Titolo originale | Hyde Park on Hudson |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Roger Michell |
Attori | Bill Murray, Laura Linney, Samuel West, Olivia Colman, Elizabeth Marvel, Elizabeth Wilson Eleanor Bron, Olivia Williams, Blake Ritson, Jonathan Brewer, Martin McDougall, Tim Beckmann, Sam Creed, Mark Badham, Buffy Davis, Andrew Havill, Nancy Baldwin, Jeff Mash, Tim Ahern. |
Uscita | giovedì 10 gennaio 2013 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,77 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 4 settembre 2015
La visita di Re Giorgio VI nel 1939 a Hyde Park, nella residenza della famiglia Roosevelt, determinò conseguenze importanti sugli sviluppi dell'imminente Seconda guerra mondiale. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office A Royal Weekend ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 504 mila euro e 220 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nel giugno 1939 il Presidente Franklin Delano Roosevelt e sua moglie Eleanor ospitano il re e la regina d'Inghilterra per un weekend nella tenuta della madre del presidente, chiamata Hyde Park on Hudson. Gli inglesi sono sulla soglia del conflitto con la Germania di Hitler e hanno disperatamente bisogno dell'aiuto degli Stati Uniti. Non per niente, si tratta della prima visita in assoluto di un monarca inglese in terra americana. Complice un picnic a base di hot dogs, il weekend si rivelerà l'occasione per l'avvio di una relazione speciale tra i due Paesi.
Ciò che il film di Michell tenta di fare, per movimentare la drammaturgia e tingere di romanticismo l'insieme, è un parallelo con un'altra relazione speciale, quella tra il carismatico Roosevelt e la dimessa Daisy: una relazione che parte da una parentela di quinto grado e si fa presto più intima, pur restando segreta fino alla morte di lei.
Immerso in scenari naturali spettacolari, A Royal Weekend (come recita bizzarramente il titolo "italiano") sfoggia la sicurezza del prodotto che ha dalla sua un pugno di attori perfetti, tra i quali spiccano Murray e Linney per l'aderenza alla parte, ma ancora di più Samuel West e Olivia Williams, aiutati dai personaggi più belli e più spessi: quelli di "Bertie" e di Eleanor Roosvelt, che da sola basterebbe a riempire non un film ma una serie in più stagioni.
Tanta sicumera, però, induce il film a trascurare colpevolmente la sceneggiatura, che finisce per soffrire degli stessi problemi di cui soffre il personaggio che ha scelto come occhio interno: come la cugina, resta sulla soglia, non è curiosa e non incuriosisce. Se Daisy, disponibile e silenziosa come un pezzo di mobilio, rimane sconvolta da ciò che scopre a proposito del suo amico presidente, lo spettatore, per contro, faticherà a solidarizzare con tanta ingenuità, così come a credere che sia stata una chiacchierata del dopo cena tra i due uomini -pur ben scritta, lo squarcio più riuscito dell'insieme- a far abbandonare all'America il proposito isolazionista.
L'occasione, in definitiva, è leggera come un appuntamento per il tè del pomeriggio e troppo va perso di quel che poteva nascere dall'incontro-scontro delle due civiltà e resta invece soltanto accennato.
La prospettiva obliqua e semisconosciuta, che aveva funzionato per Marilyn, trova qui un ostacolo non da poco nell'aver a che fare con un personaggio poco dinamico e con un materiale narrativo non abbastanza sviluppato. Il piccolo grande evento dell'incontro tra Roosevelt e Giorgio VI ha fatto la Storia ma non farà quella del cinema.
