Titolo originale | City On a Hill |
Anno | 2019 |
Genere | Poliziesco, Drammatico, Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Michael Cuesta, Gavin O'Connor, Christoph Schrewe, Hagar Ben Asher, Adam Bernstein, Ed Bianchi, Metin Hüseyin, Clark Johnson, Kyra Sedgwick, Alex Zakrzewski |
Attori | Kevin Bacon, Aldis Hodge, Lauren E. Banks, Kevin Chapman, Amanda Clayton Shawn Contois, Rory Culkin, Kevin Dunn, Jill Hennessy, Cathy Moriarty. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 settembre 2019
Nel clima corrotto di Boston si muovono un procuratore distrettuale e un agente dell'FBI. I due tentano di riportare la giustizia in città. La serie ha ottenuto 1 candidatura a Satellite Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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Un procuratore distrettuale afroamericano giunge nel clima corrotto di Boston negli Anni Novanta per cambiare l'andamento delle cose. Al suo fianco si aggiunge un veterano dell'FBI. Insieme lavoreranno al caso di una famiglia di criminali che metterà a dura prova il sistema giudiziario della città.
Un poliziesco solido, secco e molto documentato, con un cast affiatato e un progetto di lungo respiro
Recensione
di Andrea Fornasiero
Boston, primi anni 90: la città è in preda a una crescente criminalità e una banda di rapinatori assale un blindato e finisce per ucciderne le guardie. Il caso offre l'occasione all'ambizioso procuratore nero Decourcy Ward di fare carriera e affrancarsi dai soli problemi della sua comunità - dove per altro opera politicamente sua moglie in contrasto con un potente e losco reverendo. L'indagine di Ward viene però manipolata dall'astuto agente federale Jackie Rorh, sulla cui presunta corruzione inizia a indagare una giornalista. Rohr inoltre ha problemi con la moglie, che tradisce con una ragazza asiatica, e con la figlia che frequenta cattive compagnie.
Racconto urbano corale, City on a Hill è inevitabilmente sulla scia di The Wire e perde l'impossibile confronto, ma rimane un poliziesco solido con un cast affiatato e un progetto di lungo respiro.
Tratta da un'idea di Ben Affleck e dell'esordiente Chuck McLean, la serie infatti vorrebbe arrivare a raccontare il cosiddetto "Miracolo di Boston", ossia l'implementazione di politiche di prevenzione che sono state capaci di ridurre notevolmente la criminalità, in particolare quella giovanile. City on a Hill la prende comunque discretamente alla lontana e - giustamente - illustra in questa prima stagione soprattutto quello che non funziona in città, a partire dal rapporto vagamente incestuoso fra federali, poliziotti e criminali per via di una fitta e impenetrabile rete di informatori.
Mattatore della scena è Jackie Rohr, il solo che sembra capace di srotolare la matassa e come tale l'unico a poterla dirigere dove vuole. La sua semi onnipotenza in città è bilanciata dalla sua crescente impotenza in casa, dove la moglie acquista indipendenza e la figlia sfugge tra le maglie del suo controllo. Lo interpreta un Kevin Bacon senza redini, che si lancia in elaborati dialoghi ricchi di turpiloquio e aneddoti, con un'aria a tratti sorniona, a tratti ipereccitata, ma sempre attraversato da una disillusione di fondo quasi nichilista. Compete con lui solo Kevin Dunn, che porta con sé da Veep e da altre serie un ricco e colorito eloquio.
Più di buone maniere e meno fiorita è invece la parlata del procuratore in ascesa, che ha il volto di Aldis Hodge, reduce dal ruolo dello schiavo ribelle protagonista di Underground, e meno eclettico e più serio del solito è anche Jonathan Tucker, esplosivo in Kingdom e che ha lasciato Snowfall per partecipare a City on a Hill. I fan dei procedural ritroveranno poi Jill Hennessy, ben nota anche in Italia per il ruolo centrale di Crossing Jordan, qui nella parte un po' ingrata della moglie in cerca di emancipazione. Sul fronte femminile hanno più fortuna Catherine Wolf, che incarna la sua terribile madre, Sarah Shahi (ex Person of Interest) nei panni della detective e una vulcanica Amanda Clayton, qui moglie irlandese del milieu criminale dal carattere di ferro.
Prodotta da Matt Damon e Ben Affleck per la premium cable americana Showtime, City on a Hill è già stata confermata per la seconda stagione e consta di una prima annata di dieci episodi, il primo dei quali diretto da Michael Cuesta, che per Showtime aveva già lanciato Dexter e Homeland. Tra gli altri registi, oltre alla moglie di Bacon Kyra Sedgwick, troviamo non a caso tre nomi passati per The Wire: Ed Bianchi, Clark Johnson e Alex Zakrzewski.
L'ampiezza dell'affresco di City on a Hill, che spazia tra il mondo irlandese e quello nero e tra i criminali, polizia, giustizia e federali richiama alla memoria il capolavoro di David Simon. Pur se meno innovativo e meno brillante nella scrittura, quella di Chuck McLean è una serie poliziesca sufficientemente secca e molto documentata, capace di offrire un ritratto credibile di un'epoca e con l'ambizione di raccontare la trasformazione di una città e l'applicazione, una volta tanto felice, di politiche urbane. Ma questa positività è ancora tutta da venire e fin qui City on a Hill rimane profondamente nera, ravvivata da qualche momento d'azione e soprattutto dai lampi di amara ironia di Kevin Bacon.