Titolo originale | Limbunan |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Filippine |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Gutierrez Mangansakan II |
Attori | Tetchie Agbayani, Joem Bascon, Jea Lyka Cinco, Mayka B. Lintongan, Jamie Unte . |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 agosto 2010
La tradizione Maguindanao prevede che la futura sposa trascorra un mese nella sua stanza per prepararsi adeguatamente al matrimonio
CONSIGLIATO SÌ
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Ayesah ha appena compiuto sedici anni. Il padre non esita un attimo e le impone il matrimonio con il figlio di una ricca famiglia musulmana. Mentre la sorella minore trascorre le giornate in libertà, la giovane sposina viene rinchiusa in una stanza isolata per un mese, dove la zia Farida, rimasta nubile, si occupa di curarle spirito e corpo prima del grande giorno. In attesa di una cerimonia che non desidera, Ayesah ripensa al passato e al suo primo amore. Il punto di vista è quello di un recluso affacciato alla finestra a guardare la vita degli altri. La piccola protagonista parla poco, esprime il suo dissenso attraverso parole fugaci e sguardi tristi, seppur consenzienti. Le visite vivaci della sorellina e quelle più pacate della zia interrompono continuamente il mese in 'clausura' della giovane. Come il suo personale percorso interiore si appoggia a segnali di vita flebili, anche la narrazione scorre lentamente, senza stravaganti o imponenti sbalzi di ritmo. Le pratiche della tradizione Maguindanao sono costrittive e maschiliste: è l'uomo a decidere il destino di moglie e figlia, tanto da sposarsi una seconda volta con una donna più giovane, o da accalappiare, come genero, un ragazzo privo di personalità ma ricco e potente. Sembrano tempi antichissimi e invece è una parte della contemporaneità filippina. Tra il cinguettio degli uccellini e il fruscio dell'acqua del fiume, i pensieri di Ayesah volano in libertà ma poi la rete del padre li riporta a casa a seguire le sue imposizioni. La diatriba tra libertà di amare chi si vuole e la riconoscenza verso il genitore è il tema con il quale si confrontano tutti i personaggi del film. Canti e balli malinconici precedono la risoluzione finale: solo l'arte sospende lo scorrere del tempo e ci illude con affetto dell'armonia delle cose.