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Tanto era elegante "il discorso del re" e tanto è rozzo "a royal weekend". Presentato con un ottimo ed accativante trailer, lascia un sapore di concessa pruderiè per il buon nome dell'attore principale, interprete della figura di Roosvelt, che dovrebbe innalzarne l'intrinseco valore, ma nessuno si può aspettare allusioni sessuali così becere che [...] Vai alla recensione »
Siamo negli anni della grande depressione, la guerra è alle porte, l'Inghilterra ha un nuovo Re, giovane e balbuziente, gli Stati Uniti hanno un Presidente poliomielitico. Il film ci racconta dell'incontro dei reali inglesi con il Presidente americano nella sua tenuta sull'Hudson. Ci parla della parte intima di quell'incontro, delle relazioni e interazioni personali.
Trovo un'eresia ritenerlo il seguito de Il discorso del re. E' vero che in entrambi i film c'è il re Giorgio VI ma Il discorso del re è un film brillante, un vero capolavoro che per quanto statico (non è che ci siano colpi di scena e tanta azione) riesce a intrattenerti e divertirti. Questo film si presenta pesante già dopo dieci minuti, è veramente lento [...] Vai alla recensione »
Ottimo, raffinato inteligente, umoristico. Il film si ispira come sappiamo all'incontro realmente avvenuto tra il Re di Inghilterra e Roosvelt, durante il weekend che cambiarà le sorti di intere nazioni. Americani e inglesi a confronto, tema che diverte molto gli inglesi che da ottimi sceneggiatori sanno dosare perfettamente spirito psicologico, umano e umorismo contagioso.
La bella scenografia non salva il film dal flop. La storia non decolla, i personaggi sono caricature, nuilla è giustificabile in confronto a ciò che dovrebbe essere spiegato, illustrato. Una piattezza assoluta. Recitazione dopolavoristica, regia addormentata.
Film in cui viene raccontata la visita avvenuta in un weekend del 1939 da parte dei reali inglesi, Re Giorgio VI e la sua consorte, negli Stati Uniti, presso la residenza di Hyde Park on Hudson dimora del presidente americano Franklin Delano Roosevelt. Tale episodio descrive i rapporti diplomatici stretti fra queste due massime cariche politiche che determineranno poi la loro alleanza nel [...] Vai alla recensione »
Inglesissima ricostruzione di un episodio reale accaduto nel 1939, e cioè l'incontro del giovane re inglese Giorgio VI, costretto dall'abdicazione del fratello a salire sul trono sia pure timido e balbuziente, e Franklin Delano Roosvelt, vulcanico presidente degli Stati Uniti, affetto dalla poliomielite, sposato ad Eleonor, donna eccentrica di fortissima personalità e gran seduttore. [...] Vai alla recensione »
E' troppo furbo attirare gli spettatori con un bravo e conosciuto attore ed altri ugualmente bravi anche se forse meno famosi. La sceneggiatura è inesistente , priva di qualsiasi spunto di interesse, del resto non può bastare, nei titoli di coda inofrmare il pubblico che si è trattato di un evento realmente accaduto in quegli anni negli USA.
Grandi potenzialità ma alla fine trama poco interessante.
A royal weekend è una piacevole, elegante commedia di costume Giorgio VI d'Inghilterra e la consorte sbarcano negli Stati Uniti, è la prima visita di un monarca inglese in America e sarà l'occasione per l'inizio di una relazione speciale tra i due paesi ma anche una comprensione dei misteri dell'amicizia e dell'amore.
Mi sono trovato quasi per caso di fronte a questo film, scelto (onestamente) più per esclusione delle altre alternative che per desiderio reale: quando queste sono le condizioni di decisione per la visione di una pellicola da parte mia, la maggior parte delle volte la visione mi diviene noiosa. Devo ammettere, mea culpa, che anche in questo caso temevo sarebbe andata allo stesso modo, invece [...] Vai alla recensione »
appena appena sufficiente,si salva solo un po' di garbo nei personaggi e qualche paesaggio,per il resto c'è poco,anzi pochissimo.
