Sul red carpet anche i due giovani protagonisti di Io capitano: Seydou Sarr e Moustapha Fall. Emoziona Origin di Ava DuVernay. Oggi l'ultimo italiano in Concorso: Lubo di Giorgio Diritti.
Ieri è stato il giorno di uno dei film italiani più attesi. Al Lido è arrivato infatti Matteo Garrone che ha presentato il suo Io capitano, il viaggio di due ragazzi dal Senegal all’Italia. Si tratta di un'Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Il regista ha sfilato sul tappeto rosso insieme ai due giovani protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall.
Si è discusso molto delle origini del razzismo e si è dato molto spazio alle emozioni con l'altro film in Concorso ieri, ovvero Origin di Ava DuVernay che ha raccontato la vita e l'opera straordinaria della scrittrice Isabel Wilkerson. La regista aveva già affrontato il tema nei suoi lavori precedenti, come ad esempio Selma, il documentario 13th e la serie When They See Us.
Fuori Concorso sono stati presentati con successo Vivants di Alix Delaporte e Daaaaaali!, commedia biografica sul noto artista spagnolo. Il film è l'11° lungometraggio del "regista di culto" - come lo ha definito Alberto Barbera - Quentin Dupieux. E si è fatto notare anche In the land of Saints and Sinners di Robert Lorenz (Orizzonti Extra).
I FILM E LE MASTERCLASS DELLA SALA WEB
Il programma della sala web di MYmovies continua a proporre titoli della sezione Giornate degli Autori: dopo Backstage, 21 Days Until the End of the World e Kanata No Uta, oggi arriva il documentario Casablanca di Adriano Valerio. Rimangono ancora disponibili Árni di Dorka Vermes, oltre alle interessanti masterclass con Edward Berger, Philippe Falardeau, Liliana Cavani (fresca del Leone d'oro alla Carriera), Nicolas Winding Refn e Wes Anderson.
I FILM DI OGGI
Oggi arriva l'ultimo film italiano in Concorso, Lubo di Giorgio Diritti, liberamente ispirato al romanzo "Il seminatore" di Mario Cavatore, e Holly di Fien Troch. Fuori concorso arriva il documentario di Giorgio Verdelli su Jannacci: Enzo Jannacci… vengo anch’io.