo. Tratto dal libro di Silvia Avallone. Espandi ▽
Anna e Francesca sono due quattordicenni piombinesi. Vivono in quartiere di case popolari i cui abitanti sono in gran parte operai delle acciaierie Lucchini. Anna ha un padre che ha lasciato il lavoro e ora cerca fortuna lontano dalla famiglia. Francesca invece ha un genitore troppo presente che forse abusa di lei. Le due ragazze vivono i primi turbamenti del crescere e, al contempo Anna (attraverso suo fratello Alessio e i suoi amici) sente forte la presenza della fabbrica e delle condizioni di vita che essa sottintende. Finché un giorno in città torna Elena, un tempo compagna di Alessio e ora suo dirigente. Intanto Anna ha conosciuto Mattia che ha diversi anni più di lei. Francesca si chiude ancora di più nel suo dolore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Nato gobbo e piagato dalla tubercolosi e dall'artrite, Jung cerca l'affetto di una famiglia nel figlio naturale della sua matrigna. Espandi ▽
Nato con la gobba e abbandonato in un orfanotrofio, Jung è stato adottato da una donna che lo tiene nascosto in una soffita e lo usa solo come uno schiavo nel suo negozio d'abbigliamento. La matrigna ha anche un figlio con il quale Jung ha un rapporto di odio e amore. Diventato adulto, Jung lavora presso l'obitorio, con il compito di ricomporre i cadaveri. E deve prendere medicine in dosi massicce per combattere la tubercolosi e l'artrite. Nonostante la malattia, pulire e vestire i morti è un lavoro che trova appassionante e nobile. La sua vita all'obitorio è un misto di realtà e fantasia, e i cadaveri diventano degli amici e dei modelli per la sua immaginazione. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un racconto collettivo, il risultato del laboratorio di Regia Cinematografica diretto da Sergio Rubini e del laboratorio di Sceneggiatura a cura dello stesso Rubini e Ugo Chiti. Espandi ▽
Sei esordi per gli allievi dell'Accademia, promossi e sostenuti dalla Siae e coordinati da Sergio Rubini. Un racconto collettivo, un mosaico di storie di vita pedinato col passo svelto della passione. E l'occasione per un confronto sulla difficoltà di esordire in Italia. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Gregoretti mette la cronaca de «La Nuova Arena» di Verona accanto alla prosa salgariana. Espandi ▽
Con l'audacia e l'originalità che lo distinguono, Gregoretti pensò di mettere accanto alla prosa salgariana, la cronaca più spicciola, quella di tutti i giorni, tratta dalle notizie riportate dal quotidiano «La Nuova Arena» di Verona, sul quale il feuilleton venne pubblicato a puntate nel 1883. Si mescolano così attualità, cronaca, politica e avventura d'appendice, con sorprendenti assonanze al cinema sperimentale più contemporaneo. Scene, costumi e fotografia a colori, di grande raffinatezza. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.