Aprile è un mese decisivo nella vita di Moretti. Le elezioni vinte dal Polo nel '94 (la vicenda per lui peggiore: si fa l'unica "canna" della sua vita); quelle vinte dall'Ulivo nel '96; soprattutto la nascita del figlio. Espandi ▽
Aprile è un mese decisivo nella vita di Moretti. Le elezioni vinte dal Polo nel '94 (la vicenda per lui peggiore: si fa l'unica "canna" della sua vita); quelle vinte dall'Ulivo nel '96; soprattutto la nascita del figlio. In questo contesto il regista scrive un diario, molto più vero di Caro diario. È indeciso se fare un documentario sull'Italia oppure un musical ambientato in una pasticceria. Nel frattempo sua moglie è incinta e tutto viene preparato per la nascita del bambino. Vediamo Emilio Fede esultare per il successo del Polo e Berlusconi pronunciare il discorso della vittoria. Moretti, uomo di sinistra dichiarato, assesta così due colpi al cerchio (di destra) e uno (piccolo) alla botte (di sinistra): come quando vede D'Alema in TV subire Berlusconi e lo incita a reagire. Recensione ❯
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Il film è ambientato nel mondo delle "baraccopoli" ai margini delle grandi città (in questo caso, Roma). Descrive impietosamente le miserie materiali e morali di cui soffrono i poveri che abitano le baracche. Espandi ▽
Il film è ambientato nel mondo delle "baraccopoli" ai margini delle grandi città (in questo caso, Roma). Descrive impietosamente le miserie materiali e morali di cui soffrono i poveri che abitano le baracche. Scola collabora anche al soggetto e alla sceneggiatura. È un lavoro interessante segnato da momenti umoristici e grotteschi e da altri poetici e drammatici. Recensione ❯
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Con Caro Diario Moretti si separa dal personaggio di Michele Apicella per raccontarsi ed esporsi in prima persona. Commedia, Italia1993. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo la crisi ideologica di Palombella rossa, Moretti abbandona il suo alter ego Michele Apicella e porta sullo schermo se stesso, senza filtri. Espandi ▽
Diviso in tre momenti distinti, il film di Moretti è giunto nelle sale a distanza di quattro anni da Palombella rossa. Nel frattempo ha interpretato Il portaborse e diretto il film-documento La cosa. Nella prima parte di Caro diario, intitolata In vespa, siamo a Roma nel mese d'agosto. Il personaggio-protagonista girovaga, cercando quartieri e luoghi inusuali. Va al cinema e vede, oltre a un film italiano minimalista sulle sconfitte presunte della sinistra e del '68, Henry-Pioggia di sangue. Trovandolo brutto e troppo violento, decide di fare un terzo grado a un critico, che ne ha scritto le lodi con un linguaggio pseudo-colto e incomprensibile (piccola apparizione di Carlo Mazzacurati). Recensione ❯
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Un maniaco omicida evade dall'ospedale psichiatrico e si rifugia in un teatro dove stanno provando una commedia musicale ispirata alle sue gesta crimi... Espandi ▽
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Fastosa ricostruzione d'epoca e d'ambiente. Riccardo Broschi, modesto musicista, fa evirare il fratello Carlo secondo l'usanza settecentesca, per tras... Espandi ▽
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Alla ricerca di protezioni politiche, l'industriale La Noce, colpevole di inquinamento, cerca l'aiuto di Cocò, ragazza di facilissimi costumi. Espandi ▽
L'industriale veneto La Noce ha una fabbrica di formaggi che inquina un fiume presso Catania. Grossolano e spregiudicato, aiuta, traendone qualche vantaggio, una città per ragazzi diretta da un monsignore un po' maneggione. Per scongiurare i rigori della legge antinquinamento gli occorrono i favori dell'onorevole Pedicò, che è solito dare una mano a chi gli cede la moglie. Ma quella di La Noce, oltre che affetta da manie religiose, è anche scarsamente appetibile, per cui il segretario dell'industriale, rag. Albertini, provvede a sostituirla con una prostituta di infimo ordine "Cocò". Nel vagone letto fra Roma e la Sicilia, e più tardi nella villa dell'onorevole, accadono equivoci e scambi di persona che mandano all'aria i progetti e provocano esplosioni di insulti fra i protagonisti. Risultato: il caseificio cade nelle mani di Robertazzi, protettore della prostituta, mentre il rag. Albertini viene ucciso da un concorrente. Recensione ❯
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Grande, grosso e Verdone ripropone una volta di troppo i bonari mostri della periferia romana, un "sacco" sconfortanti e "troppo" fuori età. Commedia, Italia2007. Durata 131 Minuti.
