Titolo originale | Ju-on: The Grudge |
Anno | 2003 |
Genere | Horror |
Produzione | Giappone |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Takashi Shimizu |
Attori | Megumi Okina, Misaki Ito, Misa Uehara (II), Yui Ichikawa, Kanji Tsuda, Kayoko Shibata . |
Tag | Da vedere 2003 |
MYmonetro | 3,02 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 5 marzo 2020
Argomenti: Ju-on
Sull'onda del nuovo horror giapponese un agghiacciante lungometraggio che metterà a dura prova anche i meno suggestionabili. Adattamento cinematografi...
CONSIGLIATO SÌ
|
Sull'onda del nuovo horror giapponese un agghiacciante lungometraggio che metterà a dura prova anche i meno suggestionabili. Adattamento cinematografico di un progetto televisivo dello stesso regista. Ju-On, nonostante sia figlio di titoli quali il noto The Ring (Ringu), omaggiato qui quasi esplicitamente, riesce ad essere personale in modo convincente. Il film è diviso in capitoli, cronologicamente sfasati, che ricostruiscono gli eventi accaduti attorno a una casa avvolta da una maledizione. Chiunque entri in contatto con la casa o con con qualcuno che sia stato colpito dalla maledizione è a sua volta perseguitato fino alla morte; comincerà così una lunga catena di violente dipartite e misteriose scomparse. A differenza di pellicole nipponiche dello stesso genere questa non gioca tanto sul suggerimento, puntando decisamente su ben ritmati flash visivi, immersi dall'inizio alla fine in atmosfere veramente inquietanti. Un film diretto, quindi, che calando da subito le sue carte va dritto al punto, lasciando comunque spazio all'intepretazione e riuscendo nell'intento non facile di sorprendere tramite elementi ripetitivi. Takashi Shimizu dà prova di essere in grado di toccare i giusti tasti del brivido, vibrando decisi colpi verso lo spettatore tenuto costantemente sotto tensione. Qualche colpo di scena "telefonato" e il fatto che dopo un po' si cominci ad accusare la monotematicità dell'intreccio non rende meno incisivi i picchi di tensione, quasi sempre efficaci. Poco importa se non tutto viene spiegato. Finalmente un Horror che funziona.
Noioso e ripetitivo, "Rancore" è la storia di una maledizione inesorabile e sistematica. Personalmente non ci ho trovato niente: non si distingue né per originalità nella trama, né esteticamente, né per la tensione.
Un film con spunti horror davvero terrificanti che però finisce per confondere totalmente lo spettatore a causa di una linea temporale confusa e astratta, che non permette una vera realizzazione della trama. Recitazioni appena mediocri, al di fuori del fatto che tutti i personaggi che si vedono nel film sembrano identici a quelli che li precedono, difetto tipico delle pellicole orientali.
ieri sera non riuscivo a dormire per paura che sotto le coperte ci fosse qualcuno! figo figo sto film!
assolutamente superiore all'odioso remake americano, ju on: rancore fa davvero paura, dall'inizio alla fine. al posto di sarah michelle gellar, ormai adattatasi a fare a pugni con i vampiri e quindi assolutamente fuori luogo in questa ghost story, abbiamo una brava megumi okina, calata davvero bene nella parte. qualche difetto questo film ce l'ha, ad esempio il make up degli spettri, non sempre ben [...] Vai alla recensione »
Ju on è la maledizione di una persona morta in modo orribile. Coloro che entrano in contatto con i luoghi in cui questa persona è vissuta verranno perseguitati fino alla morte. Partiamo subito col dire che chiunque cerca dagli horror sangue a litri sarà completamente deluso; Chi invece cerca atmosfera e brividi lungo la schiena rimmarrà di sicuro soddisfatto.
Come molti horror orientali, il film si basa su una storia di fantasmi dalla presenza a dir poco inquietante: gli yurei, imprigionati nel mondo dei vivi per qualche emozione che non li fa trapassare in quello dei morti e solitamente caratterizzati da abiti bianchi e lunghi capelli neri. C'è una violenza familiare tenuta nascosta,un uomo uccide per gelosia la moglie e il figlio dando inizio alla maledizione [...] Vai alla recensione »
Ju on è la maledizione di una persona uccisa in modo furioso. Chi entra in contatto con i luoghi in cui ha vissuto questa persona verrà maledetto e perseguitato fino alla morte..Partiamo subito dicendo che chi cerca negli horror viscere e sangue a litri sarà enormemente deluso da questo ju on. Invece chi ama dagli horror l atmosfera, continuamente tesa, cupa e opprimente [...] Vai alla recensione »
Ne parlavano così bene, ho provato a vederlo più volte ma veramente è qualcosa di noioso e senza spessore. Attori di pietra, il solito mostriciattolo che non fa paura a nessuno, il solito bambino maledetto, la solita casa strana, la solita ragazza con il volto angelico... insomma no grazie...
un film ottimo per non dormire la sera! Io l' ho visto e non ho dormito per... dieci giorni !!!!!! (Toshio ha 5-6 anni). Mi fa paura perche mi è rimasta la sua faccia impressa
un horror più che discreto, da meritarsi 3 stelle, non tanto per il film in sè, ma perchè, come ringu di nakata, padre della scuola horror orientale. con ringu e ju on si da vita ad un genere che sembrava tramontare, quello delle ghost stories che davvero fanno paura. non è ben fatto come horror, ma la sua importanza è enorme. da vedere per gli appassionati (e non).