Baby Doll |
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Un film di Elia Kazan.
Con Eli Wallach, Carroll Baker, Karl Malden, Mildred Dunnock
Drammatico,
b/n
durata 116 min.
- USA 1956.
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![]() Scritto e sceneggiato da Tennessee Williams e presentato in Italia con il sottotitolo La bambola viva, questo film, che racconta la storia di un matrimonio fra un quarantenne e una sedicenne, è ambientato in una cittadina di uno Stato del profondo sud americano. Il marito della giovane ragazza dirige un'azienda sull'orlo del fallimento. Egli entra in conflitto con il proprietario di un'altra azienda che gli insidia la moglie. Tenterà di vendicarsi ma verrà imprigionato.
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premi nomination |
Premio Oscar 0 4 |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Morbosetto
giovedì 30 dicembre 2010
di ralphscott
Grazie all'originale soggetto di T.Williams,la regia sicura,l'essenziale e calibrata sceneggiatura,una bellissima e suggestiva fotografia,"Bambola di carne" seduce tramite l'innocenza pruriginosa di C. Baker. Il povero Malden,per più di un anno sposo in attesa di congiungersi con la giovane moglie,diventa vittima dello spontaneo complotto tra Bambola ed Eli Wallach (quindici anni più tardi sarà reso celebre in "Il buono,il brutto,il cattivo"). continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() La bambola di carne
giovedì 6 febbraio 2014
di Onufrio
Archie è sposato con bambola, ragazza non ancora maggiorenne, purtroppo la situazione economica non è delle più rosee, allora per rimediare Archie decide di dare a fuoco ai capannoni del rivale nel suo mestiere, la lavorazione del cotone, si tratta di Silva Vacarro, che capisce sin da subito chi possa essere il colpevole dell'incendio e con la scusa di portare il suo lavoro all'azienda di Archie va a fondo alla ricerca della verità usando la giovane Bambola innocente, continua » |
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DVD | Baby DollUscita in DVD
Disponibile on line da mercoledì 9 aprile 2014
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SOUNDTRACK | Baby DollLa colonna sonora del film
Disponibile on line da giovedì 10 novembre 2016
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di François Truffaut
Ci sarebbero molti modi per raccontare Baby Doll, ma credo che la vicenda immaginata da Tennessee Williams e filmata da Elia Kazan, non sia che un pretesto, per il primo per dipingere un ritratto femminile, per il secondo per dirigere un’attrice. C’è in questo qualcosa di nuovo per lo schermo e che concorda perfettamente con il genere di ricerche portate avanti dai cineasti che ci hanno interessato quest’anno. Caroll Baker, la protagonista di Baby Doll, si trova il suo posto al sole a fianco della Marilyn Monroe di Bus stop (Fermata d’autobus, 1956), della Brigitte Bardot di Et Dieu créa la femme (Piace a troppi, 1956) e dell’Ingrid Bergman di Eléna et les hommes (Eliana e gli uomini, 1956). » |
di Georges Sadoul
Un aristocratico sudista in rovina (Karl Malden) vive in una grande dimora che cade in pezzi, con una moglie-bambina ancora vergine (Carroll Baker), ed entra in conflitto d’affari con un immigrato (Eli Wallach) che seduce “Baby DolI”; per di più, la polizia lo arresta quando vuoi vendicarsi. Un buon film di Kazan, dovuto però anche a Williams, le cui riduzioni cinematografiche non sono sempre state felici. Al centro del dramma c’è certamente il fascino morboso di una “bambola di carne” adolescente, ma anche una lotta per la proprietà che ricorda temi della letteratura realistica di fine secolo, e che dà del Sud un’immagine veritiera. » |
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di Gian Piero dell'Acqua
Moglie-bambina di un ricco sudista ormai in malora, Baby Doll è intatta dal marito e si offre a un messicano (italiano nell’edizione originale del film) che è con l’altro in contesa d’affari. Ma al messicano interessa soprattutto una dichiarazione per inguaiare l’antagonista: poi se ne va. Film discutibile, facilmente urtante sul piano del gusto, e quindi molto variamente giudicato. » |
di Guido Aristarco
Più che strano è abbastanza significativo vedere come i moralisti americani che fanno capo al cardinale Spellmann (e qui da noi a monsignor Galletto), cioè gli pseudo moralisti, non abbiano saputo o voluto individuare e denunciare la vera natura ripugnante di Baby Doll, nella quale è del resto da rinvenire la chiave dei personaggi del film, l'eccezionaiità dei loro caratteri e delle loro azioni (anche critici lontani dagli Spellmann o dai Galletto non hanno individuato questa chiave). È proprio vero che questo dodicesimo film di Elia Kazan è "rivoltante" e "deplorevole", "moralmente disgustoso", in quanto «insiste quasi senza varianti né tregua sulla suggestione carnale»? O non è piuttosto sgradevole per altri motivi, per particolari e scene che non sono quelle in cui vediamo prima Angelo spiare da un foro la moglie bambina dormiente su una culla di ferro, e poi Silva Vacarro - l'uomo al quale Angelo ha incendiato gli sgranatoi -insidiare con gioco continuo e scoperto Bambola, risvegliare in lei i sensi fino a farla maturare tutto a un tratto? (E si vedano in particolare la stupenda sequenza dell'altalena, quella in cui i due si rincorrono e si nascondono, e la scena della donna che corica sulla propria culla lo "straniero", e lo accarezza e lo copre). » |
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