Un ritorno dei personaggi più celebri del grande comico romano. Espandi ▽
Leo e la sua famiglia, in procinto di partecipare a un raduno di boy scout, sono costretti a interrompere i loro programmi inseguito all'improvvisa morte della madre di lui.
Callisto Cagnato, professore universitario, è preoccupato dal fatto che suo figlio non riesca ad intrattenere rapporti, soprattutto con le ragazze. Dopo avergli fatto conoscere una sua studentessa, la storia prenderà una direzione imprevedibile.
Moreno e la moglie Enza si recano in vacanza a Taormina su consiglio del loro terapista, nel tentativo di rianimare un rapporto logorato. Ma la vacanza sembra allontanarli ulteriormente. Tre storie parallele che vedono come protagonista assoluto Verdone e i personaggi dei suoi primi film. Recensione ❯
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Film tra l'orrore, il fantascientifico e il parapsicologico: il terribile dottor Mabuse si è reincarnato in uno scienzato pazzo che da un laboratorio ... Espandi ▽
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Cercando una protagonista per il suo nuovo film, un regista si innamora di una bizzarra aristocratica, ma inizia a ricevere una serie di telefonate mi... Espandi ▽
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Un Alberto Sordi irresistibile in una brillante e autentica commedia italiana. Commedia, Italia, Spagna1957. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sordi fa il palazzinaro, ma gli affari gli vanno male. Potrebbe forse aggiustarli se la giovane moglie, una vera e propria arpia, non gli mandasse a monte un affare. Espandi ▽
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Nanni Moretti, che due anni dopo dirigerà Ecce Bombo, in questo film girato in super-8, racconta le delusioni di un sessantottino a cui va tutto male. Espandi ▽
Nanni Moretti, che due anni dopo dirigerà Ecce Bombo, in questo film girato in super-8, racconta le delusioni di un sessantottino a cui va tutto male. Recensione ❯
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Magnifica rievocazione di un momento storico, cruciale nel cammino della lotta per l'indipendenza algerina e della figura di un capo rivoluzionario. Espandi ▽
Magnifica rievocazione di un momento storico, cruciale nel cammino della lotta per l'indipendenza algerina e della figura di un capo rivoluzionario, Alì La Pointe. Convertitosi alla causa nazionalista dopo un passato burrascoso, viene ucciso nel suo rifugio dalle truppe francesi. I disordini momentaneamente cessano: ricominciano nel '60 e nel '62 l'Algeria diventa una nazione libera. Il film ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia nel 1966. È certamente l'opera di maggior rilievo del regista. Di grande rigore espressivo, tale da rasentare, in alcuni punti, il documentario. Un film che ha fatto molti proseliti. Recensione ❯
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Un surreale gioco di società tra assassini e vittime. Elio Petri tra commedia e fantascienza. Fantascienza, Italia1965. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
A Roma in un futuro prossimo tutte le guerre sono state abolite e l'aggressività umana viene sfogata in un grande gioco di società: la caccia all'uomo... Espandi ▽
A Roma, in un futuro prossimo, tutte le guerre sono state abolite e l'aggressività umana viene sfogata in un grande gioco di società: la caccia all'uomo. Si affrontano Caroline, americana efficientista nata da una fecondazione artificiale, che ha già ucciso nove cacciatori, e Marcello, pigro romano, preoccupato per i suoi guai familiari (non va d'accordo con la moglie né con l'amante e deve tenere nascosti in casa gli anziani genitori, in quanto cittadini inservibili). Fra un duello e l'altro, il marketing pubblicitario sponsorizza la caccia e la riprende in diretta. Recensione ❯
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