Anno | 2016 |
Genere | Thriller |
Produzione | Argentina |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Sebastián Borensztein |
Attori | Ricardo Darín, Oscar Martínez, Inma Cuesta . |
Tag | Da vedere 2016 |
MYmonetro | 3,28 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 maggio 2019
Un uomo durante la dittatura argentina si nasconde in una piccola città del sud.
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1977, durante la dittatura argentina, il capitano della Marina militare Tomas Koblic, si rifiuta di obbedire ad un ordine e per questa insubordinazione è allontanato ed esiliato. Con l'aiuto di Alberto Tejero, che lo ospita presso l'hangar di sua proprietà, l'ex pilota sceglie di fuggire, nascondendosi in una piccola cittadina del sud del Paese. Ben presto, però, la presenza del nuovo arrivato, addetto alle fumigazioni nei campi di proprietà del fidato amico di famiglia, non passa inosservata, né dagli abitanti - tra i quali fa la conoscenza di Nancy -, tanto meno da parte del commissario Velarde, violento e privo di scrupoli, pronto a tutto pur di scoprire le ragioni del suo soggiorno in quei luoghi.
Dopo essersi imposto negli anni Ottanta e Novanta come produttore e sceneggiatore argentino di serie televisive tra i più prolifici, Sebastian Borenzstein si cimenta nella regia cinematografica. Sugli schermi italiani è noto per Cosa piove dal cielo? con cui ottiene il premio Goya, l'equivalente spagnolo degli Oscar.
Sullo sfondo di una delle pagine più buie della Storia argentina, Capitano Koblic pur prediligendo la scrittura di genere del noir, non perde di vista l'importanza della tematica affrontata. "Tra il 1976 e il 1983", si legge nell'incipit del film, "la dittatura militare argentina commise numerosi crimini di lesa umanità. Uno dei modi più aberranti utilizzati per uccidere consisteva nel lanciare prigionieri vivi in mare da un aereo militare. Erano chiamati 'I voli della morte'". Un capitolo doloroso ancora aperto, è soltanto di due anni fa la sentenza emessa contro gli ufficiali della morte, per la causa dell'Esma (Escuela de Mecanica de la Armada), la scuola tecnica della marina di Buenos Aires dove, negli anni del regime militare, dal 1976 al 1983, passarono oltre cinquemila prigionieri politici e la maggior parte di loro scomparve nei voli della morte. Il film, dalla fattura classica, per la scelta di una narrazione lineare, privilegia la caratterizzazione dei personaggi rispetto al ritmo - azzeccata la scelta del cast, in particolare di Ricardo Darìn nei panni della figura positiva del comandante, che rifiuta di aprire il portellone del proprio aereo, prendendosi il tempo di descrivere quel clima di terrore e prevaricazione. Aiuta poi la scelta di un paesaggio desolato e isolato, dove si consumano rapporti di forza sul piano sociale, e quella delle vicende private dei personaggi (la giovane donna costretta ad accettare una relazione incestuosa), in cui ognuno, a proprio modo, è responsabile del proprio agire.
Bel Thriller, ben scritto e ben recitato, si basa su un fatto storico reale per raccontare le vicende di un uomo che si è trovato a dover essere complice di crimini disumani. NO spoiler, guardatevelo, per gli appassionati sarà un piacere.