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Ultimo aggiornamento martedì 21 marzo 2017
Thailandia, Laos e Cina avviano un'indagine congiunta per indagare sull'uccisione di 13 passeggeri e dell'equipaggio di una nave mercantile.
CONSIGLIATO SÌ
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Quando il governo thailandese rivendica il successo di un'operazione antidroga che ha comportato l'uccisione di 13 pescatori cinesi, la polizia di Pechino capisce che qualcosa non torna e invia come infiltrati Gao Gang e i suoi uomini. Ben presto questi scopriranno che intorno al delta del Mekong si sviluppa un impero del narcotraffico, di ferocia inaudita.
Zhang Hanyu si candida a volto ideale della giustizia made in China. Dopo gli exploit di The Taking of Tiger Mountain di Tsui Hark, rivisitazione del classico per eccellenza maoista, è ora un poliziotto infallibile e incorruttibile in Operation Mekong di Dante Lam.
Una produzione dal budget consistente, che vede Lam abbandonare le strade di Hong Kong e le tradizionali storie di triadi e sbirri in favore di uno script chiaramente influenzato dalle esigenze dei committenti cinesi. Il fatto di cronaca viene sconvolto e spettacolarizzato, con un'enfasi particolare sulle gesta cinesi, dimenticando che l'operazione originaria nel Mekong coinvolgeva in modo massiccio la polizia birmana e laotiana.
Action noir metropolitano nella prima parte, Operation Mekong diviene missione di guerriglia nell'epilogo, con escalation fino al conflitto armato tra le forze di polizia cinesi e thailandesi e i signori della droga del Sud Est asiatico, criminali ultraviolenti disposti a reclutare anche i bambini nelle proprie legioni. La Thailandia ritratta da Lam è un concentrato di stereotipi, ma è innegabile che le sequenze di azione pura funzionino, spesso grazie al fascino ingenuo ma contagioso che accompagnava i film di Rambo o le produzioni Cannon nei reaganiani anni '80. Ma le citazioni non finiscono qui: dagli inevitabili riferimenti a Apocalypse Now e Il cacciatore (non c'è giungla senza roulette russa) alle strizzate d'occhio al cinema di Hong Kong (il John Woo di Heroes Shed No Tears su tutti), Dante Lam non si fa mancare nulla, incluse riprese a 360 gradi e ricorso scenografico ai droni. Tutto è consapevolmente sopra le righe e niente è immune da stereotipi: ma quello di Lam è cinema action come si intendeva nel XX secolo, senza compromessi né ipocrita ricerca di fronzoli. A contare sono solo onore, spirito di sacrificio e potenza di fuoco.
OPERATION MEKONG disponibile in DVD o BluRay |
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