Dopo Anime nere, Francesco Munzi realizza un documentario di montaggio andando a scavare negli archivi più importanti d'Italia. Espandi ▽
Le proteste giovanili in Italia negli anni compresi tra il 1967 e il 1977, ripercorse unicamente attraverso il montaggio di filmati d'archivio: quello storico Istituto Luce Cinecittà, le Teche RAI, l'Associazione Alberto Grifi, l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, la Fondazione Cineteca di Bologna. L'idea è molto semplice: creare una partitura in tre movimenti ("Vogliamo tutto e subito", "Magari anche la rivoluzione" e "Se gli uomini sono dèi") solamente a partire dal materiale di repertorio, senza commenti aggiunti né didascalie, se si eccettua un cartello che da solo riporta a un periodo fortemente segnato dall'esercizio dialettico: "potete fermare il proiettore e discutere", indicazione di metodo del leggendario dibattito da cineforum militante, e consiglio utile anche per i moderatori che accoglieranno il film in sala oggi. Recensione ❯
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Una testimonianza preziosa con tanti momenti rubati, rivelazioni spontanee e la presenza ironica del regista. Documentario, Italia2017. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che racconta cosa è accaduto dopo il terremoto del 30 ottobre 2016 che ha nuovamente colpito il Centro Italia. Espandi ▽
"Questo è quello che resta della mia casa". Il documentario La botta grossa inizia così: con il regista Sandro Baldoni traumatizzato davanti alle macerie della sua abitazione di Campi, frazione di Norcia colpita dal sisma del 30 ottobre 2016. Un terremoto che non ha lasciato morti ma che ha trasformato gli abitanti di molti piccoli centri umbri e marchigiani in senzatetto, spesso costretti ad una "transumanza obbligata". Recensione ❯
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Imbevuto di amarissima ironia e insieme di delicata tenerezza per un'umanità allo sbando, il racconto visivo di un'Italia meridionale stremata dalla guerra. Documentario, Italia2016. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Norman Lewis, un giovane ufficiale inglese che entrò con la Quinta Armata Americana in una Napoli distrutta e piegata dalla guerra. Espandi ▽
Nel 1943 un giovane ufficiale inglese, Norman Lewis, entrò con la Quinta Armata Americana in una Napoli distrutta e piegata dalla guerra.
Lewis fu subito colpito dal magma sociale pulsante e complesso di una città che ogni giorno riusciva nei modi più incredibili a inventarsi la vita dal nulla, e prese nota su alcuni taccuini di tutto quello che gli successe nell'anno della sua permanenza. Gli appunti che Lewis scrisse in quel periodo finirono poi per costituire "Naples '44". Il film tratto da questo libro, immagina l'ufficiale inglese, divenuto dopo la guerra un affermato scrittore, tornare tantissimi anni dopo nella città che lo sedusse e lo conquistò per un visionario amarcord fatto di continui flashback tra i luoghi del presente che Lewis ripercorre dopo tanto tempo e le storie del passato di cui questi luoghi sono stati protagonisti. Recensione ❯
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Dagli anni '50 fino ai '60 le varie rubriche di posta del cuore si moltiplicano sui periodici femminili diventando, insieme ai fotoromanzi e alla letteratura rosa, uno specchio della società reale.
Ed è così che le rubriche di lettere di Amica, Annabella, Harper's Bazaar si popolano di ragazze madri, di mogli e madri sull'orlo di crisi di nervi, di riconciliazioni drammatiche e appassionate, ma anche di tentativi per non sfigurare al tempo del benessere.
La Contessa Clara insieme a Donna Letizia sono le registe di bon ton e consigliere sentimentali con esiti che oggi appaiono paradossali nel loro voler essere rassicuranti; ma anche, nel caso di Brunella Gasperini, cercando di dare una visione che va aldilà dell'Italietta di quegli anni. Quelle lettere e le relative risposte non solo fotografano una faccia della realtà, ma "dànno la linea" e ci vorrà del tempo prima che quella linea venga superata. Recensione ❯
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Le "strane straniere" raccontano le loro vite con grande candore e disponibilità, accompagnate da una narrazione trasparente e formalmente curata. Documentario, Italia2016. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di cinque donne arrivate in Italia per motivi diversi: l'amore, il lavoro, la curiosità o forse il destino. Espandi ▽
Radoslava è una pescatrice che ha aperto una cooperativa di donne per utilizzare il pesce invenduto trasformandolo in prodotti alimentari; Ana e Ljuba, l'una croata l'altra serba, sono amiche inseparabili che gestiscono insieme una galleria d'arte; Fenxia detta Sonia è la proprietaria di uno dei migliori ristoranti cinesi di Roma; Sihem, tunisina, si occupa di assistenza alle famiglie indigenti, ha messo in piedi un'associazione culturale per donne immigrate e dirige una casa famiglia per anziani. Recensione ❯
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Un film di documenti e di avventure, che ha radici saldate nella storia del paese. E nel suo mito. Documentario, Italia2018. Durata 58 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia straordinaria della più grande nave della storia d'Italia. Un mito dei mari, dal porto di Genova all'America. Espandi ▽
La storia del REX, il transatlantico più famoso e ricco di leggenda della marina italiana. Simbolo dell'Italia fascista, campione di velocità nella traversata atlantica, la nave che ha rivoluzionato il modo di viaggiare per mare, aprendo la strada al moderno concetto di crociera. Una storia indagata attraverso testimonianze dirette, il racconto di esperti e appassionati per ricostruire la storia e la leggenda intorno alla breve vita della nave, dal primo viaggio nel 1932 all'affondamento per mano degli alleati nel 1944, e all'eco del suo mito che ancora emerge nell'industria e nel costume italiani (un esempio su tutti in "Amarcord" di Federico Fellini). Recensione ❯
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Il ritratto di un 'compagno di cammino' che trova il suo senso più profondo nel suo valore di catalizzatore della Storia. Documentario, Italia2017. Durata 76 Minuti.
La storia di un uomo che ha attraversato molti eventi drammatici (terrorismo degli anni di piombo, Tangentopoli, conflitti, corruzione, crisi del lavoro, solitudini). Espandi ▽
Chi era Carlo Maria Martini, e perché ha significato tanto per i milanesi e in generale i cattolici? Si pongono questa domanda Ermanno Olmi e Marco Garonzio, giornalista del Corriere della Sera che per decenni ha seguito l'uomo destinato (a sua insaputa) a diventare arcivescovo di Milano, e insieme ne ripercorrono la vicenda umana e spirituale parlando in prima persona, come se fosse lo stesso Carlo Maria Martini a raccontarsi. Recensione ❯
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