Il successo di "Il discorso del re" ha scatenato negli ultimi due anni un'ondata di film biografici su grandi figure della storia o dell'arte, rilette attraverso vicende di vita privata. Piacciono al pubblico adulto, una robusta minoranza, annoiato dagli effetti speciali. Quindi piacciono ai produttori e attirano moltissimo le star a caccia di Oscar.
Mai come in questo caso l'argomento e la confezione prevalgono sulla sostanza. «Un weekend reale» («Hyde Park on Hudson»), in effetti, avrebbe molte qualità da esibire ai nastri di partenza: la rievocazione di un episodio significativo per le complesse relazioni tra l'ex dominatrice Inghilterra e la ex colonia Stati Uniti nell'imminenza della seconda guerra mondiale; la regia firmata dall'autore del [...] Vai alla recensione »
Cercare una lettura storica o una interpretazione politica dell'inventore del New Deal nel film di Michell non ha alcun senso semplicemente perché Hyde Park in Hudson (la residenza del presidente lontano da Washington) divenuto nella versione italiana A Royal Weekend, non è un film su Franklin D. Roosevelt. E lo dichiara sin dall'inizio, dalla scelta del punto di vista che conduce il racconto, la voce [...] Vai alla recensione »
A royal weekend è una commedia in costume, piacevole ma piuttosto fiacca, che qualcuno ha accostato al Discorso del re, ma solo perché tra i personaggi ritorna re Giorgio e perché il film è ambientato nello stesso periodo di quello con Colin Firth. Anche se l'interpretazione di Bill Murray nei panni del presidente Franklin D. Roosevelt è stata unanimemente apprezzata, la realtà è che in questo film [...] Vai alla recensione »
Elegante commedia in costume, che svolazza tra prati in fiore, tovaglie di lino, stoviglie di ceramica, auto d'epoca e dialoghi a tratti scintillanti. Peccato che il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, anche se ben impersonato da Bill Murray, pronto a ricevere i reali inglesi nel 1939, ne esca soprattutto come uno scatenato erotomane. Me le faccio tutte, dalla segretaria alla cugina di [...] Vai alla recensione »
Due storie si intrecciano in "A Royal Weekend" (Gran Bretagna, 2012, 94'). La prima, del tutto pubblica, racconta dell'incontro del giugno 1939 tra Franklin Delano Roosevelt (Bill Murray) e re Giorgio VI detto Bertie (Samuel West) in compagnia della moglie Elizabeth (Olivia Colman). La seconda, del tutto privata e a lungo segreta, racconta dell'amicizia intima tra Franklin e Daisy (Laura Linney), lontani [...] Vai alla recensione »
La Storia in rosa. Più le cronache traboccano di scandali e bassezze, più il passato diventa, se non un Eden, un luogo in cui rifugiarsi per mettere in quanto ormai abbiamo alle spalle un pizzico di fantasia, se non di poesia. Fantasia documentata, beninteso, perché non c'è film ormai che non sfoggi il suo bravo «tratto da una storia vera». E dietro A Royal Weekend ci sono le lettere e i diari scoperti [...] Vai alla recensione »
Le vicende pubbliche e private legate alle «élite storiche» hanno sempre interessato vaste platee.Vi sono tracce di questo particolare e diffusissimo feticismo ovunque, dai mass media alle arti, certo più facilmente in quelle pop, com'è d'altronde il cinema, quello alto quanto quello basso, da Sokurov, con le sue raffinatissime biografie dei potenti (Moloch e compagnia), al Il discorso del Re sull'ascesa [...] Vai alla recensione »
Giugno 1939. Giorgio VI d'inghilterra e la consorte sbarcano negli States in missione di "richiesta di sostegno americano" per scongiurare la possibile invasione nazista. Ad accoglierli - ed ospitarli nella villa di famiglia - è il presidente Franklin D. Roosevelt (Murray, strepitoso), con tanto di madre, moglie Eleanor, segretaria e "l'amica intima" nonché cugina di 5° grado Daisy (Linney) a cui è [...] Vai alla recensione »