Un nome leggendario è quello che porta questa brillante e ammirata attrice di varietà, un rilevante fenomeno di costume e simbolo di un certo gusto della Francia nei primi decenni del secolo.
Mistinguett veniva da un'infanzia misera, aveva fatto la fioraia, poi, poco alla volta, era diventata attrice in piccole parti nelle commedie che venivano rappresentate nei teatri dei boulevards. Ma fu con il passaggio al teatro di varietà che Miss trovò la sua vera strada, dando vita al personaggio della gigolette, in divertenti sketches ambientati nel milieu della malavita, tra i mitici apaches di Parigi. «Questo è il mio mestiere - affermava Miss - sono un'attrice di varietà». In verità fu molto dì piú: col suo tono canzonatorio, l'accento tipicamente faubourien, il ciuffo ribelle, lo sguardo malizioso e la linea perfetta delle sue celebri gambe, Mistinguett è riuscita ad incarnare per oltre sessant'anni la stessa Parigi, la Parigi dei poeti e delle midinettes; non fu solo una grande ambasciatrice della Francia, ma per gli stessi parigini costituì un'immagine allo specchio. Il suo carisma è rimasto intatto per decenni, da quando nel 1893 interpretò La Môme Flora fino al 1949 quando, quasi ottantenne, ancora si scatenava all'A.B.C. in un frenetico be-bop.
Di lei oggi rimane, oltre un tenero ricordo, qualche disco dove la sua voce roca intona Mon Homme, j 'en ai marre o Ça c 'est Paris!, e forse un paio di film, dimenticati in qualche Cineteca. Perché Miss è stata anche attiva protagonista di un gran numero di film lungo tutti gli anni Dieci.
A parte le divertenti presenze nei film del lepido Rigadin, Miss è apparsa al fianco di Chevalier ne La Ruse de Miss Plum Cake (1910) e La Valse renversante (1911), in patetici feuilleton come La Fille des chiffonniers (1911), è stata Éponime nei Misérables (1912), protagonista de La Glu (1913), dal celebre romanzo di Richepin. Diretta da André Hugon fu in Chignon d'or (1915), Fleur de Paris (1916) ed ebbe il nome nel titolo in Mistinguett detective (1917).
Forse, almeno a giudicare dalla lunga tenitura e dalle critiche entusiastiche, il miglior film dell'attrice è quello girato in Italia nel 1915, La doppia ferita diretto da Augusto Genina. In questa divertente commedia realizzata a Milano, Miss recita per quasi tutto il film en travesti: infattì, innamorata di un bel tenentino, pur di stargli vicino si trasforma in boy-scout e, oltre alla ferita d'amore, si beccherà anche una lieve ferita per salvarlo.
Forse, dicevamo, perché oggi il film è irreperibile. Chissà che un giorno non salti fuori: sicuramente gli spettatori di questo ipotetico, fortunato ritrovamento avranno di che divertirsi alle allegre mattane di questa inveterata gamine.
Da Le dive del silenzio, Le Mani, Genova, 2001.